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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "CantaNapoli, parole e musica di Spalletti"
20.02.2022 23:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - CantaNapoli, parole e musica di Luciano Spalletti, delicato canterino tosco-napoletano che sottoscrive gli spartiti degli azzurri, intonando daccapo la sua dolce appassionata serenata con il vigore di una prima voce, da tenore di razza. Ricomincia il difficile, ma niente paura, anche se ci sono ben quattro giocatori fuori servizio, tanto per non cambiare: Anguissa, Lobotka, Lozano e Politano, forse. Allora che si fa? Tocca reggersi forte e dare fiato ai polmoni e forza nelle gambe e se ci mettiamo anche il cuore, come è successo finora, beh, questo nuovo ciclo di ferro non può e non deve spaventare nessuno: Cagliari, Barcellona e Lazio in rapida successione, e fermiamoci qui. Ecco qui l’assolo del timoniere sul ponte di comando che ricolloca la squadra del cuore nelle candidature di altissimo prestigio, tre parole per dirla tutta, a tutti: “Dobbiamo fare il Napoli”, santo cielo, e dobbiamo capirlo senza creare equivoci ed evitando lacerazioni, fratture e divisioni nella Torcida azzurra che dopo l’Inter e il Barça si è espressa in una duplice corrente di pensiero: c’è chi ha bocciato il Napoli nella versione degli incontentabili e chi ne ha invece lodato lo spirito battagliero e la capacità di restare comunque in piedi e di avere in pugno il risultato. Così è avvenuto nello scontro con le due corazzate, la Beneamata al Maradona e i catalani al Camp Nou. E’ certo però che il Napoli non si è perso, giocando alla grande nei primi tempi delle due partite in questione, con altri 45’ minuti, invece, in maniera del tutto difforme. Come mai? Beh, finora Spalletti non l’ha spiegato a nessuno. Tutto sommato però è apparso evidente che il calo accusato sia determinato da una questione fisica, e non mentale, diversamente ci sarebbe davvero da preoccuparsi. Ma non è così, non c’è nessun mal di testa ad affliggere gli azzurri. E quando la testa funziona, beh, funzionano anche le gambe, infortuni a parte. Sezionando gli impegni nell’immediato - conoscendo Mazzarri - bisogna credere che stia già suonando la grancassa negli spogliatoi degli isolani, ufficialmente però non tira in ballo il suo passato in azzurro e carica la sua squadra allo scopo di dare continuità alla striscia positiva dei rossoblù, ora un po’ più tranquilli in classifica, ma senza fidarsi troppo. In realtà l’ex tecnico della svolta del Napoli nel grande calcio europeo, è già in fermento per il confronto di domani e arringa i suoi: “Dobbiamo fare quanti più punti possibili per tirarci fuori dai problemi”. All’orizzonte c’è anche Sarri nel ritorno al passato, ma prima della Lazio è da tener presente il secondo match con il Barcellona: contro i catalani “o la và o la spacca”, sarà comunque meglio pensare ad una partita alla volta.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "CantaNapoli, parole e musica di Spalletti"

di Napoli Magazine

20/02/2024 - 23:55

NAPOLI - CantaNapoli, parole e musica di Luciano Spalletti, delicato canterino tosco-napoletano che sottoscrive gli spartiti degli azzurri, intonando daccapo la sua dolce appassionata serenata con il vigore di una prima voce, da tenore di razza. Ricomincia il difficile, ma niente paura, anche se ci sono ben quattro giocatori fuori servizio, tanto per non cambiare: Anguissa, Lobotka, Lozano e Politano, forse. Allora che si fa? Tocca reggersi forte e dare fiato ai polmoni e forza nelle gambe e se ci mettiamo anche il cuore, come è successo finora, beh, questo nuovo ciclo di ferro non può e non deve spaventare nessuno: Cagliari, Barcellona e Lazio in rapida successione, e fermiamoci qui. Ecco qui l’assolo del timoniere sul ponte di comando che ricolloca la squadra del cuore nelle candidature di altissimo prestigio, tre parole per dirla tutta, a tutti: “Dobbiamo fare il Napoli”, santo cielo, e dobbiamo capirlo senza creare equivoci ed evitando lacerazioni, fratture e divisioni nella Torcida azzurra che dopo l’Inter e il Barça si è espressa in una duplice corrente di pensiero: c’è chi ha bocciato il Napoli nella versione degli incontentabili e chi ne ha invece lodato lo spirito battagliero e la capacità di restare comunque in piedi e di avere in pugno il risultato. Così è avvenuto nello scontro con le due corazzate, la Beneamata al Maradona e i catalani al Camp Nou. E’ certo però che il Napoli non si è perso, giocando alla grande nei primi tempi delle due partite in questione, con altri 45’ minuti, invece, in maniera del tutto difforme. Come mai? Beh, finora Spalletti non l’ha spiegato a nessuno. Tutto sommato però è apparso evidente che il calo accusato sia determinato da una questione fisica, e non mentale, diversamente ci sarebbe davvero da preoccuparsi. Ma non è così, non c’è nessun mal di testa ad affliggere gli azzurri. E quando la testa funziona, beh, funzionano anche le gambe, infortuni a parte. Sezionando gli impegni nell’immediato - conoscendo Mazzarri - bisogna credere che stia già suonando la grancassa negli spogliatoi degli isolani, ufficialmente però non tira in ballo il suo passato in azzurro e carica la sua squadra allo scopo di dare continuità alla striscia positiva dei rossoblù, ora un po’ più tranquilli in classifica, ma senza fidarsi troppo. In realtà l’ex tecnico della svolta del Napoli nel grande calcio europeo, è già in fermento per il confronto di domani e arringa i suoi: “Dobbiamo fare quanti più punti possibili per tirarci fuori dai problemi”. All’orizzonte c’è anche Sarri nel ritorno al passato, ma prima della Lazio è da tener presente il secondo match con il Barcellona: contro i catalani “o la và o la spacca”, sarà comunque meglio pensare ad una partita alla volta.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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