Il Corriere del Mezzogiorno affronta la questione dell'ipotetica cessione dello stadio Maradona alla SSC Napoli: "In questi giorni, ai piani alti di Palazzo San Giacomo si ragiona sul valore da dare allo stadio in caso di vendita. E tutti, dal sindaco in avanti, ritengono che il punto di partenza per una stima sia «almeno» quanto Milan e Inter verseranno nelle casse del Comune per il San Siro: 198 milioni. Soldi con i quali i due club hanno rilevato anche il diritto di superficie della struttura. Ecco: a Napoli si ritiene che il parametro di partenza sia più o meno quello utilizzato per lo stadio milanese — i cui lavori a carico delle due squadre supereranno il miliardo di euro — considerato non soltanto il livello infrastrutturale del quartiere di Fuorigrotta, ma anche per quanto consente in quell’area il Prg della città, che permette al soggetto proprietario dello stadio perfino di edificare un albergo alle spalle della Curva A. Altri elementi per una stima — partendo dai circa 30 mila metri quadrati attuali dell’intera zona che, grazie ai lavori, arriverebbero anche a 50 mila — c’è la capienza e c’è il valore economico dell’attuale concessione, ma anche la potenziale redditività di tutti i locali interni allo stadio insieme con i molti spazi esterni da adibire a parcheggi. Altri fattori di valutazione, ovviamente oltre alle condizioni della struttura, sono investimenti già fatti sullo stadio: alcuni già ammortizzati, come quelli di Italia 90, altri con ammortamento ancora da terminare, come i 35 milioni i per le Universiadi del 2019. Ovviamente, per procedere alla valutazione dell’immobile — che prima verrebbe inserito nell’elenco del cosidetto «patrimonio disponibile» — il Comune deve affidarsi all’agenzia del Demanio, soggetto deputato a stimare il patrimonio immobiliare dello Stato".
di Napoli Magazine
04/12/2025 - 08:43
Il Corriere del Mezzogiorno affronta la questione dell'ipotetica cessione dello stadio Maradona alla SSC Napoli: "In questi giorni, ai piani alti di Palazzo San Giacomo si ragiona sul valore da dare allo stadio in caso di vendita. E tutti, dal sindaco in avanti, ritengono che il punto di partenza per una stima sia «almeno» quanto Milan e Inter verseranno nelle casse del Comune per il San Siro: 198 milioni. Soldi con i quali i due club hanno rilevato anche il diritto di superficie della struttura. Ecco: a Napoli si ritiene che il parametro di partenza sia più o meno quello utilizzato per lo stadio milanese — i cui lavori a carico delle due squadre supereranno il miliardo di euro — considerato non soltanto il livello infrastrutturale del quartiere di Fuorigrotta, ma anche per quanto consente in quell’area il Prg della città, che permette al soggetto proprietario dello stadio perfino di edificare un albergo alle spalle della Curva A. Altri elementi per una stima — partendo dai circa 30 mila metri quadrati attuali dell’intera zona che, grazie ai lavori, arriverebbero anche a 50 mila — c’è la capienza e c’è il valore economico dell’attuale concessione, ma anche la potenziale redditività di tutti i locali interni allo stadio insieme con i molti spazi esterni da adibire a parcheggi. Altri fattori di valutazione, ovviamente oltre alle condizioni della struttura, sono investimenti già fatti sullo stadio: alcuni già ammortizzati, come quelli di Italia 90, altri con ammortamento ancora da terminare, come i 35 milioni i per le Universiadi del 2019. Ovviamente, per procedere alla valutazione dell’immobile — che prima verrebbe inserito nell’elenco del cosidetto «patrimonio disponibile» — il Comune deve affidarsi all’agenzia del Demanio, soggetto deputato a stimare il patrimonio immobiliare dello Stato".