Cultura & Gossip
INFO - Agenda settimanale degli spettacoli dal 12 al 18 maggio in Campania, programmati dal Circuito Teatro Pubblico Campano
09.05.2025 17:26 di Napoli Magazine
Agenda settimanale spettacoli dal 12 al 18 maggio 2025 in Campania, programmati dal Circuito Teatro Pubblico Campano:
 
Teatro Nuovo di Napoli
Giovedì 15 maggio, dalle ore 19.00
nell’ambito della rassegna “Open Dance 2025”
 
CodedUomo
presenta
 
Mute
coreografia e danza Martina Gambardella
spettacolo vincitore di OpenDance call 2024
 
musiche originali e sassofoni Giuseppe Giroffi
oggetti e batteria Stefano Costanzo
disegno luci e assistenza tecnica Alessia Massai
 
Cosa succede se resistiamo alla tentazione di completare troppo presto il gesto e ci concediamo il tempo per contemplare ed espandere lo spazio dal quale il movimento sta sorgendo? 
Mute nasce dal desiderio di celebrare l’origine del movimento, cogliendo il potenziale e la forza generativa dello spazio dal quale esso emerge. Il lavoro volge lo sguardo allo spazio della relazione tra i corpi e si mette in ascolto del continuo discorrere silenzioso con i punti e i luoghi di contatto con l’altr? da sé.
La materia dell’origine emerge così come desiderio costante di congiunzione, e come forza in grado di trasformare lo spazio di mezzo in un tracciato tattile e risonante di connessioni.
 
A seguire, alle ore 19.30
 
Associazione Culturale B-ped
presenta
 
DOT
coreografia e danza Marco Casagrande e Nicolò Giorgini
spettacolo vincitore di OpenDance call 2024
 
sound designer Borgo Perez
costumi Lina Orlando
 
DOT è una regione isolata dello spazio-tempo. Un sistema governato da leggi proprie, con un proprio moto e un proprio ritmo. Come in un buco nero non vi è un segno di demarcazione tra dentro e fuori, il disorientamento è totale e imperscrutabile. 
Due corpi, in un perenne moto orbitale, tentano di trovare un bilanciamento e una possibile collocazione in questo ecosistema mutevole. Tutto converge verso il punto di non ritorno, dove la materia si comprime fino a diventare vapore, fino a diventare nulla. DOT è l’orizzonte oltre il quale non si vede.
Il progetto DOT nasce da una nostra suggestione verso il tema dei buchi nerI. La nostra indagine si è concentrata sulla creazione di uno spazio-tempo dove vi sia la possibilità di vivere una condizione “alterata” in termini ritmici, spaziali e di stato del corpo, in una continua trasformazione tra soggetto e ambiente circostante.
“Immagina allora di fluttuare lontano dalla Terra, addirittura lontano dalla via Lattea, immagina uno spazio vuoto fittizio” (Manuale di sopravvivenza ai buchi neri – Janna Levin).
In questo vuoto non vi sono punti di riferimento, il disorientamento è totale. Il corpo nel vuoto è in un perenne moto di caduta libera, ovvero in quella condizione in cui non agisce più nessuna forza, se non quella di gravità: si è semplicemente in balia dello spazio.
In questa atmosfera rarefatta senza tempo nè distanze, i due corpi percorreranno il loro viaggio spaziale, orbitando ossessivamente in questo caos organizzato che abitano. Sono delle sagome nell’ombra, senza sesso o identità, sono ambiente a loro volta. Lentamente tutto viene attratto verso il punto di non ritorno, verso il centro in cui tutto viene catturato: i corpi, i suoni, i colori cadono all’interno.
È tutto lì: la temperatura cambia, il ritmo è dilatato e la materia si restringe e si comprime fino a diventare vapore, fino a diventare nulla.
 
Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta
(Domenica 18 maggio, ore 18.00)
 
Area Live
presenta
 
Enzo Gragnaniello in
 
Veleno, Mare e Ammore
 
con
Enzo Gragnaniello (voce, chitarra acustica) 
Piero Gallo (mandolino) 
Erasmo Petringa (violoncello)
Marco Caligiuri (percussioni)
 
Enzo Gragnaniello ritorna in tour nel 2025 con il suo nuovo spettacolo “Veleno, Mare e Ammore”. Dopo il successo nel 2024 di “L’ammore è na rivoluzione”, ultimo disco di inediti che ha segnato il ritorno del cantautore napoletano, dopo la pubblicazione nel 2019 del precedente album “Lo chiamavano Vient’ ‘e terra” e della successiva vittoria, per la quarta volta nella sua carriera, della Targa Tenco 2019 come miglior album in dialetto e nel 2022 di “Rint’ ‘o posto sbagliato”.
Nel concerto, ed ancor più in tutta la musica di Enzo Gragnaniello, troviamo racchiusi tanti temi diversi, tante riflessioni; dal razzismo visto come una larva che si annida nelle menti delle persone, alla lontananza di chi lascia la propria terra per lavoro, alla sofferenza delle donne abbandonate e sole, al bene che non rispettiamo e a cui chiudiamo la porta, al tema di introspezione, all’invito infine ad imparare ad amare, se stessi e il prossimo. E ancor più forte l’amore per Napoli.
Un live unico, intimo ma allo stesso tempo dirompente, un viaggio nelle sonorità puramente mediterranee, impreziosito dalla presenza in scena di Piero Gallo e la sua inconfondibile mandolina, Erasmo Petringa al violoncello e basso e Marco Caligiuri alle percussioni.
Un nuovo tour che si aggiunge alla lunghissima carriera del musicista, autore e compositore, da decenni voce profonda e appassionata della Napoli più autentica. Artista legato visceralmente alla sua città, Enzo Gragnaniello cura interamente testi e arrangiamenti, realizzati nell’intimità della sua casa nei Quartieri Spagnoli di Napoli.
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di Napoli Magazine

09/05/2025 - 17:26

Agenda settimanale spettacoli dal 12 al 18 maggio 2025 in Campania, programmati dal Circuito Teatro Pubblico Campano:
 
Teatro Nuovo di Napoli
Giovedì 15 maggio, dalle ore 19.00
nell’ambito della rassegna “Open Dance 2025”
 
CodedUomo
presenta
 
Mute
coreografia e danza Martina Gambardella
spettacolo vincitore di OpenDance call 2024
 
musiche originali e sassofoni Giuseppe Giroffi
oggetti e batteria Stefano Costanzo
disegno luci e assistenza tecnica Alessia Massai
 
Cosa succede se resistiamo alla tentazione di completare troppo presto il gesto e ci concediamo il tempo per contemplare ed espandere lo spazio dal quale il movimento sta sorgendo? 
Mute nasce dal desiderio di celebrare l’origine del movimento, cogliendo il potenziale e la forza generativa dello spazio dal quale esso emerge. Il lavoro volge lo sguardo allo spazio della relazione tra i corpi e si mette in ascolto del continuo discorrere silenzioso con i punti e i luoghi di contatto con l’altr? da sé.
La materia dell’origine emerge così come desiderio costante di congiunzione, e come forza in grado di trasformare lo spazio di mezzo in un tracciato tattile e risonante di connessioni.
 
