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GAZZETTA - Playoff e playout, no grazie
23.05.2020 11:43 di Napoli Magazine

"Playoff e playout, no grazie", titola l'editoriale a firma di Stefano Barigelli su La Gazzetta dello Sport, che spiega come nei paesi in cui si giocano i playoff le squadre programmano la stagione dall'inizio proprio in funzione di questo torneo. In questo caso verrebbero introdotti in corsa, cambiando il format: "ma l’emergenza non può diventare l’ombrello sotto il quale trova riparo qualsiasi stravolgimento di norme o principi. Tra l’altro correndo il rischio che Sky e Dazn chiedano uno sconto congruo considerato il cambiamento del format. Insomma i club non avrebbero così nemmeno l’unico vantaggio che il playoff di solito genera, quello economico. Un capolavoro di insensatezza. Riprendere il campionato e giocarselo in un’apnea agonistica lunga sette settimane è già di per sé una forzatura. Perché accentua la differenza tecnica tra le squadre che hanno una panchina di qualità più lunga e quelle che non ce l’hanno. Molti club, tutti quelli per esempio che non avevano competizioni europee da affrontare, hanno infatti costruito le loro squadre la scorsa estate pensando di non dover giocare ogni tre giorni, se non per brevissimi periodi", si legge sul quotidiano.

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GAZZETTA - Playoff e playout, no grazie

di Napoli Magazine

23/05/2020 - 11:43

"Playoff e playout, no grazie", titola l'editoriale a firma di Stefano Barigelli su La Gazzetta dello Sport, che spiega come nei paesi in cui si giocano i playoff le squadre programmano la stagione dall'inizio proprio in funzione di questo torneo. In questo caso verrebbero introdotti in corsa, cambiando il format: "ma l’emergenza non può diventare l’ombrello sotto il quale trova riparo qualsiasi stravolgimento di norme o principi. Tra l’altro correndo il rischio che Sky e Dazn chiedano uno sconto congruo considerato il cambiamento del format. Insomma i club non avrebbero così nemmeno l’unico vantaggio che il playoff di solito genera, quello economico. Un capolavoro di insensatezza. Riprendere il campionato e giocarselo in un’apnea agonistica lunga sette settimane è già di per sé una forzatura. Perché accentua la differenza tecnica tra le squadre che hanno una panchina di qualità più lunga e quelle che non ce l’hanno. Molti club, tutti quelli per esempio che non avevano competizioni europee da affrontare, hanno infatti costruito le loro squadre la scorsa estate pensando di non dover giocare ogni tre giorni, se non per brevissimi periodi", si legge sul quotidiano.