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ON AIR - Nicola Amoruso: "Mi aspetto una grande risposta dal Napoli, i nuovi devono capire in fretta cosa significhi giocare in una piazza pesante e importante, Hojlund e Lukaku insieme? Non sarebbe difficile, sono differenti"
20.11.2025 11:55 di Napoli Magazine
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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nicola Amoruso, presidente del Padel Club Tolcinasco ed ex attaccante, tra le altre, di Napoli ed Atalanta. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Secondo lei è sostenibile un attacco composto da Højlund e Lukaku?

"Sicuramente metterli insieme non sarebbe difficile, hanno caratteristiche tecniche differenti. Penso che possa essere sostenibile un modulo con due punte così pesanti davanti. È un bel banco di prova, sono due attaccanti abituati a lavorare da soli, quindi devono integrarsi, conoscersi. Hanno però caratteristiche importanti, sono forti fisicamente, sanno andare in profondità e possono creare tanti problemi alle difese. Sono curioso anch'io di capire come possano diventare complementari. L'unico dubbio riguarda Lukaku, torna dopo tanti mesi e con quella struttura, ci vorrà un po' prima che torni a brillare".

La situazione legata a Conte è rientrata? Se non arrivassero risposte dal gruppo, potrebbe dimettersi?

"Conte non ha avuto le risposte che si aspettava dai suoi e, qualora continuassero su questa strada, si farebbe da parte. Il messaggio di Conte era chiaro, voleva dare una scossa al cammino del Napoli. Non ha avuto le risposte che si aspettava nei primi mesi. La situazione non è tragica, ma è difficile, sono mancati alcuni automatismi, gli infortuni hanno pesato tanto. Io credo che arriveranno risposte importanti da parte di tutti ma bisogna ricompattare l'ambiente. Se Conte dovesse percepire risposte negative, conoscendolo, potrebbe anche mettersi da parte, è orgoglioso, punta sempre in alto e se arrivasse a pensare di essere lui il problema, potrebbe prendere posizione e lasciare. Allo stesso tempo però sono convinto che le risposte arriveranno e che il Napoli tornerà competitivo. In questo momento servono risposte da parte di tutti: giocatori, staff, ambiente. L'unica via d'uscita sono risultati e prestazioni. È chiaro che ci sono state difficoltà di gruppo e di integrazione, i nuovi devono capire in fretta cosa significhi giocare a Napoli, una piazza pesante e importante. Alcuni risultati hanno incrinato certezze che il Napoli aveva ma ora bisogna ricostruire, ripartire e tornare ad essere la squadra competitiva che conosciamo".

La carenza di gol degli attaccanti in questo avvio di stagione è un caso?

"A meno di casi eccezionali, gli attaccanti sono l'espressione del gioco della squadra. Quest'anno il Napoli non ha creato tantissime occasioni, ha avuto difficoltà nella manovra offensiva, e questo incide sulle prestazioni delle punte. Bisogna tornare a essere il Napoli di qualche mese fa, allora sì che gli attaccanti torneranno a segnare ed essere determinanti. L'infortunio di Lukaku ha pesato molto, ma le qualità ci sono: possono tornare decisivi".

Con 17 infortuni muscolari pur essendo ancora a novembre, a chi vanno attribuite le responsabilità?

"Bisogna riflettere. Con 17 infortuni qualcosa non ha funzionato e qualcosa si può migliorare e bisogna mettersi in discussione e capire le motivazioni. Il Napoli ha uno staff importante, può lavorare per correggere certe dinamiche. Ci sono tante partite e tanta intensità, è vero, ma 17 infortuni sono tanti, evidentemente il sistema va migliorato anche a livello di prevenzione".

L'Atalanta ha cambiato allenatore ed il Napoli è in un momento complicato: chi arriva meglio a questa sfida?

"Il cambio allenatore porta sempre stimoli e reazioni nuove, alcuni giocatori che sotto la guida di Juric erano stati messi da parte ora verranno rimessi dentro. Ci sarà energia positiva però mi aspetto una grande risposta dal Napoli, dopo la pausa e dopo questo periodo un po' disordinato, credo che sia nell'interesse di tutti tornare ai propri livelli. Mi aspetto un grande Napoli. Il pubblico può fare tantissimo. Il Napoli ha bisogno del sostegno del suo incredibile tifo in un momento complicato, la differenza la possono fare loro. Entusiasmo, calore, appartenenza, uniti e compatti si può tornare ai livelli migliori". 

