FLAUTISSIMO 2025 - “Tutto quello che avrei voluto dirti… o quasi”
2 e 3 dicembre ore 20.30 - Teatro Torlonia
STARE MEGLIO
di Giacomo Ciarrapico
con Carlo De Ruggieri
musiche originali di Giuliano Taviani e Carmelo Travia
Produzione Flautissimo/Stefano Cioffi
Il 2 e 3 dicembre al Teatro Torlonia, alle ore 20.30, per la 27ª edizione di Flautissimo, il festival diretto da Stefano Cioffi e organizzato dall’Accademia Italiana del Flauto, andrà in scena Stare meglio di Giacomo Ciarrapico, con Carlo De Ruggieri e le musiche originali di Giuliano Taviani e Carmelo Travia.
C’è un corpo che racconta molto più di sé stesso. Ogni fragilità, ogni crepa diventa specchio di un Paese, delle sue contraddizioni, delle sue ferite: un gioco ironico e amaro, fatto di parole che fanno ridere e pensare. Sul palco Carlo De Ruggieri, con la sua intensità inconfondibile, dà vita a un protagonista precario e lucidissimo, capace di trasformare la sua vicenda personale in un affresco della società che abitiamo. Un ritratto pungente, divertente e malinconico, che ci ricorda come, forse, ridere di noi stessi sia davvero l’unico modo per… stare meglio.
Carlo De Ruggieri (Roma 24 gennaio 1971) cresce e vive a Matera fino al 1989, anno della sua prima esperienza professionale nel film “Il sole anche di notte” di Paolo e Vittorio Taviani. Trasferitosi a Roma lavora nel loro film successivo “Fiorile” (’92) e dal ’95 inizia la collaborazione con Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre. Con loro lavora nel corso degli anni in vari spettacoli tra cui: “Tutto a posto”, “Piccole anime” e “L’Ufficio” di Ciarrapico e Torre, “Stare meglio oggi” del solo Ciarrapico e “456” di Mattia Torre. In teatro lavora tra gli altri con la Compagnia di Umberto Orsini ne “Il giuoco delle parti” di Luigi Pirandello e con Monica Nappo che lo dirige nel monologo “Ogni bellissima cosa” di Duncan Macmillan. In cinema lavora tra gli altri in “Eccomi qua” di Giacomo Ciarrapico, “Piovono mucche” di Luca Vendruscolo, “Che strano chiamarsi Federico” di Ettore Scola, “Se Dio vuole” di Eduardo Falcone, “To Rome with love” di Woody Allen, “Lasciati Andare” e “Santo cielo” di Francesco Amato, “Corro da te” di Riccardo Milani. Dal 2007 al 2010 è fra gli interpreti della serie tv “Boris” e di “Boris-Il film” di Ciarrapico, Torre, Vendruscolo. Nel 2022 è in “Boris 4” e nella trasposizione tv dello spettacolo “456” all’interno di “Sei pezzi facili – Il teatro di Mattia Torre” con la regia televisiva di Paolo Sorrentino. Nelle ultime stagioni teatrali è impegnato nella ripresa di “456” e in “Un giorno come un altro” di Giacomo Ciarrapico. Per la televisione ha lavorato nella serie Rai “Imma Tataranni” di Francesco Amato e in “Per Elisa – il caso Claps” di Marco Pontecorvo.
“Mi lamento spesso del mio Paese. Quando io sono pessimo, come l’Italia”. È questo il giudizio lapidario che il protagonista dello spettacolo dà di sé stesso paragonandosi alla triste realtà italiana. […] Ed è proprio cercando di ritrovare i propri riferimenti personali che il protagonista scopre di essere il riflesso del Paese in cui vive, un’Italia dalle dinamiche kafkiane in cui apparentemente c’è ben poco da fare per ritrovare un giusto equilibrio. Sia apre così uno scenario tragicomico in cui si stabilisce un empatico parallelismo fra le vicende dell’io’ interiore e quelle della politica italiana. “Giocare con le tante forme che può avere l’interiorità umana è una costante della scrittura di Giacomo Ciarrapico – spiega De Ruggieri – che in questo caso si lega a una sua passione, la politica. Di questo testo, che nasce nel lontano 2006, abbiamo fatto vari adattamenti, passando da una messa in scena più classica al reading più minimalista. In qualunque modo lo si faccia però il pubblico reagisce sempre molto positivamente e questo credo sia dovuto al fatto che si parla sì di politica ma senza aprire dei discorsi specifici, senza scendere troppo nei dettagli dell’attualità, e descrivendo invece perfettamente i meccanismi sclerotici e sempre uguali del nostro Paese e dell’individuo.”
