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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Vincere sempre"
05.11.2022 15:28 di Napoli Magazine

NAPOLI - Un urlo da Casa Napoli, è un imperativo perentorio: “Vincere sempre”, è un vento di guerra che ispira e sollecita la squadra del cuore amareggiata, risentita e carica di livore. Nelle sensazioni del timoniere toscano sul ponte di comando, imbizzarriti e scalpitanti gli azzurri reduci dalla spedizione a Liverpool: i giovani puledri di Spalletti quel risultato nell’ultima partita in Champions non l’hanno preso bene ed hanno il diavolo in corpo, la stizza. In altre parole la gioia di aver chiuso al primo posto il girone iniziale della Champions non colma la rabbia per la partita persa contro la brigata Klopp. Vogliono rifarsi subito Di Lorenzo e compagni mostrando le unghie in campionato, nella sfida scudetto con l’Atalanta: i tre punti a Bergamo spianerebbero la strada per dare il via ad una fuga solitaria, scrollandosi da dosso tutti gli altri concorrenti per lo scudetto, un progetto ambizioso e nient’affatto proibitivo. Oggi, nel tardo pomeriggio, c’è tuttavia da fare i conti con la squadra di Gasperini, un cliente scomodo e difficile che ha costruito negli ultimissimi tempi e cioè da un paio di stagioni a questa parte, progetti altrettanto ambiziosi realizzati attraverso organici da sogno, riveduti e corretti. La Dea non scherza insomma, ancor di più non scherza il Napoli, tallonato da un team dotato di una difesa di ferro e da rinnovate tematiche di gioco svolte a trecentosessanta gradi in qualsiasi zona del tappeto verde: in altre parole - e tra le componenti dell’importante confronto - c’è anche uno scontro a fuoco tra il miglior attacco del campionato – quello degli azzurri – contro la saldezza difensiva dell’Atalanta, al di là della volontà e delle bellicose intenzioni sul fronte offensivo della squadra guidata da Gasperini, sarà un bel vedere. “Abbiamo una squadra sana”, nelle parole e nelle intenzioni di Spalletti, c’è la consapevolezza nella guida di un complesso forte che oggi per spuntarla nella sfida scudetto di Bergamo, dovrà mostrare qualità e forza fisica. Le scelte, in casa della prima della classe, le migliori possibili attingendo ai vari candidati: Ndombele o Zielinski accanto ad Anguissa con Lobotka centrale; Ostigard o Juan Jesus tra i quattro della difesa e con compagni come il capitano Di Lorenzo e il coreano Kim, con Olivera o Mario Rui sulla fascia sinistra. E lì davanti l’uomo mascherato Victor Osimhen. E c’è pure il Chucky Lozano che all’inizio del match si gioca il posto con Politano all’interno di una scena di un team che sta incantando il calcio nazionale ed europeo.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

05/11/2024 - 15:28

NAPOLI - Un urlo da Casa Napoli, è un imperativo perentorio: “Vincere sempre”, è un vento di guerra che ispira e sollecita la squadra del cuore amareggiata, risentita e carica di livore. Nelle sensazioni del timoniere toscano sul ponte di comando, imbizzarriti e scalpitanti gli azzurri reduci dalla spedizione a Liverpool: i giovani puledri di Spalletti quel risultato nell’ultima partita in Champions non l’hanno preso bene ed hanno il diavolo in corpo, la stizza. In altre parole la gioia di aver chiuso al primo posto il girone iniziale della Champions non colma la rabbia per la partita persa contro la brigata Klopp. Vogliono rifarsi subito Di Lorenzo e compagni mostrando le unghie in campionato, nella sfida scudetto con l’Atalanta: i tre punti a Bergamo spianerebbero la strada per dare il via ad una fuga solitaria, scrollandosi da dosso tutti gli altri concorrenti per lo scudetto, un progetto ambizioso e nient’affatto proibitivo. Oggi, nel tardo pomeriggio, c’è tuttavia da fare i conti con la squadra di Gasperini, un cliente scomodo e difficile che ha costruito negli ultimissimi tempi e cioè da un paio di stagioni a questa parte, progetti altrettanto ambiziosi realizzati attraverso organici da sogno, riveduti e corretti. La Dea non scherza insomma, ancor di più non scherza il Napoli, tallonato da un team dotato di una difesa di ferro e da rinnovate tematiche di gioco svolte a trecentosessanta gradi in qualsiasi zona del tappeto verde: in altre parole - e tra le componenti dell’importante confronto - c’è anche uno scontro a fuoco tra il miglior attacco del campionato – quello degli azzurri – contro la saldezza difensiva dell’Atalanta, al di là della volontà e delle bellicose intenzioni sul fronte offensivo della squadra guidata da Gasperini, sarà un bel vedere. “Abbiamo una squadra sana”, nelle parole e nelle intenzioni di Spalletti, c’è la consapevolezza nella guida di un complesso forte che oggi per spuntarla nella sfida scudetto di Bergamo, dovrà mostrare qualità e forza fisica. Le scelte, in casa della prima della classe, le migliori possibili attingendo ai vari candidati: Ndombele o Zielinski accanto ad Anguissa con Lobotka centrale; Ostigard o Juan Jesus tra i quattro della difesa e con compagni come il capitano Di Lorenzo e il coreano Kim, con Olivera o Mario Rui sulla fascia sinistra. E lì davanti l’uomo mascherato Victor Osimhen. E c’è pure il Chucky Lozano che all’inizio del match si gioca il posto con Politano all’interno di una scena di un team che sta incantando il calcio nazionale ed europeo.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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