Cultura & Gossip
SPETTACOLI - Matteo Cirillo in "Ce l’ho, ce l’ho, mi manca" chiude la prima edizione del Pomigliano Teatro Festival
14.09.2025 11:41 di Napoli Magazine
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C’è un luogo che per decenni è stato punto di riferimento delle nostre città, presidio culturale e sociale, parte integrante della vita quotidiana: l’edicola. Crocevia di storie, di persone, notizie e sogni di carta, oggi quel presidio è in via d’estinzione. A partire da questo scenario prende vita Ce l’ho, ce l’ho, mi manca, spettacolo con Matteo Cirillo, scritto insieme a Fabio Morgan e Ariele Vincenti e diretto da quest’ultimo, che chiuderà, mercoledì 17 settembre 2025 alle ore 21.00 nel Cortile interno del Palazzo Municipale di Pomigliano d’Arco, la prima edizione del Pomigliano Teatro Festival 2025. In caso di condizioni metereologiche avverse, lo spettacolo, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, si sposterà nell’Aula Consiliare. C’era un tempo in cui le edicole erano ovunque. Piccoli chioschi che resistevano alla pioggia e al sole, presidi quotidiani dove andare non solo per comprare un giornale o una rivista, ma per incontrare volti familiari, scambiare due parole, condividere notizie e curiosità.

Erano piazze in miniatura, punti di orientamento nei quartieri, un luogo che apparteneva a tutti. Lo spettacolo racconta la storia di Carlo, edicolante di terza generazione, in una vicenda personale che si intreccia con quella di intere generazioni di italiani. Nella sua voce si intrecciano i ricordi di tante generazioni: la caccia sfrenata alle figurine mancanti, l’eterna leggenda di Pizzaballa, le pagine della Settimana Enigmistica che accompagnavano i pomeriggi d’estate, i Cioè letti di nascosto, i titoli che hanno fatto tremare e sperare un Paese intero. L’edicola diventa così un caleidoscopio di memorie, un archivio vivo di emozioni. Il titolo stesso dello spettacolo è un richiamo all’infanzia, al gioco di collezionare e completare, ma oggi quelle parole suonano come un presagio. Viviamo circondati da tutto, eppure con la sensazione che qualcosa ci manchi sempre. Forse è proprio quella lentezza che non sappiamo più praticare, quel rito di appartenenza che le edicole ci regalavano ogni giorno senza farci pesare. Presentato da Progetto Goldstein, Ce l’ho, ce l’ho, mi manca fa parte del progetto “Edicole”, ideato da Fabio Morgan e promosso da La Città Ideale, un atto di resistenza culturale, un modo per accendere di nuovo la luce su questi spazi dimenticati e restituirgli dignità. Perché un’edicola non è solo un chiosco di giornali, è un punto di sosta nel tempo che corre, un luogo che raccoglie storie e le restituisce alla comunità.

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SPETTACOLI - Matteo Cirillo in "Ce l’ho, ce l’ho, mi manca" chiude la prima edizione del Pomigliano Teatro Festival

di Napoli Magazine

14/09/2025 - 11:41

C’è un luogo che per decenni è stato punto di riferimento delle nostre città, presidio culturale e sociale, parte integrante della vita quotidiana: l’edicola. Crocevia di storie, di persone, notizie e sogni di carta, oggi quel presidio è in via d’estinzione. A partire da questo scenario prende vita Ce l’ho, ce l’ho, mi manca, spettacolo con Matteo Cirillo, scritto insieme a Fabio Morgan e Ariele Vincenti e diretto da quest’ultimo, che chiuderà, mercoledì 17 settembre 2025 alle ore 21.00 nel Cortile interno del Palazzo Municipale di Pomigliano d’Arco, la prima edizione del Pomigliano Teatro Festival 2025. In caso di condizioni metereologiche avverse, lo spettacolo, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, si sposterà nell’Aula Consiliare. C’era un tempo in cui le edicole erano ovunque. Piccoli chioschi che resistevano alla pioggia e al sole, presidi quotidiani dove andare non solo per comprare un giornale o una rivista, ma per incontrare volti familiari, scambiare due parole, condividere notizie e curiosità.

Erano piazze in miniatura, punti di orientamento nei quartieri, un luogo che apparteneva a tutti. Lo spettacolo racconta la storia di Carlo, edicolante di terza generazione, in una vicenda personale che si intreccia con quella di intere generazioni di italiani. Nella sua voce si intrecciano i ricordi di tante generazioni: la caccia sfrenata alle figurine mancanti, l’eterna leggenda di Pizzaballa, le pagine della Settimana Enigmistica che accompagnavano i pomeriggi d’estate, i Cioè letti di nascosto, i titoli che hanno fatto tremare e sperare un Paese intero. L’edicola diventa così un caleidoscopio di memorie, un archivio vivo di emozioni. Il titolo stesso dello spettacolo è un richiamo all’infanzia, al gioco di collezionare e completare, ma oggi quelle parole suonano come un presagio. Viviamo circondati da tutto, eppure con la sensazione che qualcosa ci manchi sempre. Forse è proprio quella lentezza che non sappiamo più praticare, quel rito di appartenenza che le edicole ci regalavano ogni giorno senza farci pesare. Presentato da Progetto Goldstein, Ce l’ho, ce l’ho, mi manca fa parte del progetto “Edicole”, ideato da Fabio Morgan e promosso da La Città Ideale, un atto di resistenza culturale, un modo per accendere di nuovo la luce su questi spazi dimenticati e restituirgli dignità. Perché un’edicola non è solo un chiosco di giornali, è un punto di sosta nel tempo che corre, un luogo che raccoglie storie e le restituisce alla comunità.