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IL MATTINO - In caso di lavori al Maradona il Napoli potrebbe giocare a Bari o a Palermo
29.02.2024 08:33 di Napoli Magazine

Come riporta Il Mattino, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, e Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, hanno iniziato a parlare della situazione stadio per Euro 2032. In caso di lavori di ristrutturazione, la società partenopea potrebbe decidere di giocare in un altro stadio: "Il tema è venuto fuori poco prima della partita tra il Napoli e il Barcellona. Manfredi e De Laurentiis hanno parlato del futuro del Maradona in funzione di Euro 2032, c'è bisogno che la struttura di Fuorigrotta venga rifatta a iniziare dalla eliminazione della pista di atletica. Il patron lascia immaginare che il progetto che Manfredi aspetta è in fase di elaborazione ed è nella mente del Presidente. Togliere la pista di atletica e avvicinare gli spalti al terreno di gioco è una condizione posta dalla Uefa ed è una volontà di De Laurentiis che in caso di investimento - che si annuncia notevole - vorrebbe uno stadio moderno e dedicato al calcio. Attraverso una concessione lunga almeno mezzo secolo - atteso che a oggi il Comune non vuole vendere il Maradona - e utilizzando i diritti di superficie. Il Napoli sta cercando una casa per giocare le gare casalinghe perché se si fanno i lavori è difficile - tuttavia non impossibile - restare al Maradona mentre sono in azione gru e operai. Ma nel caso il patron decidesse di lasciare il Maradona nel periodo dei lavori quali sarebbero gli stadi in grado di ospitare il Napoli? Quelli di Bari e di Palermo, gli impianti hanno le licenze Uefa. In linea teorica ci sarebbero Benevento e Avellino ma c'è il problema delle licenze europee oltre che della capienza. Poi Salerno, ma lo stadio sarà presto oggetto di massicci lavori. Liberare la struttura significherebbe terminare i lavori in tempi più stretti. La seconda opzione è quella invece di restare a Fuorigrotta e fare i lavori a step, un pezzo alla volta, in questo modo gli azzurri e i loro tifosi non dovrebbero migrare per giocare e assistere alle partite. Ma i tempi si allungherebbero. In occasione dei mondiali del 1990 questa fu la strategia".

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IL MATTINO - In caso di lavori al Maradona il Napoli potrebbe giocare a Bari o a Palermo

di Napoli Magazine

29/02/2024 - 08:33

Come riporta Il Mattino, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, e Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, hanno iniziato a parlare della situazione stadio per Euro 2032. In caso di lavori di ristrutturazione, la società partenopea potrebbe decidere di giocare in un altro stadio: "Il tema è venuto fuori poco prima della partita tra il Napoli e il Barcellona. Manfredi e De Laurentiis hanno parlato del futuro del Maradona in funzione di Euro 2032, c'è bisogno che la struttura di Fuorigrotta venga rifatta a iniziare dalla eliminazione della pista di atletica. Il patron lascia immaginare che il progetto che Manfredi aspetta è in fase di elaborazione ed è nella mente del Presidente. Togliere la pista di atletica e avvicinare gli spalti al terreno di gioco è una condizione posta dalla Uefa ed è una volontà di De Laurentiis che in caso di investimento - che si annuncia notevole - vorrebbe uno stadio moderno e dedicato al calcio. Attraverso una concessione lunga almeno mezzo secolo - atteso che a oggi il Comune non vuole vendere il Maradona - e utilizzando i diritti di superficie. Il Napoli sta cercando una casa per giocare le gare casalinghe perché se si fanno i lavori è difficile - tuttavia non impossibile - restare al Maradona mentre sono in azione gru e operai. Ma nel caso il patron decidesse di lasciare il Maradona nel periodo dei lavori quali sarebbero gli stadi in grado di ospitare il Napoli? Quelli di Bari e di Palermo, gli impianti hanno le licenze Uefa. In linea teorica ci sarebbero Benevento e Avellino ma c'è il problema delle licenze europee oltre che della capienza. Poi Salerno, ma lo stadio sarà presto oggetto di massicci lavori. Liberare la struttura significherebbe terminare i lavori in tempi più stretti. La seconda opzione è quella invece di restare a Fuorigrotta e fare i lavori a step, un pezzo alla volta, in questo modo gli azzurri e i loro tifosi non dovrebbero migrare per giocare e assistere alle partite. Ma i tempi si allungherebbero. In occasione dei mondiali del 1990 questa fu la strategia".