Ed effettivamente non si può non riconoscersi, almeno a tratti, in questa surreale architettura dell’animo umano, perennemente in conflitto tra i desideri dell’ego e le regole della società civile: ci si muove anche qui tra ministeri e ministri inutili, politici indolenti, ladri, ottusi, vigliacchi, governi e tirannidi incapaci di inseguire e praticare il bene comune, tra leader forcaioli e partiti d’opposizione deboli e ipocriti… Lo stesso De Ruggieri sottolinea quanta empatia abbia provato fin da subito nei confronti del protagonista: “in certi momenti ho pensato che questo testo parlasse di me. Mi sono ritrovato spesso a condividere le stesse emozioni e gli stessi pensieri. È per questo che mi ci sono appassionato, a tal punto che quando Luca Amorosino, primo interprete di questo spettacolo, ha abbandonato il personaggio sono subentrato io. Lavoravo con Ciarrapico già da tanto tempo e questa è stata un’ulteriore conferma di quanto ci troviamo bene a lavorare insieme”. Caterina Taricano, per Officina Pasolini.
Prossimi spettacoli. L’8 dicembre alle ore 18 al Teatro India debutta a Roma Piccolo almanacco dell’attore di e con Fabrizio Bentivoglio. Un racconto umile e diretto, che intreccia vita e teatro, memoria e presente, restituendo l’essenza del mestiere dell’attore come un continuo ricominciare. Il 10 e 11 dicembre al Teatro Torlonia, alle ore 20.30, in prima assoluta Teresa la notte di Paola Galassi, con la regia di Giampiero Solari, letta da Lucia Mascino con le musiche originali di Stefano Fresi. Un monologo serrato, che racconta la caduta di una donna comune nel buco nero della rete, dove identità segrete e minacce invisibili trasformano la quotidianità in incubo.
“Tutto quello che avrei voluto dirti… o quasi” è il filo sottile che attraversa musica, teatro e letture della 27ª edizione di Flautissimo: linguaggi diversi che trasformano il silenzio in arte e relazione. Le parole ricordano, curano, uniscono, sono loro che ci avvicinano ai nostri affetti, che raccontano il lutto, il desiderio, il silenzio. E così ogni spettacolo, ogni concerto, ogni lettura diventa occasione per colmare distanze, per ritrovare il senso del confronto, per restituire bellezza e profondità alla relazione con l’altro. Flautissimo non è un calendario di eventi: è un tempo diverso, intimo e collettivo al tempo stesso. È un festival ancora capace di sorprendere, di unire generazioni e di restituire alla città la possibilità di fermarsi ad ascoltare. Perché ciò che resta non detto può diventare musica, racconto, emozione. E finalmente trovare la sua voce. Stefano Cioffi Direttore Artistico Flautissimo
IL FESTIVAL. Flautissimo, diretto da Stefano Cioffi, nato come rassegna dedicata alla musica classica da camera, negli anni ha ampliato i propri confini fino a diventare un festival diffuso che intreccia musica, teatro, letteratura e arti performative. Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Ennio Fantastichini, Galatea Ranzi, Massimo Popolizio, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Maria Paiato, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Peppe Servillo, Avion Travel, Stefano Saletti & Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi, Max Paiella, Paola Minaccioni, Valerio Aprea. Quest’anno gli appuntamenti si svolgeranno al Teatro Palladium, Teatro India, Teatro Torlonia e alla Biblioteca Vaccheria Nardi e Biblioteca Europea di via Savoia.
