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IL DOPPIO EX - Pià: "Bergamo mi ha educato, Napoli mi ha trasmesso passione, vedo in vantaggio gli azzurri nella sfida con l'Atalanta"
21.11.2025 20:36 di Napoli Magazine
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Inacio Pià, ex attaccante di Napoli e Atalanta, ha parlato della sfida tra gli azzurri e la Dea e della sua esperienza nelle due squadre nel corso dell'intervista a TuttoAtalanta.

Bergamo ti ha dato disciplina e Napoli emozioni?
"Bergamo mi ha dato tantissimo a livello educativo e di valori. Per certi versi è una città “chiusa”, ma ho trovato persone meravigliose: mi ha formato umanamente. Napoli, invece, mi ha trasmesso passione".

Quella partenopea è stata l’esperienza più bella della tua carriera?
"Calcisticamente sì. A Napoli si vive per il calcio: per chiunque è speciale. Ti fanno sentire il più forte del mondo, senza differenze tra chi gioca sempre e chi meno: se sei del Napoli, sei uno di loro. È stato il periodo in cui mi sono sentito più giocatore".

Hai sempre detto che giocare a Napoli è diverso, ma c’è qualche similitudine con Bergamo?
"Per attaccamento alla maglia e tifo, Bergamo è simile a Napoli il giorno della partita. In settimana, però, a Bergamo respiri: anche giocando nell’Atalanta puoi passeggiare in centro. A Napoli è impossibile: da un lato è bellissimo — ti senti importante —, dall’altro a volte soffoca".

A Napoli hai vissuto la doppia promozione dalla C alla A.
"Anni bellissimi. Siamo riusciti a qualificarci alla vecchia Coppa Uefa (oggi Europa League)".

Napoli–Atalanta: tu per chi tifi?
"Spero in una bella partita. Non ho il desiderio che vinca l’una o l’altra. A Bergamo sono cresciuto, vivo qui con la mia famiglia, i miei figli sono nati qui e Samuele è cresciuto nel vivaio: affetto massimo per l’Atalanta. A Napoli ho vissuto anni splendidi e ho vinto. Quindi… che sia una gran gara".

Atalanta e Napoli si ritrovano in un momento particolare. L’Atalanta ha esonerato Juric, il Napoli vive una situazione complessa. Questo può destabilizzare gli ambienti?
"A Bergamo quasi nessuno, fin dall’inizio (me compreso), era convinto della scelta Juric. Dopo Gasperini per chiunque sarebbe stato difficile, ma non sembrava la scelta giusta. Ora è arrivato un allenatore nuovo, giovane, con un’idea diversa e che ha già fatto bene: ci sono i presupposti per riprendere il percorso. A Napoli c’è confusione tra allenatore, giocatori e tanti infortuni. Non sarà facile: entrambi devono ripartire. Mi aspetto una gara tesa, ma di livello".

La differenza potrebbe farla il fattore campo?
"Sì: a Napoli l’ambiente è difficile per gli avversari, lo stadio sarà pieno. Bisognerà capire come reggerà la squadra di Conte dopo i giorni di distacco e come reagirà l’Atalanta dopo l’esonero di Juric e l’arrivo di Palladino. Io vedo in vantaggio il Napoli".

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IL DOPPIO EX - Pià: "Bergamo mi ha educato, Napoli mi ha trasmesso passione, vedo in vantaggio gli azzurri nella sfida con l'Atalanta"

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21/11/2025 - 20:36

Inacio Pià, ex attaccante di Napoli e Atalanta, ha parlato della sfida tra gli azzurri e la Dea e della sua esperienza nelle due squadre nel corso dell'intervista a TuttoAtalanta.

Bergamo ti ha dato disciplina e Napoli emozioni?
"Bergamo mi ha dato tantissimo a livello educativo e di valori. Per certi versi è una città “chiusa”, ma ho trovato persone meravigliose: mi ha formato umanamente. Napoli, invece, mi ha trasmesso passione".

Quella partenopea è stata l’esperienza più bella della tua carriera?
"Calcisticamente sì. A Napoli si vive per il calcio: per chiunque è speciale. Ti fanno sentire il più forte del mondo, senza differenze tra chi gioca sempre e chi meno: se sei del Napoli, sei uno di loro. È stato il periodo in cui mi sono sentito più giocatore".

Hai sempre detto che giocare a Napoli è diverso, ma c’è qualche similitudine con Bergamo?
"Per attaccamento alla maglia e tifo, Bergamo è simile a Napoli il giorno della partita. In settimana, però, a Bergamo respiri: anche giocando nell’Atalanta puoi passeggiare in centro. A Napoli è impossibile: da un lato è bellissimo — ti senti importante —, dall’altro a volte soffoca".

A Napoli hai vissuto la doppia promozione dalla C alla A.
"Anni bellissimi. Siamo riusciti a qualificarci alla vecchia Coppa Uefa (oggi Europa League)".

Napoli–Atalanta: tu per chi tifi?
"Spero in una bella partita. Non ho il desiderio che vinca l’una o l’altra. A Bergamo sono cresciuto, vivo qui con la mia famiglia, i miei figli sono nati qui e Samuele è cresciuto nel vivaio: affetto massimo per l’Atalanta. A Napoli ho vissuto anni splendidi e ho vinto. Quindi… che sia una gran gara".

Atalanta e Napoli si ritrovano in un momento particolare. L’Atalanta ha esonerato Juric, il Napoli vive una situazione complessa. Questo può destabilizzare gli ambienti?
"A Bergamo quasi nessuno, fin dall’inizio (me compreso), era convinto della scelta Juric. Dopo Gasperini per chiunque sarebbe stato difficile, ma non sembrava la scelta giusta. Ora è arrivato un allenatore nuovo, giovane, con un’idea diversa e che ha già fatto bene: ci sono i presupposti per riprendere il percorso. A Napoli c’è confusione tra allenatore, giocatori e tanti infortuni. Non sarà facile: entrambi devono ripartire. Mi aspetto una gara tesa, ma di livello".

La differenza potrebbe farla il fattore campo?
"Sì: a Napoli l’ambiente è difficile per gli avversari, lo stadio sarà pieno. Bisognerà capire come reggerà la squadra di Conte dopo i giorni di distacco e come reagirà l’Atalanta dopo l’esonero di Juric e l’arrivo di Palladino. Io vedo in vantaggio il Napoli".