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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Napoli tra le 7 sorelle, nonostante tutto"
25.08.2021 23:44 di Napoli Magazine

NAPOLI - Si ricomincia. Con la novità del calendario asimmetrico. Con un Var più fiscale. E con la iattura del cerchietto blu di Dazn. Il gotha del calcio ha così voluto, per un pugno di euro in più. Buona la prima per sei sorelle su sette. Ha toppato solo la Juve che s'è fatta harakiri, regalando con il portiere polacco che ha nome da codice fiscale il pari all'Udinese. Se Szczesny conquista la palma di sciagurato numero uno, non da meno si dimostra Osimhen che si fa espellere all'alba del match per condotta violenta, lasciando in dieci la squadra. Fortuna che l'avversaria è il Venezia, improbabile compagine da massima serie insieme con il Genoa amorfo, scarso ed arrendevole al cospetto dei campioni d'Italia. Sul niegriano mi espressi in tempi non sospetti: è un attaccante insidioso, velocissimo, col senso del gol. Ma è caotico, fanfarone, troppo smanioso: nelle proteste, nel continuo gesticolare, nelle reazioni troppe volte scomposte. Assume spesso le sembianze di un don Chisciotte in lotta con i mulini a vento. Va sgrezzato, regolato, educato. Credo che a Spalletti non sia sfuggito il temperamento indocile di zolla gialla e son convinto che farà di tutto per domarlo. Il Napoli, anche in dieci per tre quarti di match ha tenuto il pallino del gioco, niente di eccezionale ma continuo, lucido. Condivido la scelta del tecnico di Certaldo di non inserire una punta e di lasciare invariato l'assetto della squadra. Naturalmente, è stato possibile avendo a disposizione un campione nel pieno della maturità, Insigne, che sa occupare tre posizioni nei vari momenti topici dell'incontro: in fascia, trequartista, attaccante centrale. Dicevo della maturità: un esempio lampante è stato presentarsi sul dischetto, sereno, dopo aver mandato alto il primo rigore. Non è da tutti. Anche Spalletti, che spesso guarda a terra davanti a sé, ha approvato nel suo intimo. Certamente, s'è "arrapato". Risultato mai in bilico, in altri tempi si sarebbero vissuti magari momenti di pericoloso sfaldamento, scoramento. Il tecnico toscano, il suo passato insegna, dietro al suo filosofare cela un senso pratico notevole: sa che cosa fare per stazionare nelle zone d'alta classifica. Una garanzia anche se il mercato langue. Arrivasse Amrabat, centrocampista che adoro dai tempi scaligeri, si potrebbe pensare anche a mettere in fila alcune delle rimanenti sorelle. A patto che resti Lorenzo, fresco campione d'Europa che ha portato nelle case di tutto il mondo il suo estro ed il famoso tiraggiro. Ho sentore che questo campionato possa riservare diverse sorprese. Al di là dei risultati del primo turno che sono figli di una preparazione incompleta, della ricerca di un assetto più o meno definitivo, di certezze tattiche. Ha veleggiato l'Inter campione contro un grifone inguardabile. Immagino che anche Simone Inzaghi se ne sia reso conto. A lungo andare, si sentirà la mancanza di un tank come Lukaku. Inizio festoso per Sarri che nella Lazio ha ritrovato un pizzico del suo Napoli: Reina ed Hysaj. Attenti alla Roma se Zaniolo tornerà quello di prima dell'infortunio. E poi, il portoghese che non ama il fado, ha dalla sua la natura callipigia.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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25/08/2024 - 23:44

NAPOLI - Si ricomincia. Con la novità del calendario asimmetrico. Con un Var più fiscale. E con la iattura del cerchietto blu di Dazn. Il gotha del calcio ha così voluto, per un pugno di euro in più. Buona la prima per sei sorelle su sette. Ha toppato solo la Juve che s'è fatta harakiri, regalando con il portiere polacco che ha nome da codice fiscale il pari all'Udinese. Se Szczesny conquista la palma di sciagurato numero uno, non da meno si dimostra Osimhen che si fa espellere all'alba del match per condotta violenta, lasciando in dieci la squadra. Fortuna che l'avversaria è il Venezia, improbabile compagine da massima serie insieme con il Genoa amorfo, scarso ed arrendevole al cospetto dei campioni d'Italia. Sul niegriano mi espressi in tempi non sospetti: è un attaccante insidioso, velocissimo, col senso del gol. Ma è caotico, fanfarone, troppo smanioso: nelle proteste, nel continuo gesticolare, nelle reazioni troppe volte scomposte. Assume spesso le sembianze di un don Chisciotte in lotta con i mulini a vento. Va sgrezzato, regolato, educato. Credo che a Spalletti non sia sfuggito il temperamento indocile di zolla gialla e son convinto che farà di tutto per domarlo. Il Napoli, anche in dieci per tre quarti di match ha tenuto il pallino del gioco, niente di eccezionale ma continuo, lucido. Condivido la scelta del tecnico di Certaldo di non inserire una punta e di lasciare invariato l'assetto della squadra. Naturalmente, è stato possibile avendo a disposizione un campione nel pieno della maturità, Insigne, che sa occupare tre posizioni nei vari momenti topici dell'incontro: in fascia, trequartista, attaccante centrale. Dicevo della maturità: un esempio lampante è stato presentarsi sul dischetto, sereno, dopo aver mandato alto il primo rigore. Non è da tutti. Anche Spalletti, che spesso guarda a terra davanti a sé, ha approvato nel suo intimo. Certamente, s'è "arrapato". Risultato mai in bilico, in altri tempi si sarebbero vissuti magari momenti di pericoloso sfaldamento, scoramento. Il tecnico toscano, il suo passato insegna, dietro al suo filosofare cela un senso pratico notevole: sa che cosa fare per stazionare nelle zone d'alta classifica. Una garanzia anche se il mercato langue. Arrivasse Amrabat, centrocampista che adoro dai tempi scaligeri, si potrebbe pensare anche a mettere in fila alcune delle rimanenti sorelle. A patto che resti Lorenzo, fresco campione d'Europa che ha portato nelle case di tutto il mondo il suo estro ed il famoso tiraggiro. Ho sentore che questo campionato possa riservare diverse sorprese. Al di là dei risultati del primo turno che sono figli di una preparazione incompleta, della ricerca di un assetto più o meno definitivo, di certezze tattiche. Ha veleggiato l'Inter campione contro un grifone inguardabile. Immagino che anche Simone Inzaghi se ne sia reso conto. A lungo andare, si sentirà la mancanza di un tank come Lukaku. Inizio festoso per Sarri che nella Lazio ha ritrovato un pizzico del suo Napoli: Reina ed Hysaj. Attenti alla Roma se Zaniolo tornerà quello di prima dell'infortunio. E poi, il portoghese che non ama il fado, ha dalla sua la natura callipigia.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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