La ventisettesima edizione di "Flautissimo Festival. Tutto quello che avrei voluto dirti… o quasi" è promossa e sostenuta dall'Assessorato alla Cultura di Roma in collaborazione con l’Accademia Italiana del Flauto e con il supporto di Zètema Progetto Cultura. La manifestazione, sotto la direzione artistica di Stefano Cioffi, è realizzata, inoltre, con il contributo della Regione Lazio e in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium e il Teatro di Roma.
di Napoli Magazine
27/11/2025 - 18:22
FLAUTISSIMO 2025 - “Tutto quello che avrei voluto dirti… o quasi”
2 e 3 dicembre ore 20.30 - Teatro Torlonia
STARE MEGLIO
di Giacomo Ciarrapico
con Carlo De Ruggieri
musiche originali di Giuliano Taviani e Carmelo Travia
Produzione Flautissimo/Stefano Cioffi
Il 2 e 3 dicembre al Teatro Torlonia, alle ore 20.30, per la 27ª edizione di Flautissimo, il festival diretto da Stefano Cioffi e organizzato dall’Accademia Italiana del Flauto, andrà in scena Stare meglio di Giacomo Ciarrapico, con Carlo De Ruggieri e le musiche originali di Giuliano Taviani e Carmelo Travia.
C’è un corpo che racconta molto più di sé stesso. Ogni fragilità, ogni crepa diventa specchio di un Paese, delle sue contraddizioni, delle sue ferite: un gioco ironico e amaro, fatto di parole che fanno ridere e pensare. Sul palco Carlo De Ruggieri, con la sua intensità inconfondibile, dà vita a un protagonista precario e lucidissimo, capace di trasformare la sua vicenda personale in un affresco della società che abitiamo. Un ritratto pungente, divertente e malinconico, che ci ricorda come, forse, ridere di noi stessi sia davvero l’unico modo per… stare meglio.
Carlo De Ruggieri (Roma 24 gennaio 1971) cresce e vive a Matera fino al 1989, anno della sua prima esperienza professionale nel film “Il sole anche di notte” di Paolo e Vittorio Taviani. Trasferitosi a Roma lavora nel loro film successivo “Fiorile” (’92) e dal ’95 inizia la collaborazione con Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre. Con loro lavora nel corso degli anni in vari spettacoli tra cui: “Tutto a posto”, “Piccole anime” e “L’Ufficio” di Ciarrapico e Torre, “Stare meglio oggi” del solo Ciarrapico e “456” di Mattia Torre. In teatro lavora tra gli altri con la Compagnia di Umberto Orsini ne “Il giuoco delle parti” di Luigi Pirandello e con Monica Nappo che lo dirige nel monologo “Ogni bellissima cosa” di Duncan Macmillan. In cinema lavora tra gli altri in “Eccomi qua” di Giacomo Ciarrapico, “Piovono mucche” di Luca Vendruscolo, “Che strano chiamarsi Federico” di Ettore Scola, “Se Dio vuole” di Eduardo Falcone, “To Rome with love” di Woody Allen, “Lasciati Andare” e “Santo cielo” di Francesco Amato, “Corro da te” di Riccardo Milani. Dal 2007 al 2010 è fra gli interpreti della serie tv “Boris” e di “Boris-Il film” di Ciarrapico, Torre, Vendruscolo. Nel 2022 è in “Boris 4” e nella trasposizione tv dello spettacolo “456” all’interno di “Sei pezzi facili – Il teatro di Mattia Torre” con la regia televisiva di Paolo Sorrentino. Nelle ultime stagioni teatrali è impegnato nella ripresa di “456” e in “Un giorno come un altro” di Giacomo Ciarrapico. Per la televisione ha lavorato nella serie Rai “Imma Tataranni” di Francesco Amato e in “Per Elisa – il caso Claps” di Marco Pontecorvo.
“Mi lamento spesso del mio Paese. Quando io sono pessimo, come l’Italia”. È questo il giudizio lapidario che il protagonista dello spettacolo dà di sé stesso paragonandosi alla triste realtà italiana. […] Ed è proprio cercando di ritrovare i propri riferimenti personali che il protagonista scopre di essere il riflesso del Paese in cui vive, un’Italia dalle dinamiche kafkiane in cui apparentemente c’è ben poco da fare per ritrovare un giusto equilibrio. Sia apre così uno scenario tragicomico in cui si stabilisce un empatico parallelismo fra le vicende dell’io’ interiore e quelle della politica italiana. “Giocare con le tante forme che può avere l’interiorità umana è una costante della scrittura di Giacomo Ciarrapico – spiega De Ruggieri – che in questo caso si lega a una sua passione, la politica. Di questo testo, che nasce nel lontano 2006, abbiamo fatto vari adattamenti, passando da una messa in scena più classica al reading più minimalista. In qualunque modo lo si faccia però il pubblico reagisce sempre molto positivamente e questo credo sia dovuto al fatto che si parla sì di politica ma senza aprire dei discorsi specifici, senza scendere troppo nei dettagli dell’attualità, e descrivendo invece perfettamente i meccanismi sclerotici e sempre uguali del nostro Paese e dell’individuo.”
