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G-FACTOR - G. Lucariello scrive su "NM": "Come prima, peggio di prima?"
04.05.2018 16:23 di Napoli Magazine

NAPOLI - Come prima, peggio di prima? Gli indizi ci sono e ne sono anche tanti. Francamente non c’è l’intenzione né la volontà di esasperare gli animi piuttosto già arroventati ma non si può negare che più di qualcosa non va: “il sistema è marcio”, che dopo gli sbandamenti del ciclone Calciopoli ha ripreso la strada che può portare al più completo e totale disastro, a lungo andare. Sulla brace ardente gli arbitri, o meglio alcuni arbitri che sistematicamente favoriscono il gioco del più forte, di chi ha tessuto la nuova tela degli aiutini e del favoritismo, malgrado il Var, un totale fallimento visto che la nuova tecnologia non riesce a garantire la regolarità. E’ un sistema marcio, dicevamo, grazie anche e soprattutto alla complicità o compiacenza dei presidenti dei club che si guardano bene dall’intervenire in maniera forte per dire basta. Diciamola tutta, fa comodo a parecchi di loro – per svariati motivi e interessi – a non smuovere le acque. E si va avanti così con il beneplacito dei vertici arbitrali dell’Aia e dei designatori. Vertici che per quanto finora è successo, andrebbero rimossi seduta stante, senza se e senza ma. A casa Nicchi, a riposo Rizzoli. Tocca ritornare sui presidenti dei club, ignavi o menefreghisti. La loro colpevole accondiscendenza prima o poi determinerà un progressivo allontanamento – già in atto – dei tifosi dagli stadi e una crescente diminuzione degli abbonati alle pay-tv. Sì, la gente è stufa. La Torcida azzurra è in rivolta. La gente non è cieca ed è sempre più convinta di complicità occulte o palesi a tutti i livelli. Non si salvano, tanto meno ne sono esenti gli organi di informazione cartacei e televisivi e gli addetti ai lavori che fanno il gioco dei padroni del calcio, omettendo argomenti ed osservazioni scomode. Tutto pilotato insomma, come prima peggio di prima in maniera sempre più sfacciata e senza remore, senza pudore e rispetto. Sarà una nuova Calciopoli? Il popolo azzurro ne è pienamente convinto, anche perché qui nella città in riva al Golfo “nisciune è fesso”, tanto per ricordarlo un po’ in giro.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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G-FACTOR - G. Lucariello scrive su "NM": "Come prima, peggio di prima?"

di Napoli Magazine

04/05/2024 - 16:23

NAPOLI - Come prima, peggio di prima? Gli indizi ci sono e ne sono anche tanti. Francamente non c’è l’intenzione né la volontà di esasperare gli animi piuttosto già arroventati ma non si può negare che più di qualcosa non va: “il sistema è marcio”, che dopo gli sbandamenti del ciclone Calciopoli ha ripreso la strada che può portare al più completo e totale disastro, a lungo andare. Sulla brace ardente gli arbitri, o meglio alcuni arbitri che sistematicamente favoriscono il gioco del più forte, di chi ha tessuto la nuova tela degli aiutini e del favoritismo, malgrado il Var, un totale fallimento visto che la nuova tecnologia non riesce a garantire la regolarità. E’ un sistema marcio, dicevamo, grazie anche e soprattutto alla complicità o compiacenza dei presidenti dei club che si guardano bene dall’intervenire in maniera forte per dire basta. Diciamola tutta, fa comodo a parecchi di loro – per svariati motivi e interessi – a non smuovere le acque. E si va avanti così con il beneplacito dei vertici arbitrali dell’Aia e dei designatori. Vertici che per quanto finora è successo, andrebbero rimossi seduta stante, senza se e senza ma. A casa Nicchi, a riposo Rizzoli. Tocca ritornare sui presidenti dei club, ignavi o menefreghisti. La loro colpevole accondiscendenza prima o poi determinerà un progressivo allontanamento – già in atto – dei tifosi dagli stadi e una crescente diminuzione degli abbonati alle pay-tv. Sì, la gente è stufa. La Torcida azzurra è in rivolta. La gente non è cieca ed è sempre più convinta di complicità occulte o palesi a tutti i livelli. Non si salvano, tanto meno ne sono esenti gli organi di informazione cartacei e televisivi e gli addetti ai lavori che fanno il gioco dei padroni del calcio, omettendo argomenti ed osservazioni scomode. Tutto pilotato insomma, come prima peggio di prima in maniera sempre più sfacciata e senza remore, senza pudore e rispetto. Sarà una nuova Calciopoli? Il popolo azzurro ne è pienamente convinto, anche perché qui nella città in riva al Golfo “nisciune è fesso”, tanto per ricordarlo un po’ in giro.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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