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IL PARERE - Dellas: "Manolas ha qualità da leader, forma una grande coppia con Koulibaly"
06.06.2020 12:35 di Napoli Magazine

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Traïanos Dellas, allenatore ed ex difensore di Roma e Perugia tra le tante, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanti altri temi, ecco quanto emerso:

 

La ripresa: "Questa è una situazione inedita, mantenendo alta l'attenzione la vita deve riprendere. In Italia oltre al fattore economico il calcio suscita tante emozioni, bisogna guardare avanti".

 

Euro 2004: "Ancora non ci rendiamo conto di cosa siamo stati capaci di compiere: un vero miracolo. Per vincere un torneo così importante bisogna battere le nazionali migliori. Nonostante non avessimo grandi campioni, l'unità di squadra fece la differenza. Dopo la vittoria con la Francia di Zidane abbiamo iniziato a pensare di poter realizzare un qualcosa di inimmaginabile. La nostra Grecia è diventato un esempio per tutte le piccole squadre, che hanno iniziato a pensare di poter fare la differenza e di arrivare al massimo lavorando sodo".

 

Gol alla Repubblica Ceca: "Fu l'unica volta del Silver Goal. Nel primo tempo supplementare con quella regola trovammo la forza di creare tante occasioni ed infine la rete decisiva. Segnai sugli sviluppi di un calcio d'angolo e quello fu il biglietto per la finale. Sono momenti indimenticabili sia per me che per i tifosi anche dopo 16 anni".

 

Manolas: "Lo conosco molto bene, sia come carattere e sia tecnicamente. Sin da giovane ha sempre dimostrato di avere qualità da leader. La sua stagione è stata molto condizionata dal Napoli e quindi è difficile riuscirne a dare una valutazione complessiva. Ha il carattere e la forza per essere il leader di una squadra come il Napoli, l'anno prossimo farà molto meglio vista la tranquillità che adesso regna nella compagine azzurra".

 

La coppia con Koulibaly: "Quando ci sono due ottimi difensori l'allenatore deve trovare il modo per farli convivere. È una grande coppia, sono due centrali di alto livello, che comunque hanno bisogno di tempo per conoscersi. Il cambio allenatore ha influito molto e i giocatori ne hanno risentito di ciò".

 

Vagiannidis: "Ha le prospettive per diventare un buon giocatore, è giovane e se lavora in Italia può crescere molto".

 

Tsimikas: "Ha tutte le caratteristiche per fare bene, è più pronto per giocare in un campionato come quello italiano. È molto rapido e gli piace attaccare e sono i requisiti principali di un buon terzino".

 

Manca qualcosa: "Guardando da lontano vedo che alla Roma manca qualcosa, si percepisce l’assenza di mentalità e di una bandiera. Gli addii di Totti e De Rossi hanno inciso molto. L'allenatore non è determinante al 100%, anche quest'anno manca qualcosa per poter vincere qualche trofeo. Una piazza come Roma ha bisogno di successi".

 

Esperienza giallorossa: "I miei ricordi alla Roma sono bellissimi, ho giocato 3 anni al massimo delle mie possibilità. Sono stato nel periodo successivo alla vittoria dello scudetto, mi è stato dato tanto amore e questo contesto mi ha fatto crescere tanto come giocatore. Mi sono confrontato con grandi campioni e conosciuto tante persone, dopo Euro 2004 ho rifiutato diverse offerte per rimanere a Roma".

 

Futuro: "Sono in Grecia e alleno da diversi anni squadre di Serie A. Non ho paura di uscire dalla mia terra, ho fiducia in me stesso e so quello che devo fare. L'Italia sarebbe un passo in avanti per me e mi piacerebbe fare qualche esperienza nel vostro paese”.

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IL PARERE - Dellas: "Manolas ha qualità da leader, forma una grande coppia con Koulibaly"

di Napoli Magazine

06/06/2024 - 12:35

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Traïanos Dellas, allenatore ed ex difensore di Roma e Perugia tra le tante, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanti altri temi, ecco quanto emerso:

 

La ripresa: "Questa è una situazione inedita, mantenendo alta l'attenzione la vita deve riprendere. In Italia oltre al fattore economico il calcio suscita tante emozioni, bisogna guardare avanti".

 

Euro 2004: "Ancora non ci rendiamo conto di cosa siamo stati capaci di compiere: un vero miracolo. Per vincere un torneo così importante bisogna battere le nazionali migliori. Nonostante non avessimo grandi campioni, l'unità di squadra fece la differenza. Dopo la vittoria con la Francia di Zidane abbiamo iniziato a pensare di poter realizzare un qualcosa di inimmaginabile. La nostra Grecia è diventato un esempio per tutte le piccole squadre, che hanno iniziato a pensare di poter fare la differenza e di arrivare al massimo lavorando sodo".

 

Gol alla Repubblica Ceca: "Fu l'unica volta del Silver Goal. Nel primo tempo supplementare con quella regola trovammo la forza di creare tante occasioni ed infine la rete decisiva. Segnai sugli sviluppi di un calcio d'angolo e quello fu il biglietto per la finale. Sono momenti indimenticabili sia per me che per i tifosi anche dopo 16 anni".

 

Manolas: "Lo conosco molto bene, sia come carattere e sia tecnicamente. Sin da giovane ha sempre dimostrato di avere qualità da leader. La sua stagione è stata molto condizionata dal Napoli e quindi è difficile riuscirne a dare una valutazione complessiva. Ha il carattere e la forza per essere il leader di una squadra come il Napoli, l'anno prossimo farà molto meglio vista la tranquillità che adesso regna nella compagine azzurra".

 

La coppia con Koulibaly: "Quando ci sono due ottimi difensori l'allenatore deve trovare il modo per farli convivere. È una grande coppia, sono due centrali di alto livello, che comunque hanno bisogno di tempo per conoscersi. Il cambio allenatore ha influito molto e i giocatori ne hanno risentito di ciò".

 

Vagiannidis: "Ha le prospettive per diventare un buon giocatore, è giovane e se lavora in Italia può crescere molto".

 

Tsimikas: "Ha tutte le caratteristiche per fare bene, è più pronto per giocare in un campionato come quello italiano. È molto rapido e gli piace attaccare e sono i requisiti principali di un buon terzino".

 

Manca qualcosa: "Guardando da lontano vedo che alla Roma manca qualcosa, si percepisce l’assenza di mentalità e di una bandiera. Gli addii di Totti e De Rossi hanno inciso molto. L'allenatore non è determinante al 100%, anche quest'anno manca qualcosa per poter vincere qualche trofeo. Una piazza come Roma ha bisogno di successi".

 

Esperienza giallorossa: "I miei ricordi alla Roma sono bellissimi, ho giocato 3 anni al massimo delle mie possibilità. Sono stato nel periodo successivo alla vittoria dello scudetto, mi è stato dato tanto amore e questo contesto mi ha fatto crescere tanto come giocatore. Mi sono confrontato con grandi campioni e conosciuto tante persone, dopo Euro 2004 ho rifiutato diverse offerte per rimanere a Roma".

 

Futuro: "Sono in Grecia e alleno da diversi anni squadre di Serie A. Non ho paura di uscire dalla mia terra, ho fiducia in me stesso e so quello che devo fare. L'Italia sarebbe un passo in avanti per me e mi piacerebbe fare qualche esperienza nel vostro paese”.