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L'EX - Andujar: "Contento per la vittoria del Napoli in Coppa Italia, Meret e Ospina due grandi portieri, Mertens è speciale"
03.07.2020 10:54 di Napoli Magazine

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Mariano Andujar, portiere dell'Estudiantes, ed ex di Napoli e Catania, il quale si è soffermato sulle vicende del calcio italiano, sulle sue esperienze passate e su tanto altro, ecco quanto emerso:

 

La situazione in Sudamerica: "Siamo fermi da 3 mesi, ma purtroppo la preoccupazione maggiore è che siamo prossimi all'inverno. Dobbiamo rimanere a casa e basta, non ci sono altre soluzioni.”

 

Allenamenti in quarantena: "È bruttissimo allenarsi da soli in casa, sarà dura la ripresa e per questo motivo ora si vedono tanti infortuni. Penso che ci sarà bisogno di un ritiro molto lungo".

 

Napoli: "Seguo da sempre il calcio italiano, la Serie A è uno dei campionati più belli. Mi fa piacere per la vittoria in Coppa Italia degli azzurri, in primis per chi sta lì da tempo come Insigne e Mertens, ma soprattutto per tutte le persone che lavorano nella società".

 

Il ballottaggio Meret-Ospina: "Non so se l'alternanza sia una cosa giusta, ma parliamo di due grandi portieri. Ospina è uno dei più forti in tutto il Sudamerica, mentre Meret mi ha impressionato e in Italia potrebbe giocare ad alti livelli per molti anni".

 

Mertens-Milik: "Per me non ci sono paragoni tra i due, Dries è un giocatore speciale, senza nulla togliere a Milik".

 

Il Napoli del passato: "Con Sarri c'è stato il salto di qualità evidente, ma è stato Benitez a porre le basi solide. Koulibaly era fortissimo già da giovane, Mertens giocava in un altro ruolo; sono stato contento di aver fatto parte di quella squadra in forte crescita".

 

Wolfsburg-Napoli: "Il Wolfsburg era una delle favorite a vincere il torneo ed abbiamo realizzato in Germania una partita straordinaria. Purtroppo nella sfida con il Dnipro in casa abbiamo sbagliato troppo e siamo andati in Ucraina con il risultato ancora in bilico".

 

Rapporto con Simeone: "Il “Cholo” mi ha dato tanta fiducia quando tornai dal Palermo. Mi ha fatto giocare qui all'Estudiantes e vincemmo il campionato. Con lui ho imparato ad allenarmi, è sempre sul pezzo e non permette rilassamenti inutili".

 

Un consiglio per Lautaro: "Non penso di essere in grado di dispensare consigli. Fa parte già di un grande club, è uno degli attaccanti argentini più forti. Mi sono confrontato con lui quando era al Racing e si vedeva che aveva un gioco europeo".

 

Ricordi di Catania: "Ho ricordi bellissimi, ho trascorso 5 anni molto belli, nonostante ciò siamo retrocessi. Sto seguendo le vicende attuali del club etneo e mi viene da piangere. Quelli che conoscono la piazza possono capire quanto sia un peccato vedere una realtà così importante essere relegata in Serie C".

 

Trattativa con la Lazio: "Sono stato vicino un paio di anni fa, ma alla fine non è stato un rimpianto. Stessa cosa è successo con il Boca. Se dovesse arrivare qualche offerta dall'Italia non mi tirerei indietro, ho 36 anni ma ho ancora tanta voglia di giocare".

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L'EX - Andujar: "Contento per la vittoria del Napoli in Coppa Italia, Meret e Ospina due grandi portieri, Mertens è speciale"

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03/07/2024 - 10:54

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Mariano Andujar, portiere dell'Estudiantes, ed ex di Napoli e Catania, il quale si è soffermato sulle vicende del calcio italiano, sulle sue esperienze passate e su tanto altro, ecco quanto emerso:

 

La situazione in Sudamerica: "Siamo fermi da 3 mesi, ma purtroppo la preoccupazione maggiore è che siamo prossimi all'inverno. Dobbiamo rimanere a casa e basta, non ci sono altre soluzioni.”

 

Allenamenti in quarantena: "È bruttissimo allenarsi da soli in casa, sarà dura la ripresa e per questo motivo ora si vedono tanti infortuni. Penso che ci sarà bisogno di un ritiro molto lungo".

 

Napoli: "Seguo da sempre il calcio italiano, la Serie A è uno dei campionati più belli. Mi fa piacere per la vittoria in Coppa Italia degli azzurri, in primis per chi sta lì da tempo come Insigne e Mertens, ma soprattutto per tutte le persone che lavorano nella società".

 

Il ballottaggio Meret-Ospina: "Non so se l'alternanza sia una cosa giusta, ma parliamo di due grandi portieri. Ospina è uno dei più forti in tutto il Sudamerica, mentre Meret mi ha impressionato e in Italia potrebbe giocare ad alti livelli per molti anni".

 

Mertens-Milik: "Per me non ci sono paragoni tra i due, Dries è un giocatore speciale, senza nulla togliere a Milik".

 

Il Napoli del passato: "Con Sarri c'è stato il salto di qualità evidente, ma è stato Benitez a porre le basi solide. Koulibaly era fortissimo già da giovane, Mertens giocava in un altro ruolo; sono stato contento di aver fatto parte di quella squadra in forte crescita".

 

Wolfsburg-Napoli: "Il Wolfsburg era una delle favorite a vincere il torneo ed abbiamo realizzato in Germania una partita straordinaria. Purtroppo nella sfida con il Dnipro in casa abbiamo sbagliato troppo e siamo andati in Ucraina con il risultato ancora in bilico".

 

Rapporto con Simeone: "Il “Cholo” mi ha dato tanta fiducia quando tornai dal Palermo. Mi ha fatto giocare qui all'Estudiantes e vincemmo il campionato. Con lui ho imparato ad allenarmi, è sempre sul pezzo e non permette rilassamenti inutili".

 

Un consiglio per Lautaro: "Non penso di essere in grado di dispensare consigli. Fa parte già di un grande club, è uno degli attaccanti argentini più forti. Mi sono confrontato con lui quando era al Racing e si vedeva che aveva un gioco europeo".

 

Ricordi di Catania: "Ho ricordi bellissimi, ho trascorso 5 anni molto belli, nonostante ciò siamo retrocessi. Sto seguendo le vicende attuali del club etneo e mi viene da piangere. Quelli che conoscono la piazza possono capire quanto sia un peccato vedere una realtà così importante essere relegata in Serie C".

 

Trattativa con la Lazio: "Sono stato vicino un paio di anni fa, ma alla fine non è stato un rimpianto. Stessa cosa è successo con il Boca. Se dovesse arrivare qualche offerta dall'Italia non mi tirerei indietro, ho 36 anni ma ho ancora tanta voglia di giocare".