Davide Santon, ex difensore di Inter e Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla sua carriera a Tuttosport: “Le mie ginocchia sono distrutte. Non potevo continuare, avrei rischiato le protesi. Non potevo più garantire un tot di partite, ero sempre a rischio infortunio, avevo paura a spingere, non mi divertivo più. Dopo una stagione così, perdi le motivazioni e il tuo corpo ti dice basta. Rischio protesi? Si, ho le ginocchia distrutte. Probabilmente a 50 anni dovrò metterle comunque. Per il calcio ho dato tutto, ho sacrificato il mio corpo. Mourinho? Lui è stato quello che mi ha lanciato e con cui ho finito. Con le parole è il numero uno, si fa voler bene. Visite mediche non superate con il Napoli? Quando succedono queste cose è sempre dura. Pensi: “Questa è la fine”. Poi ti rimbocchi le maniche e lavori ancora più sodo. Infatti poi sono andato alla Roma, partito come quinto terzino spesso e volentieri ero titolare: il lavoro paga sempre”.
di Napoli Magazine
27/09/2022 - 16:37
Davide Santon, ex difensore di Inter e Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla sua carriera a Tuttosport: “Le mie ginocchia sono distrutte. Non potevo continuare, avrei rischiato le protesi. Non potevo più garantire un tot di partite, ero sempre a rischio infortunio, avevo paura a spingere, non mi divertivo più. Dopo una stagione così, perdi le motivazioni e il tuo corpo ti dice basta. Rischio protesi? Si, ho le ginocchia distrutte. Probabilmente a 50 anni dovrò metterle comunque. Per il calcio ho dato tutto, ho sacrificato il mio corpo. Mourinho? Lui è stato quello che mi ha lanciato e con cui ho finito. Con le parole è il numero uno, si fa voler bene. Visite mediche non superate con il Napoli? Quando succedono queste cose è sempre dura. Pensi: “Questa è la fine”. Poi ti rimbocchi le maniche e lavori ancora più sodo. Infatti poi sono andato alla Roma, partito come quinto terzino spesso e volentieri ero titolare: il lavoro paga sempre”.