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IL PENSIERO - Agostinelli: "Con lo Sporting mi aspetto un Napoli arrabbiato, deve fare la sua partita tenendo conto della loro qualità"
30.09.2025 11:28 di Napoli Magazine
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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto - in esclusiva radiofonica in Campania - Andrea Agostinelli, allenatore ex Napoli ed ex calciatore, tra le tante, di Napoli ed Atalanta.

Di seguito, un estratto dell’intervista. Mister, finalmente è arrivata una vittoria convincente ieri della Lazio, che scaccia un po’ la crisi, anche se la risalita in classifica sembra ancora ardua. Ha notato miglioramenti dal punto di vista del gioco e dei valori espressi dalla squadra di Sarri?

“Guarda, se la Lazio avesse perso col Genoa ci sarebbe stata una crisi profonda qui a Roma, onestamente. Soprattutto perché molti si aspettavano difficoltà, considerato l’organico ridotto dovuto alla mancanza di calciomercato. Pensate che mancavano due centrocampisti e Sarri ha dovuto rispolverare Basic dopo un anno e mezzo: a centrocampo erano solo in due. Ha cambiato modulo, ma vedi, questo dimostra ancora una volta quello che ho sempre detto: alla fine, quando ci sono le motivazioni e quando prendi ogni partita come se fosse la finale della Coppa del Mondo, tutto diventa possibile. La Lazio ha fatto la partita perfetta, in un campo che non è sicuramente facile". 

Dall’altro lato c’era un Genoa che sarà il prossimo avversario del Napoli in campionato. Che gara si aspetta? Che insidie può nascondere la squadra di Vieira a quella di Conte?

“Il risultato sta solamente nelle mani del Napoli, l’approccio alla partita deve essere deciso. È chiaro che la sconfitta contro la Lazio non abbia fatto bene al Genoa, che ha bisogno di punti, ma, per valori, il Napoli è essere nettamente superiore". 

Nel Genoa c’è un ragazzo che pare abbia attirato l’attenzione dei partenopei: mi riferisco a Brooke Norton-Cuffy. Lo vede già pronto, magari a gennaio, per il salto in una grande squadra?

“Lo vedo pronto sicuramente per fare l’alternativa a Di Lorenzo, non c’è dubbio. E poi può imparare dai più grandi, quindi perché no? È l’unico tassello che forse a Conte manca e dunque andare a scovare questi giovani ha senso". 

Il Napoli, contro il Milan, ha chiuso in crescendo: si poteva essere più spregiudicati dopo l’espulsione di Estupiñán?

“C’è sempre da dire che davanti avevi una grande squadra, e non sempre si riesce a fare tutto quello che si vorrebbe. Il Napoli ci ha provato, ci ha provato sempre con equilibrio, non è andato allo sbaraglio perché rischiava di subire la terza rete che avrebbe chiuso la partita. Ha creduto di potercela fare fino alla fine, ma sono quelle gare in cui c’è grande equilibrio e l’episodio diventa decisivo. Non ne farei un dramma. Ho sempre detto che questa partita contava molto di più per il Milan, perché un’eventuale sconfitta lo avrebbe allontanato troppo dal Napoli. Per il Napoli, invece, è stata solo una battuta d’arresto, come può capitare in campionato".

Una battuta d’arresto che comporta la necessità di una reazione immediata, già domani sera in Champions contro lo Sporting Lisbona. Che Napoli si aspetta?

“Mi aspetto un Napoli arrabbiato, perché chi vince quasi sempre e poi perde una partita si arrabbia. Lo Sporting Lisbona non è da sottovalutare: hanno palleggiatori, giocatori tecnici che nell’uno contro uno fanno male. È un impegno importante e il Napoli, dopo la parentesi di San Siro, è obbligato a vincere per non compromettere già il passaggio alla fase ad eliminazione diretta, che siano ottavi o sedicesimi. Domani il Napoli deve giocare per un solo risultato". 

Dall’altro lato, però, lo Sporting ha già segnato ben 19 reti in campionato. È una squadra offensivamente molto pericolosa e affronterà un Napoli difensivamente in emergenza. Può essere un tema?

“Sì, può essere un tema. Ripeto: qui non c’è un andata e ritorno, basta vincere anche di un gol. Il Napoli deve fare la sua partita come sa al Maradona, tenendo conto della qualità degli altri. Loro hanno segnato tanti gol, hanno giocatori bravi nell’uno contro uno, una squadra di palleggiatori che con la palla sa fare grandi cose. È un impegno serio, ma permettetemi di dire: credo che lo Sporting debba avere più paura del Napoli, e non viceversa". 

