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ON AIR - Anellucci: "Raspadori e Mazzocchi offerti all’Atalanta per abbassare il cartellino di Lookman? Sarebbe interessante"
04.07.2025 12:41 di Napoli Magazine
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente Fifa. Di seguito, un estratto dell’intervista. 
 
Come andrà a finire la vicenda di Osimhen, il tempo gioca in favore dì Osimhen, visto che si parla di un interessamento della Juventus? 
 
“Diciamo che, come si dice in gergo, si sono un po’ ‘incartati’ tutti. È una situazione che abbiamo analizzato tante volte, e alla fine sembrava che fossimo noi a essere i cattivi. Ma come vedi, ogni anno si ripresenta. Nel momento della firma del famoso contratto di Osimhen, c’è stata secondo me una forzatura troppo forte da parte dell’entourage del calciatore. Hanno spinto per un accordo che oggi nessuno può più permettersi: è troppo oneroso. Il rischio ora è l’effetto contrario, ovvero che il giocatore resti ‘prigioniero’ di quel contratto. Ecco perché credo che serva buon senso, quella parola che spesso manca. Il buon senso avrebbe evitato che il Napoli arrivasse allo scontro e avrebbe evitato anche che Osimhen restasse bloccato in questa situazione. Certo, dire che è ‘schiavo’ di un contratto così importante può sembrare forte, ma il concetto è quello. E purtroppo i contratti esistono proprio per creare contenziosi: quello di Osimhen ha una sola via d’uscita, cioè pagarlo e continuare così, ma non mi sembra ci sia reale volontà di rinnovarlo.” 
 
Lei ha rappresentato uno degli attaccanti più forti della storia recente del Napoli, Edinson Cavani. Se oggi fosse l’agente di Osimhen, gli consiglierebbe di accettare un’offerta dall’Arabia Saudita? 
 
“Parliamo di decisioni molto personali, su cui è difficile entrare se non si conoscono tutti i dettagli. Però un’offerta così importante, economicamente, non si può rifiutare. Poi possiamo discutere sul valore sportivo, ma la realtà è semplice: il centravanti che fa gol vede salire il suo prezzo, quello che non segna perde valore. Osimhen oggi ha ancora forza contrattuale perché è legato a un vecchio contratto, ma negli ultimi mesi non ha fatto nulla di mirabolante. Io l’ho sempre detto, anche quando sembrava un fenomeno: tolta l’annata straordinaria del Napoli, che capita ogni tanto, per me è un giocatore normale. Non da cifre stellari. I grandi club lo sanno: non gioca in un top club europeo e ha avuto troppi problemi fisici e comportamentali. Insomma, certe cifre mostruose non le vale, quindi gli consiglierei di accettare.” 
 
Retegui: titolare nella Nazionale italiana, ha ricevuto offerte dall’Arabia Saudita. Secondo lei è una trattativa che andrà a buon fine?  
 
“Non conosco personalmente Retegui, quindi non voglio dare giudizi troppo netti. Però credo che un calciatore che è appena entrato nella fase più importante della sua carriera debba riflettere molto prima di fare una scelta simile. Retegui è uno che vede la porta, e mi ricorda un po’ Mauro Icardi, uno che con tre palloni faceva due gol. Quando l’ho visto nella partita contro il Barcellona, mi ha impressionato per la capacità realizzativa. Per me la gestione della carriera di Icardi è stata folle: è ancora oggi uno dei centravanti più forti che abbia visto. Se fossi in Retegui, non andrei in Arabia. A 25 anni, con quel potenziale, devi restare in Europa.” 
 
Gira voce che Giacomo Raspadori sia stato offerto all’Atalanta come contropartita tecnica per abbassare il prezzo di Ademola Lookman. Le risulta qualcosa? E in ogni caso, le piacerebbe un’operazione del genere? 
 
“Mi risulta sia di Raspadori che di Mazzocchi offerti all’Atalanta per abbassare il cartellino di Lookman, e sicuramente sarebbe interessante. Però il Napoli ha già tanti, tantissimi giocatori in rosa. Quando hai una squadra con numeri così alti come rosa ed anche a livello di ingaggi importanti, rischi di creare problemi nello spogliatoio. Per uno come Conte, la serenità del gruppo viene prima di qualsiasi altra cosa. Quando cominciano ad arrivare i top player con stipendi fuori scala, i giocatori che hanno vinto due scudetti e prendono un terzo dello stipendio cominciano ad avere malumori. In generale i mal di pancia nello spogliatoio sono la cosa peggiore che possa accadere.” 
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di Napoli Magazine

04/07/2025 - 12:41

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente Fifa. Di seguito, un estratto dell’intervista. 
 
