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COMUNICATO - Nessun sigillo al Largo Maradona, chiusura per motivi di protesta
14.10.2025 17:17 di Napoli Magazine
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Ecco quanto si legge nella nota diffusa su Instagram dalla famiglia Esposito, in merito alle ultime voci sul Largo Maradona ai Quartieri Spagnoli: "Premessa importante: Largo Maradona non è stato né chiuso né coperto dalla Municipale o da controlli delle autorità. La decisione di sospendere momentaneamente con la chiusura del cancello, e di aver coperto i monumenti, è stata una nostra scelta, dettata da senso di responsabilità e rispetto delle regole. Purtroppo, le istituzioni non ci hanno ancora dato la possibilità di ottenere un permesso che ci consenta di operare regolarmente tutto il giorno, in quello che - grazie al lavoro e alla dedizione di mio padre e della mia famiglia - è diventato il luogo più iconico e visitato di Napoli. Noi siamo i primi a rispettare le leggi e a lavorare in regola: paghiamo le tasse, siamo iscritti a INPS e Camera di Commercio, la merce è tutta fatturata e i nostri dipendenti sono assunti regolarmente. L’unico problema è che abbiamo una licenza itinerante, e quindi non possiamo restare fermi, perché è l’unica licenza che ci è stato possibile ottenere. Proprio per questo, chiediamo ad alta voce alle istituzioni di aiutarci, di trovare una soluzione concreta che ci permetta di continuare a lavorare nel rispetto della legge. E per quello che beneficia un quartiere intero. Perché se chiudiamo noi, non si ferma solo la nostra famiglia, ma si spegne un intero quartiere. E stavolta, Largo Maradona non lo riapriremo più — per scelta nostra".

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COMUNICATO - Nessun sigillo al Largo Maradona, chiusura per motivi di protesta

di Napoli Magazine

14/10/2025 - 17:17

Ecco quanto si legge nella nota diffusa su Instagram dalla famiglia Esposito, in merito alle ultime voci sul Largo Maradona ai Quartieri Spagnoli: "Premessa importante: Largo Maradona non è stato né chiuso né coperto dalla Municipale o da controlli delle autorità. La decisione di sospendere momentaneamente con la chiusura del cancello, e di aver coperto i monumenti, è stata una nostra scelta, dettata da senso di responsabilità e rispetto delle regole. Purtroppo, le istituzioni non ci hanno ancora dato la possibilità di ottenere un permesso che ci consenta di operare regolarmente tutto il giorno, in quello che - grazie al lavoro e alla dedizione di mio padre e della mia famiglia - è diventato il luogo più iconico e visitato di Napoli. Noi siamo i primi a rispettare le leggi e a lavorare in regola: paghiamo le tasse, siamo iscritti a INPS e Camera di Commercio, la merce è tutta fatturata e i nostri dipendenti sono assunti regolarmente. L’unico problema è che abbiamo una licenza itinerante, e quindi non possiamo restare fermi, perché è l’unica licenza che ci è stato possibile ottenere. Proprio per questo, chiediamo ad alta voce alle istituzioni di aiutarci, di trovare una soluzione concreta che ci permetta di continuare a lavorare nel rispetto della legge. E per quello che beneficia un quartiere intero. Perché se chiudiamo noi, non si ferma solo la nostra famiglia, ma si spegne un intero quartiere. E stavolta, Largo Maradona non lo riapriremo più — per scelta nostra".