A seguire, alle ore 19.30
 
Associazione Culturale B-ped
presenta
 
DOT
coreografia e danza Marco Casagrande e Nicolò Giorgini
spettacolo vincitore di OpenDance call 2024
 
sound designer Borgo Perez
costumi Lina Orlando
 
DOT è una regione isolata dello spazio-tempo. Un sistema governato da leggi proprie, con un proprio moto e un proprio ritmo. Come in un buco nero non vi è un segno di demarcazione tra dentro e fuori, il disorientamento è totale e imperscrutabile. 
Due corpi, in un perenne moto orbitale, tentano di trovare un bilanciamento e una possibile collocazione in questo ecosistema mutevole. Tutto converge verso il punto di non ritorno, dove la materia si comprime fino a diventare vapore, fino a diventare nulla. DOT è l’orizzonte oltre il quale non si vede.
Il progetto DOT nasce da una nostra suggestione verso il tema dei buchi nerI. La nostra indagine si è concentrata sulla creazione di uno spazio-tempo dove vi sia la possibilità di vivere una condizione “alterata” in termini ritmici, spaziali e di stato del corpo, in una continua trasformazione tra soggetto e ambiente circostante.
“Immagina allora di fluttuare lontano dalla Terra, addirittura lontano dalla via Lattea, immagina uno spazio vuoto fittizio” (Manuale di sopravvivenza ai buchi neri – Janna Levin).
In questo vuoto non vi sono punti di riferimento, il disorientamento è totale. Il corpo nel vuoto è in un perenne moto di caduta libera, ovvero in quella condizione in cui non agisce più nessuna forza, se non quella di gravità: si è semplicemente in balia dello spazio.
In questa atmosfera rarefatta senza tempo nè distanze, i due corpi percorreranno il loro viaggio spaziale, orbitando ossessivamente in questo caos organizzato che abitano. Sono delle sagome nell’ombra, senza sesso o identità, sono ambiente a loro volta. Lentamente tutto viene attratto verso il punto di non ritorno, verso il centro in cui tutto viene catturato: i corpi, i suoni, i colori cadono all’interno.
È tutto lì: la temperatura cambia, il ritmo è dilatato e la materia si restringe e si comprime fino a diventare vapore, fino a diventare nulla.
 
Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta
(Domenica 18 maggio, ore 18.00)
 
Area Live
presenta
 
Enzo Gragnaniello in
 
Veleno, Mare e Ammore
 
con
Enzo Gragnaniello (voce, chitarra acustica) 
Piero Gallo (mandolino) 
Erasmo Petringa (violoncello)
Marco Caligiuri (percussioni)
 
Enzo Gragnaniello ritorna in tour nel 2025 con il suo nuovo spettacolo “Veleno, Mare e Ammore”. Dopo il successo nel 2024 di “L’ammore è na rivoluzione”, ultimo disco di inediti che ha segnato il ritorno del cantautore napoletano, dopo la pubblicazione nel 2019 del precedente album “Lo chiamavano Vient’ ‘e terra” e della successiva vittoria, per la quarta volta nella sua carriera, della Targa Tenco 2019 come miglior album in dialetto e nel 2022 di “Rint’ ‘o posto sbagliato”.
Nel concerto, ed ancor più in tutta la musica di Enzo Gragnaniello, troviamo racchiusi tanti temi diversi, tante riflessioni; dal razzismo visto come una larva che si annida nelle menti delle persone, alla lontananza di chi lascia la propria terra per lavoro, alla sofferenza delle donne abbandonate e sole, al bene che non rispettiamo e a cui chiudiamo la porta, al tema di introspezione, all’invito infine ad imparare ad amare, se stessi e il prossimo. E ancor più forte l’amore per Napoli.
Un live unico, intimo ma allo stesso tempo dirompente, un viaggio nelle sonorità puramente mediterranee, impreziosito dalla presenza in scena di Piero Gallo e la sua inconfondibile mandolina, Erasmo Petringa al violoncello e basso e Marco Caligiuri alle percussioni.
Un nuovo tour che si aggiunge alla lunghissima carriera del musicista, autore e compositore, da decenni voce profonda e appassionata della Napoli più autentica. Artista legato visceralmente alla sua città, Enzo Gragnaniello cura interamente testi e arrangiamenti, realizzati nell’intimità della sua casa nei Quartieri Spagnoli di Napoli.