Come andrà a finire la vicenda di Osimhen, il tempo gioca in favore dì Osimhen, visto che si parla di un interessamento della Juventus? 
 
“Diciamo che, come si dice in gergo, si sono un po’ ‘incartati’ tutti. È una situazione che abbiamo analizzato tante volte, e alla fine sembrava che fossimo noi a essere i cattivi. Ma come vedi, ogni anno si ripresenta. Nel momento della firma del famoso contratto di Osimhen, c’è stata secondo me una forzatura troppo forte da parte dell’entourage del calciatore. Hanno spinto per un accordo che oggi nessuno può più permettersi: è troppo oneroso. Il rischio ora è l’effetto contrario, ovvero che il giocatore resti ‘prigioniero’ di quel contratto. Ecco perché credo che serva buon senso, quella parola che spesso manca. Il buon senso avrebbe evitato che il Napoli arrivasse allo scontro e avrebbe evitato anche che Osimhen restasse bloccato in questa situazione. Certo, dire che è ‘schiavo’ di un contratto così importante può sembrare forte, ma il concetto è quello. E purtroppo i contratti esistono proprio per creare contenziosi: quello di Osimhen ha una sola via d’uscita, cioè pagarlo e continuare così, ma non mi sembra ci sia reale volontà di rinnovarlo.” 
 
Lei ha rappresentato uno degli attaccanti più forti della storia recente del Napoli, Edinson Cavani. Se oggi fosse l’agente di Osimhen, gli consiglierebbe di accettare un’offerta dall’Arabia Saudita? 
 
“Parliamo di decisioni molto personali, su cui è difficile entrare se non si conoscono tutti i dettagli. Però un’offerta così importante, economicamente, non si può rifiutare. Poi possiamo discutere sul valore sportivo, ma la realtà è semplice: il centravanti che fa gol vede salire il suo prezzo, quello che non segna perde valore. Osimhen oggi ha ancora forza contrattuale perché è legato a un vecchio contratto, ma negli ultimi mesi non ha fatto nulla di mirabolante. Io l’ho sempre detto, anche quando sembrava un fenomeno: tolta l’annata straordinaria del Napoli, che capita ogni tanto, per me è un giocatore normale. Non da cifre stellari. I grandi club lo sanno: non gioca in un top club europeo e ha avuto troppi problemi fisici e comportamentali. Insomma, certe cifre mostruose non le vale, quindi gli consiglierei di accettare.” 
 
Retegui: titolare nella Nazionale italiana, ha ricevuto offerte dall’Arabia Saudita. Secondo lei è una trattativa che andrà a buon fine?  
 
“Non conosco personalmente Retegui, quindi non voglio dare giudizi troppo netti. Però credo che un calciatore che è appena entrato nella fase più importante della sua carriera debba riflettere molto prima di fare una scelta simile. Retegui è uno che vede la porta, e mi ricorda un po’ Mauro Icardi, uno che con tre palloni faceva due gol. Quando l’ho visto nella partita contro il Barcellona, mi ha impressionato per la capacità realizzativa. Per me la gestione della carriera di Icardi è stata folle: è ancora oggi uno dei centravanti più forti che abbia visto. Se fossi in Retegui, non andrei in Arabia. A 25 anni, con quel potenziale, devi restare in Europa.” 
 
Gira voce che Giacomo Raspadori sia stato offerto all’Atalanta come contropartita tecnica per abbassare il prezzo di Ademola Lookman. Le risulta qualcosa? E in ogni caso, le piacerebbe un’operazione del genere? 
 
“Mi risulta sia di Raspadori che di Mazzocchi offerti all’Atalanta per abbassare il cartellino di Lookman, e sicuramente sarebbe interessante. Però il Napoli ha già tanti, tantissimi giocatori in rosa. Quando hai una squadra con numeri così alti come rosa ed anche a livello di ingaggi importanti, rischi di creare problemi nello spogliatoio. Per uno come Conte, la serenità del gruppo viene prima di qualsiasi altra cosa. Quando cominciano ad arrivare i top player con stipendi fuori scala, i giocatori che hanno vinto due scudetti e prendono un terzo dello stipendio cominciano ad avere malumori. In generale i mal di pancia nello spogliatoio sono la cosa peggiore che possa accadere.”