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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, l'ora delle scelte di Ringhio"
19.12.2020 19:32 di Napoli Magazine

NAPOLI - Altro che “capuzziello”, piuttosto è uno senza “cazzimma” Lorenzinho nostro che se l’è cavata con una sola giornata di squalifica e una multa di 10mila bigliettoni. Se avesse avuto “cazzimma”, da buon scugnizzo napoletano, l’arbitro Massa non gli avrebbe mai potuto mostrare il rosso, così come ha fatto con il dieci della nazionale e così come non ha fatto con un paio di interisti ai quali è andata molto molto meglio sotto ogni aspetto, naturalmente risultato compreso, come sappiamo. Le lodi per l’Inter guarda un po’ si sprecano mentre agli azzurri viene riconosciuto qualche isolato rammarico, cosa che ti fa intendere quanto sia forte ed essenziale la spinta di cui gode la Beneamata, anche dagli organi di informazione a tutti i livelli e dai social per una squadra che almeno fino ad ora di buon calcio non ha fatto vedere un bel niente finora. Il conto resta comunque aperto e con ogni probabilità e magari contro ogni pronostico tra quelli pilotati e non, andrà avanti sino alla fine della stagione, a Dio piacendo. Ma non è il caso di mischiare il sacro con il profano, c’è già troppa confusione a tutti i livelli e giova ricorrere lassù in alto soprattutto e unicamente per le problematiche che hanno sconvolto la nostra vita. Quaggiù piuttosto, parlando di calcio e di banalità terrene, il cerchio si sta stringendo intorno a Gattuso che in una sola partita ha perduto due calciatori importanti, Mertens chissà fino a quando e Insigne per un solo turno, ai quali va aggiunta l’assenza di Osimhen, un forfeit infinito e senza la certezza di una scadenza assoluta per riaverlo nei quadri. Gattuso però non si scompone, valuta la forza della Lazio per la partita di domani sera all’Olimpico, e punta anche sulle soluzioni che si prospettano alla sua portata. Ma non si danna l’anima Ringhio, a quanto pare. Il pensierino forte è quello di poter schierare un tridente inedito con Politano e Lozano sulle due fasce e con Petagna centrale offensivo (dodici gol in tre finora) oppure variando il copione con Politano o Lozano subito a destra e con Elmas nel ruolo di Insigne, sempre con Petagnone lì davanti. Si vedrà. Le scelte d’altronde toccano a Ringhio che di sapienza tecnico-tattica ne ha da vendere. E finora lo ha dimostrato più volte e sarà così anche in questa supersfida con la Lazio. Un altro particolare da evidenziare: a garanzia del match che si preannuncia tiratissimo c’è l’arbitro Orsato. Sì, proprio lui, quello che graziò Pjanic e la Juve qualche stagione fa a San Siro, cosa che come sappiamo pesò moltissimo nella lotta per lo scudetto che il Napoli sentiva quasi già nelle sue tasche. Ebbene, l’altro aspetto che va evidenziato è che da ben tre stagioni, guarda un po’, non ha più arbitrato partite dell’Inter. Come mai? Cambiamo argomento. Attenzione, non è la cultura del sospetto, ma non possiamo evitare i “cattivi pensieri” e cioè che qualcuno – forse - stia facendo pagare al Napoli le “odi barbare” che il patron qualche tempo fa dedicò a Nicchi, a Rizzoli ed a qualche arbitro. Perché? Basta rileggere i tabellini, agli azzurri niente rigori. I dubbi e le perplessità restano, soprattutto dopo Calciopoli e come sacramentava un noto senatore di elevatissimo ingegno e di grande spessore e acume “a pensar male si fa peccato, però…”, però però però...

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

19/12/2024 - 19:32

NAPOLI - Altro che “capuzziello”, piuttosto è uno senza “cazzimma” Lorenzinho nostro che se l’è cavata con una sola giornata di squalifica e una multa di 10mila bigliettoni. Se avesse avuto “cazzimma”, da buon scugnizzo napoletano, l’arbitro Massa non gli avrebbe mai potuto mostrare il rosso, così come ha fatto con il dieci della nazionale e così come non ha fatto con un paio di interisti ai quali è andata molto molto meglio sotto ogni aspetto, naturalmente risultato compreso, come sappiamo. Le lodi per l’Inter guarda un po’ si sprecano mentre agli azzurri viene riconosciuto qualche isolato rammarico, cosa che ti fa intendere quanto sia forte ed essenziale la spinta di cui gode la Beneamata, anche dagli organi di informazione a tutti i livelli e dai social per una squadra che almeno fino ad ora di buon calcio non ha fatto vedere un bel niente finora. Il conto resta comunque aperto e con ogni probabilità e magari contro ogni pronostico tra quelli pilotati e non, andrà avanti sino alla fine della stagione, a Dio piacendo. Ma non è il caso di mischiare il sacro con il profano, c’è già troppa confusione a tutti i livelli e giova ricorrere lassù in alto soprattutto e unicamente per le problematiche che hanno sconvolto la nostra vita. Quaggiù piuttosto, parlando di calcio e di banalità terrene, il cerchio si sta stringendo intorno a Gattuso che in una sola partita ha perduto due calciatori importanti, Mertens chissà fino a quando e Insigne per un solo turno, ai quali va aggiunta l’assenza di Osimhen, un forfeit infinito e senza la certezza di una scadenza assoluta per riaverlo nei quadri. Gattuso però non si scompone, valuta la forza della Lazio per la partita di domani sera all’Olimpico, e punta anche sulle soluzioni che si prospettano alla sua portata. Ma non si danna l’anima Ringhio, a quanto pare. Il pensierino forte è quello di poter schierare un tridente inedito con Politano e Lozano sulle due fasce e con Petagna centrale offensivo (dodici gol in tre finora) oppure variando il copione con Politano o Lozano subito a destra e con Elmas nel ruolo di Insigne, sempre con Petagnone lì davanti. Si vedrà. Le scelte d’altronde toccano a Ringhio che di sapienza tecnico-tattica ne ha da vendere. E finora lo ha dimostrato più volte e sarà così anche in questa supersfida con la Lazio. Un altro particolare da evidenziare: a garanzia del match che si preannuncia tiratissimo c’è l’arbitro Orsato. Sì, proprio lui, quello che graziò Pjanic e la Juve qualche stagione fa a San Siro, cosa che come sappiamo pesò moltissimo nella lotta per lo scudetto che il Napoli sentiva quasi già nelle sue tasche. Ebbene, l’altro aspetto che va evidenziato è che da ben tre stagioni, guarda un po’, non ha più arbitrato partite dell’Inter. Come mai? Cambiamo argomento. Attenzione, non è la cultura del sospetto, ma non possiamo evitare i “cattivi pensieri” e cioè che qualcuno – forse - stia facendo pagare al Napoli le “odi barbare” che il patron qualche tempo fa dedicò a Nicchi, a Rizzoli ed a qualche arbitro. Perché? Basta rileggere i tabellini, agli azzurri niente rigori. I dubbi e le perplessità restano, soprattutto dopo Calciopoli e come sacramentava un noto senatore di elevatissimo ingegno e di grande spessore e acume “a pensar male si fa peccato, però…”, però però però...

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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