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IL PENSIERO - Agostinelli: "Con lo Sporting mi aspetto un Napoli arrabbiato, deve fare la sua partita tenendo conto della loro qualità"

di Napoli Magazine

30/09/2025 - 11:28

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto - in esclusiva radiofonica in Campania - Andrea Agostinelli, allenatore ex Napoli ed ex calciatore, tra le tante, di Napoli ed Atalanta.

Di seguito, un estratto dell’intervista. Mister, finalmente è arrivata una vittoria convincente ieri della Lazio, che scaccia un po’ la crisi, anche se la risalita in classifica sembra ancora ardua. Ha notato miglioramenti dal punto di vista del gioco e dei valori espressi dalla squadra di Sarri?

“Guarda, se la Lazio avesse perso col Genoa ci sarebbe stata una crisi profonda qui a Roma, onestamente. Soprattutto perché molti si aspettavano difficoltà, considerato l’organico ridotto dovuto alla mancanza di calciomercato. Pensate che mancavano due centrocampisti e Sarri ha dovuto rispolverare Basic dopo un anno e mezzo: a centrocampo erano solo in due. Ha cambiato modulo, ma vedi, questo dimostra ancora una volta quello che ho sempre detto: alla fine, quando ci sono le motivazioni e quando prendi ogni partita come se fosse la finale della Coppa del Mondo, tutto diventa possibile. La Lazio ha fatto la partita perfetta, in un campo che non è sicuramente facile". 

Dall’altro lato c’era un Genoa che sarà il prossimo avversario del Napoli in campionato. Che gara si aspetta? Che insidie può nascondere la squadra di Vieira a quella di Conte?

“Il risultato sta solamente nelle mani del Napoli, l’approccio alla partita deve essere deciso. È chiaro che la sconfitta contro la Lazio non abbia fatto bene al Genoa, che ha bisogno di punti, ma, per valori, il Napoli è essere nettamente superiore". 

Nel Genoa c’è un ragazzo che pare abbia attirato l’attenzione dei partenopei: mi riferisco a Brooke Norton-Cuffy. Lo vede già pronto, magari a gennaio, per il salto in una grande squadra?

“Lo vedo pronto sicuramente per fare l’alternativa a Di Lorenzo, non c’è dubbio. E poi può imparare dai più grandi, quindi perché no? È l’unico tassello che forse a Conte manca e dunque andare a scovare questi giovani ha senso". 

Il Napoli, contro il Milan, ha chiuso in crescendo: si poteva essere più spregiudicati dopo l’espulsione di Estupiñán?

“C’è sempre da dire che davanti avevi una grande squadra, e non sempre si riesce a fare tutto quello che si vorrebbe. Il Napoli ci ha provato, ci ha provato sempre con equilibrio, non è andato allo sbaraglio perché rischiava di subire la terza rete che avrebbe chiuso la partita. Ha creduto di potercela fare fino alla fine, ma sono quelle gare in cui c’è grande equilibrio e l’episodio diventa decisivo. Non ne farei un dramma. Ho sempre detto che questa partita contava molto di più per il Milan, perché un’eventuale sconfitta lo avrebbe allontanato troppo dal Napoli. Per il Napoli, invece, è stata solo una battuta d’arresto, come può capitare in campionato".

Una battuta d’arresto che comporta la necessità di una reazione immediata, già domani sera in Champions contro lo Sporting Lisbona. Che Napoli si aspetta?

“Mi aspetto un Napoli arrabbiato, perché chi vince quasi sempre e poi perde una partita si arrabbia. Lo Sporting Lisbona non è da sottovalutare: hanno palleggiatori, giocatori tecnici che nell’uno contro uno fanno male. È un impegno importante e il Napoli, dopo la parentesi di San Siro, è obbligato a vincere per non compromettere già il passaggio alla fase ad eliminazione diretta, che siano ottavi o sedicesimi. Domani il Napoli deve giocare per un solo risultato". 

Dall’altro lato, però, lo Sporting ha già segnato ben 19 reti in campionato. È una squadra offensivamente molto pericolosa e affronterà un Napoli difensivamente in emergenza. Può essere un tema?

“Sì, può essere un tema. Ripeto: qui non c’è un andata e ritorno, basta vincere anche di un gol. Il Napoli deve fare la sua partita come sa al Maradona, tenendo conto della qualità degli altri. Loro hanno segnato tanti gol, hanno giocatori bravi nell’uno contro uno, una squadra di palleggiatori che con la palla sa fare grandi cose. È un impegno serio, ma permettetemi di dire: credo che lo Sporting debba avere più paura del Napoli, e non viceversa".