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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Inter-Napoli, partita vibrante!"
16.12.2020 13:27 di Napoli Magazine

NAPOLI - Granada, l'Andalusia bella e calda, il Granada squadra sesta col Cadice nella Liga. Il sorteggio di Europa League sbircia l'occhiolino al Napoli. Per il valore non eccelso dei rivali e, soprattutto, per aver evitato una trasferta al freddo e lontana in un periodo in cui si gioca troppo e in tempi ravvicinati. C'è un po' di Sudamerica nell'attacco andaluso ma c'è pure al centro dell'attacco Falcinelli, ex Crotone. Tanto per intenderci. Va bene il rispetto che si deve ad ogni avversario, specie nell'agone europeo, ma da qui a sentire alti lai per un sorteggio non troppo favorevole mi appare come un'offesa all'evidenza. Intanto, per la coppa c'è tempo ed è bene concentrarsi sul campionato dove il Napoli si troverà a viaggiare due volte: a Milano ed a Roma. Due trasferte che certificheranno le ambizioni degli azzurri. Il primo scoglio è rappresentato dall'Inter. Un avversario difficile, ringalluzzito dal secondo posto alle spalle del Milan. Insomma i bauscia che dopo Cagliari vedono più vicino i casciavit. E poi c'è Conte che pare abbia trovato il piano B in Sardegna, anche se lo chiamerei lato B perché per due volte i sardi hanno fallito l'occasione del pari, attraverso i piedi sciagurati di Pavoletti e di Cerri. Sarà partita vibrante, per storia e tradizione. Sarà importante che Ringhio - il quale non deve trovare alcun piano tattico - riesca ad infondere quella sua garra in salsa calabrese che lo rese famoso e vincente. Sarà intrigante, questo credo sarà il leit motiv della sfida, vedere contrapposti i nostri piccoletti terribili agli arcigni difensori di Conte: rudi nell'uno contro uno ma macchinosi se presi in velocità. Chance iniziale per Petagna? Non sarebbe una cattiva idea (scusa Ringhio, eh!) e poi sarebbe sfizioso vedere a confronto il Lukaku bianco contro il Petagna di colore, non vi pare? Comunque, già mi godo la sfida dei tecnici sempre in piedi, cioè mai seduti in panchina: le urla di Gennarino e quelle di Antonio, il gesticolare dell'uno e le indicazioni da vigile urbano nel bel mezzo di una piazza trafficata dell'altro. Il Milan acciaccato (zeppo di infortunati) e la Juve che dovrà vedersela con l'Atalanta - che è sempre una brutta gatta da pelare, nonostante la lite in famiglia tra Gasperini ed il Papu - autorizzano ad immaginare un'alta classifica sempre più interessante per chi tra Inter e Napoli dovesse prevalere. Poi, ci sarà da fare visita alla Lazio, ma ci sarà un po' di tempo per pensarci. Intanto, come il gambero, faccio un passo indietro. Ho letto e sentito troppe critiche sulla partita che il Napoli ha vinto con la Sampdoria, non una grande squadra ma tignosa. Critiche sulla formazione iniziale, per lo più. La lunga esperienza sui campi di mezzo mondo ha fortificato in me la convinzione che il calcio d'oggi - maledetto Covid compreso - è un calcio per forza di cose diverso da quello del passato, anche e soprattutto per le possibilità (tante) che i cambi offrono. Ritengo più letale un cambio studiato in corso d'opera che una formazione iniziale che accontenti i gusti dei più. E un'ultima riflessione: vorrei vedere per una volta i tanti rosiconi che affollano i social guidare loro la squadra. Rispetto per i ruoli, sempre. Poi facoltà di critica se gli errori hanno superato il limite.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Inter-Napoli, partita vibrante!"

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16/12/2024 - 13:27

NAPOLI - Granada, l'Andalusia bella e calda, il Granada squadra sesta col Cadice nella Liga. Il sorteggio di Europa League sbircia l'occhiolino al Napoli. Per il valore non eccelso dei rivali e, soprattutto, per aver evitato una trasferta al freddo e lontana in un periodo in cui si gioca troppo e in tempi ravvicinati. C'è un po' di Sudamerica nell'attacco andaluso ma c'è pure al centro dell'attacco Falcinelli, ex Crotone. Tanto per intenderci. Va bene il rispetto che si deve ad ogni avversario, specie nell'agone europeo, ma da qui a sentire alti lai per un sorteggio non troppo favorevole mi appare come un'offesa all'evidenza. Intanto, per la coppa c'è tempo ed è bene concentrarsi sul campionato dove il Napoli si troverà a viaggiare due volte: a Milano ed a Roma. Due trasferte che certificheranno le ambizioni degli azzurri. Il primo scoglio è rappresentato dall'Inter. Un avversario difficile, ringalluzzito dal secondo posto alle spalle del Milan. Insomma i bauscia che dopo Cagliari vedono più vicino i casciavit. E poi c'è Conte che pare abbia trovato il piano B in Sardegna, anche se lo chiamerei lato B perché per due volte i sardi hanno fallito l'occasione del pari, attraverso i piedi sciagurati di Pavoletti e di Cerri. Sarà partita vibrante, per storia e tradizione. Sarà importante che Ringhio - il quale non deve trovare alcun piano tattico - riesca ad infondere quella sua garra in salsa calabrese che lo rese famoso e vincente. Sarà intrigante, questo credo sarà il leit motiv della sfida, vedere contrapposti i nostri piccoletti terribili agli arcigni difensori di Conte: rudi nell'uno contro uno ma macchinosi se presi in velocità. Chance iniziale per Petagna? Non sarebbe una cattiva idea (scusa Ringhio, eh!) e poi sarebbe sfizioso vedere a confronto il Lukaku bianco contro il Petagna di colore, non vi pare? Comunque, già mi godo la sfida dei tecnici sempre in piedi, cioè mai seduti in panchina: le urla di Gennarino e quelle di Antonio, il gesticolare dell'uno e le indicazioni da vigile urbano nel bel mezzo di una piazza trafficata dell'altro. Il Milan acciaccato (zeppo di infortunati) e la Juve che dovrà vedersela con l'Atalanta - che è sempre una brutta gatta da pelare, nonostante la lite in famiglia tra Gasperini ed il Papu - autorizzano ad immaginare un'alta classifica sempre più interessante per chi tra Inter e Napoli dovesse prevalere. Poi, ci sarà da fare visita alla Lazio, ma ci sarà un po' di tempo per pensarci. Intanto, come il gambero, faccio un passo indietro. Ho letto e sentito troppe critiche sulla partita che il Napoli ha vinto con la Sampdoria, non una grande squadra ma tignosa. Critiche sulla formazione iniziale, per lo più. La lunga esperienza sui campi di mezzo mondo ha fortificato in me la convinzione che il calcio d'oggi - maledetto Covid compreso - è un calcio per forza di cose diverso da quello del passato, anche e soprattutto per le possibilità (tante) che i cambi offrono. Ritengo più letale un cambio studiato in corso d'opera che una formazione iniziale che accontenti i gusti dei più. E un'ultima riflessione: vorrei vedere per una volta i tanti rosiconi che affollano i social guidare loro la squadra. Rispetto per i ruoli, sempre. Poi facoltà di critica se gli errori hanno superato il limite.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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