Il Corriere dello Sport evidenzia gli errori di arbitraggio del match Napoli-Pisa, assegnando in Moviola un voto di 4.5: "Difficile tratteggiare la prestazione di Crezzini. Partiamo dalla fine: tiro di Canestrelli, a meno di un metro c’è Beukema, il pallone gli batte sulla ginocchio sinistro (quindi il pallone aumenta velocità) e va sul braccio destro che è largo, ma - visto l’intervento - serve all’equilibrio. Crezzini fischia il rigore, il meno punibile. Due azioni prima del gol del Napoli (dunque non c’entra nulla con l’APP), Di Lorenzo allunga su Akinsanmiro, senza toccare il pallone ma sgambettandolo: Crezzini perde tutto, Mazzoleni decide che non vale la pena l’OFR. Leris cade a terra, il pallone gli finisce sulla mano destra in appoggio, si rialza proprio su quel braccio, viene affrontato da De Bruyne che gli pesta il piede. Episodio che sfugge a tutti, non a Mazzoleni che chiama Crezzini all’OFR: il pestone è netto, ma prima fa vedere al giovane collega il tocco di mano. Unica spiegazione possibile, nel cervellotico processo decisionale, è che quel braccio in appoggio, di solito non punibile, sia stato considerato tale perché porta ad un vantaggio per l’attaccante".
di Napoli Magazine
23/09/2025 - 09:18
Il Corriere dello Sport evidenzia gli errori di arbitraggio del match Napoli-Pisa, assegnando in Moviola un voto di 4.5: "Difficile tratteggiare la prestazione di Crezzini. Partiamo dalla fine: tiro di Canestrelli, a meno di un metro c’è Beukema, il pallone gli batte sulla ginocchio sinistro (quindi il pallone aumenta velocità) e va sul braccio destro che è largo, ma - visto l’intervento - serve all’equilibrio. Crezzini fischia il rigore, il meno punibile. Due azioni prima del gol del Napoli (dunque non c’entra nulla con l’APP), Di Lorenzo allunga su Akinsanmiro, senza toccare il pallone ma sgambettandolo: Crezzini perde tutto, Mazzoleni decide che non vale la pena l’OFR. Leris cade a terra, il pallone gli finisce sulla mano destra in appoggio, si rialza proprio su quel braccio, viene affrontato da De Bruyne che gli pesta il piede. Episodio che sfugge a tutti, non a Mazzoleni che chiama Crezzini all’OFR: il pestone è netto, ma prima fa vedere al giovane collega il tocco di mano. Unica spiegazione possibile, nel cervellotico processo decisionale, è che quel braccio in appoggio, di solito non punibile, sia stato considerato tale perché porta ad un vantaggio per l’attaccante".