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IL GRAFFIO - Antonio Corbo: "Mezzo Napoli è in vendita, solo Spalletti aspetta i rinforzi"
21.05.2022 15:55 di Napoli Magazine Fonte: Antonio Corbo per "Il Graffio" di Repubblica

Leggere nella mente di De Laurentiis ha l’attraente suggestione di via Toledo e via Chiaia. Le strade di stranieri e croceristi italiani urlano offerte. “Fuori tutto”, “Svendita totale” e “Rinnovo locale” sono le più frequenti, spesso le meno sincere. Il presidente del Napoli lo pensa da sempre, ma dal disastro di Empoli non sa più tacere. Non tratterrà nessuno. Si è pentito di aver rifiutato proposte indecenti su Koulibaly, ora che il neopromosso capitano mostra perplessità sul rinnovo. Si è forse accorto che tra un anno potrebbe vendersi al primo squillo. Dodici milioni lordi, sei netti, gli sembrano pochi per un campionato che lo vedrà impegnato in Qatar per tutto l’autunno con il Senegal, come l’inverno scorso nella Coppa d’Africa.

 

Non è la prima bandiera che ammaina se stessa. Sono calciatori, non poeti. Una vendita di Osimhen a prezzo da amatore neanche dispiace al Napoli. Accade in giorni turbolenti, l’ala arcigna del pubblico stampa manifesti ostili e purtroppo anche sguaiati, alcune cronache sportive fiondano nomi di acquisti trascurando che il club comprerà solo dopo aver venduto, la società non chiarisce lasciando che caos si sommi al caos. Ma è questo il Napoli che faceva sognare lo scudetto? Ha capito perché si è liquefatto in due settimane? Magari è proprio questa assenza di direzione ad averlo mandato fuori pista tra il 10 e il 24 aprile?
Sono forse delusi anche i tifosi che non stampano manifesti, e neanche li leggono. Il Napoli abita nel cuore di milioni di donne e uomini sparsi nel mondo. Vorrebbero sapere come la società attrezza la terza squadra della serie A a lottare per il primo posto, se ha scoperto il guasto della preparazione e i relativi incidenti muscolari, se saprà rendere più costanti o cederà giocatori di valore ma troppo spesso sottotono come Zielinski, Politano, Lozano, Fabian Ruiz. Tra Ospina e Meret chi infila i guanti, ed è stata giusta l’alternanza?

 

Si rivela un contrattempo la conferenza che la società tiene per contratto sui ritiri. Il confronto con i giornalisti è inevitabile. Sono state abilmente eluse le domande sul mercato, De Laurentiis era ermetico come il caveau di una banca, ma sono apparse le contraddizioni. Se il presidente spalanca le porte dell’Ufficio Cessioni, Spalletti si infila per avvertire: “Per un Napoli più forte ci vogliono giocatori più forti”. Logico, ma chi e quando? Spalletti sopravvaluta il terzo posto, sostiene che dopo il risultato finale molti club sono interessati ai giocatori del Napoli. C'è davvero chi li vuole dopo kil crollo nel finale? Non è mai troppo presto per sperare che il Napoli metta ordine nei programmi. Fissi un obiettivo, si organizzi per centrarlo, indovini cessioni giuste nel rapporto risparmio-danno, decida se è Osimhen la chiave del gioco e quali gli acquisti compatibili. Purtroppo nessuno lo sa. Il Napoli dipende dagli altri. Da chi gli compra i giocatori e da chi glieli lascia sul banco. E Spalletti?

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IL GRAFFIO - Antonio Corbo: "Mezzo Napoli è in vendita, solo Spalletti aspetta i rinforzi"

di Napoli Magazine

21/05/2024 - 15:55

Leggere nella mente di De Laurentiis ha l’attraente suggestione di via Toledo e via Chiaia. Le strade di stranieri e croceristi italiani urlano offerte. “Fuori tutto”, “Svendita totale” e “Rinnovo locale” sono le più frequenti, spesso le meno sincere. Il presidente del Napoli lo pensa da sempre, ma dal disastro di Empoli non sa più tacere. Non tratterrà nessuno. Si è pentito di aver rifiutato proposte indecenti su Koulibaly, ora che il neopromosso capitano mostra perplessità sul rinnovo. Si è forse accorto che tra un anno potrebbe vendersi al primo squillo. Dodici milioni lordi, sei netti, gli sembrano pochi per un campionato che lo vedrà impegnato in Qatar per tutto l’autunno con il Senegal, come l’inverno scorso nella Coppa d’Africa.

 

Non è la prima bandiera che ammaina se stessa. Sono calciatori, non poeti. Una vendita di Osimhen a prezzo da amatore neanche dispiace al Napoli. Accade in giorni turbolenti, l’ala arcigna del pubblico stampa manifesti ostili e purtroppo anche sguaiati, alcune cronache sportive fiondano nomi di acquisti trascurando che il club comprerà solo dopo aver venduto, la società non chiarisce lasciando che caos si sommi al caos. Ma è questo il Napoli che faceva sognare lo scudetto? Ha capito perché si è liquefatto in due settimane? Magari è proprio questa assenza di direzione ad averlo mandato fuori pista tra il 10 e il 24 aprile?
Sono forse delusi anche i tifosi che non stampano manifesti, e neanche li leggono. Il Napoli abita nel cuore di milioni di donne e uomini sparsi nel mondo. Vorrebbero sapere come la società attrezza la terza squadra della serie A a lottare per il primo posto, se ha scoperto il guasto della preparazione e i relativi incidenti muscolari, se saprà rendere più costanti o cederà giocatori di valore ma troppo spesso sottotono come Zielinski, Politano, Lozano, Fabian Ruiz. Tra Ospina e Meret chi infila i guanti, ed è stata giusta l’alternanza?

 

Si rivela un contrattempo la conferenza che la società tiene per contratto sui ritiri. Il confronto con i giornalisti è inevitabile. Sono state abilmente eluse le domande sul mercato, De Laurentiis era ermetico come il caveau di una banca, ma sono apparse le contraddizioni. Se il presidente spalanca le porte dell’Ufficio Cessioni, Spalletti si infila per avvertire: “Per un Napoli più forte ci vogliono giocatori più forti”. Logico, ma chi e quando? Spalletti sopravvaluta il terzo posto, sostiene che dopo il risultato finale molti club sono interessati ai giocatori del Napoli. C'è davvero chi li vuole dopo kil crollo nel finale? Non è mai troppo presto per sperare che il Napoli metta ordine nei programmi. Fissi un obiettivo, si organizzi per centrarlo, indovini cessioni giuste nel rapporto risparmio-danno, decida se è Osimhen la chiave del gioco e quali gli acquisti compatibili. Purtroppo nessuno lo sa. Il Napoli dipende dagli altri. Da chi gli compra i giocatori e da chi glieli lascia sul banco. E Spalletti?

Fonte: Antonio Corbo per "Il Graffio" di Repubblica