Ed effettivamente non si può non riconoscersi, almeno a tratti, in questa surreale architettura dell’animo umano, perennemente in conflitto tra i desideri dell’ego e le regole della società civile: ci si muove anche qui tra ministeri e ministri inutili, politici indolenti, ladri, ottusi, vigliacchi, governi e tirannidi incapaci di inseguire e praticare il bene comune, tra leader forcaioli e partiti d’opposizione deboli e ipocriti… Lo stesso De Ruggieri sottolinea quanta empatia abbia provato fin da subito nei confronti del protagonista: “in certi momenti ho pensato che questo testo parlasse di me. Mi sono ritrovato spesso a condividere le stesse emozioni e gli stessi pensieri. È per questo che mi ci sono appassionato, a tal punto che quando Luca Amorosino, primo interprete di questo spettacolo, ha abbandonato il personaggio sono subentrato io. Lavoravo con Ciarrapico già da tanto tempo e questa è stata un’ulteriore conferma di quanto ci troviamo bene a lavorare insieme”. Caterina Taricano, per Officina Pasolini.
Prossimi spettacoli. L’8 dicembre alle ore 18 al Teatro India debutta a Roma Piccolo almanacco dell’attore di e con Fabrizio Bentivoglio. Un racconto umile e diretto, che intreccia vita e teatro, memoria e presente, restituendo l’essenza del mestiere dell’attore come un continuo ricominciare. Il 10 e 11 dicembre al Teatro Torlonia, alle ore 20.30, in prima assoluta Teresa la notte di Paola Galassi, con la regia di Giampiero Solari, letta da Lucia Mascino con le musiche originali di Stefano Fresi. Un monologo serrato, che racconta la caduta di una donna comune nel buco nero della rete, dove identità segrete e minacce invisibili trasformano la quotidianità in incubo.
“Tutto quello che avrei voluto dirti… o quasi” è il filo sottile che attraversa musica, teatro e letture della 27ª edizione di Flautissimo: linguaggi diversi che trasformano il silenzio in arte e relazione. Le parole ricordano, curano, uniscono, sono loro che ci avvicinano ai nostri affetti, che raccontano il lutto, il desiderio, il silenzio. E così ogni spettacolo, ogni concerto, ogni lettura diventa occasione per colmare distanze, per ritrovare il senso del confronto, per restituire bellezza e profondità alla relazione con l’altro. Flautissimo non è un calendario di eventi: è un tempo diverso, intimo e collettivo al tempo stesso. È un festival ancora capace di sorprendere, di unire generazioni e di restituire alla città la possibilità di fermarsi ad ascoltare. Perché ciò che resta non detto può diventare musica, racconto, emozione. E finalmente trovare la sua voce. Stefano Cioffi Direttore Artistico Flautissimo
IL FESTIVAL. Flautissimo, diretto da Stefano Cioffi, nato come rassegna dedicata alla musica classica da camera, negli anni ha ampliato i propri confini fino a diventare un festival diffuso che intreccia musica, teatro, letteratura e arti performative. Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Ennio Fantastichini, Galatea Ranzi, Massimo Popolizio, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Maria Paiato, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Peppe Servillo, Avion Travel, Stefano Saletti & Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi, Max Paiella, Paola Minaccioni, Valerio Aprea. Quest’anno gli appuntamenti si svolgeranno al Teatro Palladium, Teatro India, Teatro Torlonia e alla Biblioteca Vaccheria Nardi e Biblioteca Europea di via Savoia.
La ventisettesima edizione di "Flautissimo Festival. Tutto quello che avrei voluto dirti… o quasi" è promossa e sostenuta dall'Assessorato alla Cultura di Roma in collaborazione con l’Accademia Italiana del Flauto e con il supporto di Zètema Progetto Cultura. La manifestazione, sotto la direzione artistica di Stefano Cioffi, è realizzata, inoltre, con il contributo della Regione Lazio e in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium e il Teatro di Roma.