Antonio Corbo, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Le squadre in genere non hanno la forza di chiudere la partita. Ci sono dei rallentamenti da parte di tutti. Forse cominciano a soffrire la mancanza del pubblico e questo porta a dei cali di tensione. Questo succede a tutti, non solo al Napoli. Ieri Bakayoko mi ha entusiasmato molto. E’ stato un gigante. E’ una quercia però ha un controllo di palla fantastico sul breve. E’ calato nel secondo tempo, ma non solo lui. Poi quando c’è lui, i due mediani possono salire senza scalare le marcature. Maradona? Va capito, interpretato. E' inutile inaugurare tante strade, piazze, stadi a Maradona, se poi non si realizza quel progetto che auspicava Maradona: aprire le porte del calcio a tutti. Ai bambini di periferia, ai bambini costretti a giocare su dei campacci di terreno. Diego è nato povero e il suo pensiero era rivolto agli ultimi. Piuttosto che inaugurare una nuova stazione della Cumana, dedicandola a Diego, si dovrebbe potenziare il sistema sanitario e previdenziale".
di Napoli Magazine
04/12/2024 - 14:41
Antonio Corbo, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Le squadre in genere non hanno la forza di chiudere la partita. Ci sono dei rallentamenti da parte di tutti. Forse cominciano a soffrire la mancanza del pubblico e questo porta a dei cali di tensione. Questo succede a tutti, non solo al Napoli. Ieri Bakayoko mi ha entusiasmato molto. E’ stato un gigante. E’ una quercia però ha un controllo di palla fantastico sul breve. E’ calato nel secondo tempo, ma non solo lui. Poi quando c’è lui, i due mediani possono salire senza scalare le marcature. Maradona? Va capito, interpretato. E' inutile inaugurare tante strade, piazze, stadi a Maradona, se poi non si realizza quel progetto che auspicava Maradona: aprire le porte del calcio a tutti. Ai bambini di periferia, ai bambini costretti a giocare su dei campacci di terreno. Diego è nato povero e il suo pensiero era rivolto agli ultimi. Piuttosto che inaugurare una nuova stazione della Cumana, dedicandola a Diego, si dovrebbe potenziare il sistema sanitario e previdenziale".