Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano Il Mattino. Ecco un estratto dell'intervista:
"Primo Maggio dell'88, la sfida col Milan che non avrebbe mai voluto giocare (e perdere).
"Devo fare uno sforzo di memoria... Se ne sono dette tante, però mai ho pensato che i calciatori giocassero contro l'allenatore. Abbiamo perso uno scudetto contro il Milan e un altro lo abbiamo vinto, mi pare. Faccio un nuovo sforzo di memoria".
Primavera del 90, stavolta il sorpasso fu del Napoli. Con la vittoria a tavolino dopo la moneta che colpì Alemao sul campo dell'Atalanta.
"Uscendo dall'ospedale di Bergamo dissi ai giornalisti che lui era così confuso da non avermi riconosciuto... Se Parigi val bene una messa, certamente uno scudetto valeva una balla. Ma avremmo vinto comunque il campionato, andate a vedere la classifica. Certo, furono settimane complesse. Per fortuna trovai un alleato forte".
Cosa accadde?
"Berlusconi aveva un enorme potere mediatico e fece una campagna sulle reti Fininvest in favore del Milan. Ma a sostenere il Napoli vi fu Biagio Agnes, il grande manager della Rai, avellinese e nostro tifoso. E riuscimmo a regalare un'altra gioia al popolo napoletano. Io devo molto ai napoletani e al Napoli. Prima di diventare presidente nel 1969 ero abbastanza viziato e guidare il club calcistico, un simbolo della città, mi ha educato".
di Napoli Magazine
27/09/2025 - 13:56
Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano Il Mattino. Ecco un estratto dell'intervista:
"Primo Maggio dell'88, la sfida col Milan che non avrebbe mai voluto giocare (e perdere).
"Devo fare uno sforzo di memoria... Se ne sono dette tante, però mai ho pensato che i calciatori giocassero contro l'allenatore. Abbiamo perso uno scudetto contro il Milan e un altro lo abbiamo vinto, mi pare. Faccio un nuovo sforzo di memoria".
Primavera del 90, stavolta il sorpasso fu del Napoli. Con la vittoria a tavolino dopo la moneta che colpì Alemao sul campo dell'Atalanta.
"Uscendo dall'ospedale di Bergamo dissi ai giornalisti che lui era così confuso da non avermi riconosciuto... Se Parigi val bene una messa, certamente uno scudetto valeva una balla. Ma avremmo vinto comunque il campionato, andate a vedere la classifica. Certo, furono settimane complesse. Per fortuna trovai un alleato forte".
Cosa accadde?
"Berlusconi aveva un enorme potere mediatico e fece una campagna sulle reti Fininvest in favore del Milan. Ma a sostenere il Napoli vi fu Biagio Agnes, il grande manager della Rai, avellinese e nostro tifoso. E riuscimmo a regalare un'altra gioia al popolo napoletano. Io devo molto ai napoletani e al Napoli. Prima di diventare presidente nel 1969 ero abbastanza viziato e guidare il club calcistico, un simbolo della città, mi ha educato".