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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, un tris prima della sosta"
01.11.2023 23:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Stava per accadere un'altra volta. Come nel campionato scorso, quando il Milan furoreggiò al Maradona e il giorno dopo un vento infido scosse gli striscioni che già anticipavano la festa. Il Napoli soffre il Milan? ma no. Stavolta s'è regalato un tempo alla squadra di Pioli che non ha saputo approfittare fino in fondo dei graditi regali: centrocampo sguarnito, e qui la colpa è del manico, serataccia di Rrahmani mal coadiuvato da Natan e qui la colpa è del destino. Oppure, no. Perché se i centrocampisti (quali, il solo Lobotka?) non proteggono la retroguardia com'è logico che sia, è evidente che l'onda avversaria ti travolge. E così è stato. Il carattere, quello sì che c'è stato. Espresso con il gol da antologia di Politano e con la punizione divina di Raspadori. E se Kvara, un partitone il suo, avesse fatto gol allo spirare del match, staremmo a parlare di impresa. La bellezza del calcio è questa, che non c'è nulla di scontato ed a voler pontificare a metà strada si corre il rischio di fare una figura meschina. Ma irrazionale è anche partire con una formazione sbagliata, favorendo così gli avversari. Gratuitamente. Insistere, poi, nel piazzare in campo uomini fuori ruolo, beh! è qualcosa che rasenta la dabbenaggine. Caso Elmas su tutti. Napoli dai due volti, squadra senza un volto definito. Si allungano, intanto, le distanze dalla vetta sulla quale nel campionato scorso s'era piantata la bandiera sin dalle prime giornate. Ripetersi è difficile - e la storia azzurra ne è testimone, anche quando c'era Lui - ma sprecare occasioni per incapacità nelle scelte giuste è un delitto. Anche perché non vedo rivali imbattibili nel gruppo di testa, compresa l'Inter che anela alla seconda stella da cucire sul petto. Il nostro è un campionato poco più che mediocre e gettarlo via per colpa propria sa tanto di inconcepibile masochismo. Salernitana ed Empoli, prima della sosta, sono espliciti inviti a raccogliere 6 punti che consentirebbero un pieno di entusiasmo e, magari, accorcerebbero pure la distanza dalla vetta. Naturalmente, la guida panchinara e l'assistente presidente non dovrebbero più sbagliare le scelte di campo. E meno male che in Champions si è messi bene. Ho la vaga impressione che si tenga più alla coppa dalle grandi orecchie che regala soldoni che al campionato. Ma scegliere uno solo degli obiettivi possibili non aiuta a crescere.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, un tris prima della sosta"

di Napoli Magazine

01/11/2024 - 23:00

NAPOLI - Stava per accadere un'altra volta. Come nel campionato scorso, quando il Milan furoreggiò al Maradona e il giorno dopo un vento infido scosse gli striscioni che già anticipavano la festa. Il Napoli soffre il Milan? ma no. Stavolta s'è regalato un tempo alla squadra di Pioli che non ha saputo approfittare fino in fondo dei graditi regali: centrocampo sguarnito, e qui la colpa è del manico, serataccia di Rrahmani mal coadiuvato da Natan e qui la colpa è del destino. Oppure, no. Perché se i centrocampisti (quali, il solo Lobotka?) non proteggono la retroguardia com'è logico che sia, è evidente che l'onda avversaria ti travolge. E così è stato. Il carattere, quello sì che c'è stato. Espresso con il gol da antologia di Politano e con la punizione divina di Raspadori. E se Kvara, un partitone il suo, avesse fatto gol allo spirare del match, staremmo a parlare di impresa. La bellezza del calcio è questa, che non c'è nulla di scontato ed a voler pontificare a metà strada si corre il rischio di fare una figura meschina. Ma irrazionale è anche partire con una formazione sbagliata, favorendo così gli avversari. Gratuitamente. Insistere, poi, nel piazzare in campo uomini fuori ruolo, beh! è qualcosa che rasenta la dabbenaggine. Caso Elmas su tutti. Napoli dai due volti, squadra senza un volto definito. Si allungano, intanto, le distanze dalla vetta sulla quale nel campionato scorso s'era piantata la bandiera sin dalle prime giornate. Ripetersi è difficile - e la storia azzurra ne è testimone, anche quando c'era Lui - ma sprecare occasioni per incapacità nelle scelte giuste è un delitto. Anche perché non vedo rivali imbattibili nel gruppo di testa, compresa l'Inter che anela alla seconda stella da cucire sul petto. Il nostro è un campionato poco più che mediocre e gettarlo via per colpa propria sa tanto di inconcepibile masochismo. Salernitana ed Empoli, prima della sosta, sono espliciti inviti a raccogliere 6 punti che consentirebbero un pieno di entusiasmo e, magari, accorcerebbero pure la distanza dalla vetta. Naturalmente, la guida panchinara e l'assistente presidente non dovrebbero più sbagliare le scelte di campo. E meno male che in Champions si è messi bene. Ho la vaga impressione che si tenga più alla coppa dalle grandi orecchie che regala soldoni che al campionato. Ma scegliere uno solo degli obiettivi possibili non aiuta a crescere.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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