A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Antonello Valentini, ex direttore generale FIGC. Di seguito, un estratto dell’intervista.
L’Italia può tornare a fare il mondiale?
“Ho apprezzato le parole di Spalletti che aveva ammesso di averci messo del suo durante l’Europeo. Questa è una ripartenza incoraggiante, c’è un po’ di entusiasmo in più. Le due vittorie vanno bene, soprattutto con la Francia. Abbiamo ritrovato anche un gioco più vicino al modo ‘spallettiano’. Questa è una buona ripartenza ma bisogna avere i piedi per terra. Il cantiere resta aperto. L’allenatore può scegliere solo una percentuale del 33% di giocatori italiani, in Italia. Abbiamo trovato, con Spalletti, Ricci del Torino che sembra un veterano, altri giocatori rinfrancati dopo l’Europeo, ma anche altri come Buongiorno e Bellanova. Inoltre, è incoraggiante anche il percorso della under21: va’ valutato l’inserimento di Baldanzi, della Roma, che ha fatto tripletta. I problemi restano in difesa ed in attacco: fra i maggiori club italiani, è difficile trovare difensori ed attaccanti selezionabili per la nazionale”.
L’ha convinta l’acquisto di Lukaku in luogo di Osimhen?
“Dopo la delusione dell’anno scorso, il Napoli deve ritornare a guardare in alto: non può non essere ai vertici della scena internazionale. L’obiettivo è il ritorno in Champions, anche per l’apporto economico. Sono state fatte delle scelte di mercato per soddisfare le richieste dell’allenatore: Conte ha una dedizione ed uno spirito di squadra che fanno soltanto bene al Napoli. La prima di campionato è andata male, però ora, a partire da Cagliari, va’ portato fieno in cascina. Dopo ci sarà la Juventus, e sarà il primo big match stagionale. Conte ha tutti gli strumenti, e gli uomini, per puntare in alto”.
Ventennio di presidenza De Laurentiis: la sua gestione finanziaria è un modello da seguire. Non è una lotta impari fra chi tiene i conti in ordine e chi fa tanti debiti?
“Andrebbero imposte delle equità: è facile fare debiti e comprare giocatori per fare due squadre. Bisogna tenere in ordine i conti. De Laurentiis in questo è un maestro. Mi auguro che esporti questo modo di fare anche a Bari, che è ritenuta una colonia del Napoli, e questo non va bene”.
di Napoli Magazine
11/09/2024 - 13:30
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Antonello Valentini, ex direttore generale FIGC. Di seguito, un estratto dell’intervista.
L’Italia può tornare a fare il mondiale?
“Ho apprezzato le parole di Spalletti che aveva ammesso di averci messo del suo durante l’Europeo. Questa è una ripartenza incoraggiante, c’è un po’ di entusiasmo in più. Le due vittorie vanno bene, soprattutto con la Francia. Abbiamo ritrovato anche un gioco più vicino al modo ‘spallettiano’. Questa è una buona ripartenza ma bisogna avere i piedi per terra. Il cantiere resta aperto. L’allenatore può scegliere solo una percentuale del 33% di giocatori italiani, in Italia. Abbiamo trovato, con Spalletti, Ricci del Torino che sembra un veterano, altri giocatori rinfrancati dopo l’Europeo, ma anche altri come Buongiorno e Bellanova. Inoltre, è incoraggiante anche il percorso della under21: va’ valutato l’inserimento di Baldanzi, della Roma, che ha fatto tripletta. I problemi restano in difesa ed in attacco: fra i maggiori club italiani, è difficile trovare difensori ed attaccanti selezionabili per la nazionale”.
L’ha convinta l’acquisto di Lukaku in luogo di Osimhen?
“Dopo la delusione dell’anno scorso, il Napoli deve ritornare a guardare in alto: non può non essere ai vertici della scena internazionale. L’obiettivo è il ritorno in Champions, anche per l’apporto economico. Sono state fatte delle scelte di mercato per soddisfare le richieste dell’allenatore: Conte ha una dedizione ed uno spirito di squadra che fanno soltanto bene al Napoli. La prima di campionato è andata male, però ora, a partire da Cagliari, va’ portato fieno in cascina. Dopo ci sarà la Juventus, e sarà il primo big match stagionale. Conte ha tutti gli strumenti, e gli uomini, per puntare in alto”.
Ventennio di presidenza De Laurentiis: la sua gestione finanziaria è un modello da seguire. Non è una lotta impari fra chi tiene i conti in ordine e chi fa tanti debiti?
“Andrebbero imposte delle equità: è facile fare debiti e comprare giocatori per fare due squadre. Bisogna tenere in ordine i conti. De Laurentiis in questo è un maestro. Mi auguro che esporti questo modo di fare anche a Bari, che è ritenuta una colonia del Napoli, e questo non va bene”.