Giovedi prossimo, 6 novembre si terrà alle ore 11:30 presso il Gran Caffe Gambrinus in Via Chiaia n.1 a Napoli, la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo “Opera di Periferia”, Opera musical di Peppe Lanzetta. Interverranno alla conferenza stampa, organizzata dalla B&G art event communication, il drammaturgo e attore Peppe Lanzetta, il rapper  Ivan Granatino, il regista Bruno Garofalo, il musicista Maurizio Capone, il duo musicale Ebbanesis, il cantautore Peppoh, l’attrice Maria Rosaria Virgili e tutta  la compagnia teatrale
 
Uno spettacolo dal grande impatto emozionale che andrà in scena al Teatro Augusteo di Napoli da venerdì 7 a domenica 16 novembre con protagonisti Ivan Granatino, Maria Rosaria Virgili, con le Ebbanesis, Maurizio Capone & Bungtbangt e ancora con in o.a. con Alessandra Ciccariello, Vincenzo D’Ambrosio, Mattia Ferraro, Alfredo Mundo, Peppoh, Danilo Rovani, Lorenzo Simeone e la partecipazione straordinaria di Peppe Lanzetta. Regia e scene di Bruno Garofalo. Musiche di Maurizio Capone. Coreografie di Orazio Caiti. Costumi di Anna Giordano.
 
Nota del regista Bruno Garofalo: “Opera di periferia” è stata scritta e portata in scena da Peppe Lanzetta nel 2009, in un momento storico che precedeva i malesseri delle periferie del mondo, sfociate in rivolte, manifestazioni, avvenimenti cruenti. Un linguaggio crudo, realistico, che riusciva a rendere concretamente il malessere di generazioni e che solo per conoscenza diretta veniva ambientata nei territori del napoletano: le Vele di Secondigliano, un complesso abitativo nato con le migliori intenzioni, ma tramutatosi presto in luoghi di deportazione a cielo aperto. Questa è la realtà scelta da Lanzetta per ambientare il malessere giovanile e sociale, alimentato da carenze globali che fanno delle periferie napoletane un esempio di ghettizzazione come il Bronx americano, le Banlieue francesi e il dramma contemporaneo della violenza espansionistica a danno di una realtà debole e fragile come quella Palestinese.
Il supporto emotivo di quest’opera è musica di grande contemporaneità, che accomuna la protesta globalizzata di migliaia di giovani nel mondo. Una lente di ingrandimento sul malessere giovanile, con uno spiraglio di speranza. La ribellione di alcuni trascinerà il gruppo cambiando loro i connotati. Se questo lavoro teatrale riuscirà a far aprire gli occhi e la coscienza anche di un solo spettatore, avrà raggiunto un grande risultato”.