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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Gattuso e Insigne, gli intoccabili"
31.01.2020 18:52 di Napoli Magazine

NAPOLI - Gattuso no, Ringhio Gattuso sì. Il Napoli e il popolo azzurro tra perplessità e lusinghiere, meritate e meritevoli conferme. Di certo c’è che l’erede del timone affidato precedentemente al più celebrato osannato e medagliato allenatore del mondo, ce la sta mettendo tutta per tirare fuori dai guai la squadra di calcio della città in riva al Golfo. E va pure detto che gli ultimissimi risultati gli danno ragione, ma non soltanto per quanto riguarda le prestazioni decisamente diverse da quelle di qualche tempo fa. Ringhio sta ridando ai calciatori la gioia di giocare a pallone ad un certo livello e con quell’intensità e compostezza di squadra che il Napoli non aveva più espresso. Adesso si battono con il cuore e con le gambe con quell’intensità persa lungo la strada ed affiorata soltanto in alcune partite di Champions, poi più nulla a livello anche di valori e di denominatori che sono componenti importanti in qualsiasi spogliatoio. Già, lo spogliatoio. A Ringhio gli saranno rizzati i capelli quando si è reso conto quali erano le situazioni al suo interno, tutti contro tutti, non lo dimentichiamo. E da lì è partita la ricostruzione del Napoli attuale, con la sua totale partecipazione per rimettere le cose al posto giusto, ricucendo le fratture e rigenerando i rapporti tra i calciatori e tra i calciatori e non solo con il club ma anche con la Torcida avvolta e travolta nel disamore e dalla disaffezione. Ringhio ha tirato a sé le redini, sul posto di comando, ristabilendo innanzitutto ruoli, gerarchie e motivazioni, oltre a determinare una nuova crescita sotto il profilo della resa del gruppo, operazione sicuramente non facile né agevole. Ebbene Gattuso adesso può essere soddisfatto ma per come gli arde dentro l’anima di certo vuole e pretende da tutti ogni giorno di più. E fa bene. La gente l’ha capito e adesso porta Ringhio in tanto di palmo di mano. Così anche la società con il patron che si fida e si confida con lui, tanto è vero che in questa rivoluzione di gennaio, parecchio importante è il punto di vista di Ringhio che ha orientato quasi tutte le scelte finora fatte. Ma c’è di più. Gattuso ha ricostruito e ridato al Napoli e ai napoletani un calciatore gioie e dolori per il popolo azzurro, e cioè Lorenzo Insigne, un capitano non capitano ora davvero tale per personalità e carattere. Ebbene proprio Insigne, il vero Insigne che abbiamo ritrovato nelle ultime partite, costituisce il suo grande capolavoro, il miracolo inaspettato che mai come ora ha fatto sì al boys di Frattamaggiore di onorare il ruolo di capitano, come mai aveva fatto, ora rivestito nella pienezza della sua carica: Insigne arrembante, caricatissimo, deciso a tutto e trascinatore di tutti i suoi compagni come lo è oggi come oggi, è il calciatore napoletano doc preteso e amato da tutti. E se sono i numeri a spiegare e far capire le cose del calcio del passato, del presente e del futuro, c’è da dire che in questo Napoli impegnatissimo nell’operazione di ricostruzione con un nuovo progetto, beh da qui in poi si può ben dire che due sono gli intoccabili in assoluto ed a qualsiasi livello: Ringhio Gattuso e il vecchio ma nuovo capitano Lorenzo Insigne. Toglieteci tutti, ma non loro due. D’accordo o no?

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Gattuso e Insigne, gli intoccabili"

di Napoli Magazine

31/01/2024 - 18:52

NAPOLI - Gattuso no, Ringhio Gattuso sì. Il Napoli e il popolo azzurro tra perplessità e lusinghiere, meritate e meritevoli conferme. Di certo c’è che l’erede del timone affidato precedentemente al più celebrato osannato e medagliato allenatore del mondo, ce la sta mettendo tutta per tirare fuori dai guai la squadra di calcio della città in riva al Golfo. E va pure detto che gli ultimissimi risultati gli danno ragione, ma non soltanto per quanto riguarda le prestazioni decisamente diverse da quelle di qualche tempo fa. Ringhio sta ridando ai calciatori la gioia di giocare a pallone ad un certo livello e con quell’intensità e compostezza di squadra che il Napoli non aveva più espresso. Adesso si battono con il cuore e con le gambe con quell’intensità persa lungo la strada ed affiorata soltanto in alcune partite di Champions, poi più nulla a livello anche di valori e di denominatori che sono componenti importanti in qualsiasi spogliatoio. Già, lo spogliatoio. A Ringhio gli saranno rizzati i capelli quando si è reso conto quali erano le situazioni al suo interno, tutti contro tutti, non lo dimentichiamo. E da lì è partita la ricostruzione del Napoli attuale, con la sua totale partecipazione per rimettere le cose al posto giusto, ricucendo le fratture e rigenerando i rapporti tra i calciatori e tra i calciatori e non solo con il club ma anche con la Torcida avvolta e travolta nel disamore e dalla disaffezione. Ringhio ha tirato a sé le redini, sul posto di comando, ristabilendo innanzitutto ruoli, gerarchie e motivazioni, oltre a determinare una nuova crescita sotto il profilo della resa del gruppo, operazione sicuramente non facile né agevole. Ebbene Gattuso adesso può essere soddisfatto ma per come gli arde dentro l’anima di certo vuole e pretende da tutti ogni giorno di più. E fa bene. La gente l’ha capito e adesso porta Ringhio in tanto di palmo di mano. Così anche la società con il patron che si fida e si confida con lui, tanto è vero che in questa rivoluzione di gennaio, parecchio importante è il punto di vista di Ringhio che ha orientato quasi tutte le scelte finora fatte. Ma c’è di più. Gattuso ha ricostruito e ridato al Napoli e ai napoletani un calciatore gioie e dolori per il popolo azzurro, e cioè Lorenzo Insigne, un capitano non capitano ora davvero tale per personalità e carattere. Ebbene proprio Insigne, il vero Insigne che abbiamo ritrovato nelle ultime partite, costituisce il suo grande capolavoro, il miracolo inaspettato che mai come ora ha fatto sì al boys di Frattamaggiore di onorare il ruolo di capitano, come mai aveva fatto, ora rivestito nella pienezza della sua carica: Insigne arrembante, caricatissimo, deciso a tutto e trascinatore di tutti i suoi compagni come lo è oggi come oggi, è il calciatore napoletano doc preteso e amato da tutti. E se sono i numeri a spiegare e far capire le cose del calcio del passato, del presente e del futuro, c’è da dire che in questo Napoli impegnatissimo nell’operazione di ricostruzione con un nuovo progetto, beh da qui in poi si può ben dire che due sono gli intoccabili in assoluto ed a qualsiasi livello: Ringhio Gattuso e il vecchio ma nuovo capitano Lorenzo Insigne. Toglieteci tutti, ma non loro due. D’accordo o no?

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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