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20/11/2025 - 11:55

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nicola Amoruso, presidente del Padel Club Tolcinasco ed ex attaccante, tra le altre, di Napoli ed Atalanta. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Secondo lei è sostenibile un attacco composto da Højlund e Lukaku?

"Sicuramente metterli insieme non sarebbe difficile, hanno caratteristiche tecniche differenti. Penso che possa essere sostenibile un modulo con due punte così pesanti davanti. È un bel banco di prova, sono due attaccanti abituati a lavorare da soli, quindi devono integrarsi, conoscersi. Hanno però caratteristiche importanti, sono forti fisicamente, sanno andare in profondità e possono creare tanti problemi alle difese. Sono curioso anch'io di capire come possano diventare complementari. L'unico dubbio riguarda Lukaku, torna dopo tanti mesi e con quella struttura, ci vorrà un po' prima che torni a brillare".

La situazione legata a Conte è rientrata? Se non arrivassero risposte dal gruppo, potrebbe dimettersi?

"Conte non ha avuto le risposte che si aspettava dai suoi e, qualora continuassero su questa strada, si farebbe da parte. Il messaggio di Conte era chiaro, voleva dare una scossa al cammino del Napoli. Non ha avuto le risposte che si aspettava nei primi mesi. La situazione non è tragica, ma è difficile, sono mancati alcuni automatismi, gli infortuni hanno pesato tanto. Io credo che arriveranno risposte importanti da parte di tutti ma bisogna ricompattare l'ambiente. Se Conte dovesse percepire risposte negative, conoscendolo, potrebbe anche mettersi da parte, è orgoglioso, punta sempre in alto e se arrivasse a pensare di essere lui il problema, potrebbe prendere posizione e lasciare. Allo stesso tempo però sono convinto che le risposte arriveranno e che il Napoli tornerà competitivo. In questo momento servono risposte da parte di tutti: giocatori, staff, ambiente. L'unica via d'uscita sono risultati e prestazioni. È chiaro che ci sono state difficoltà di gruppo e di integrazione, i nuovi devono capire in fretta cosa significhi giocare a Napoli, una piazza pesante e importante. Alcuni risultati hanno incrinato certezze che il Napoli aveva ma ora bisogna ricostruire, ripartire e tornare ad essere la squadra competitiva che conosciamo".

La carenza di gol degli attaccanti in questo avvio di stagione è un caso?

"A meno di casi eccezionali, gli attaccanti sono l'espressione del gioco della squadra. Quest'anno il Napoli non ha creato tantissime occasioni, ha avuto difficoltà nella manovra offensiva, e questo incide sulle prestazioni delle punte. Bisogna tornare a essere il Napoli di qualche mese fa, allora sì che gli attaccanti torneranno a segnare ed essere determinanti. L'infortunio di Lukaku ha pesato molto, ma le qualità ci sono: possono tornare decisivi".

Con 17 infortuni muscolari pur essendo ancora a novembre, a chi vanno attribuite le responsabilità?

"Bisogna riflettere. Con 17 infortuni qualcosa non ha funzionato e qualcosa si può migliorare e bisogna mettersi in discussione e capire le motivazioni. Il Napoli ha uno staff importante, può lavorare per correggere certe dinamiche. Ci sono tante partite e tanta intensità, è vero, ma 17 infortuni sono tanti, evidentemente il sistema va migliorato anche a livello di prevenzione".

L'Atalanta ha cambiato allenatore ed il Napoli è in un momento complicato: chi arriva meglio a questa sfida?

"Il cambio allenatore porta sempre stimoli e reazioni nuove, alcuni giocatori che sotto la guida di Juric erano stati messi da parte ora verranno rimessi dentro. Ci sarà energia positiva però mi aspetto una grande risposta dal Napoli, dopo la pausa e dopo questo periodo un po' disordinato, credo che sia nell'interesse di tutti tornare ai propri livelli. Mi aspetto un grande Napoli. Il pubblico può fare tantissimo. Il Napoli ha bisogno del sostegno del suo incredibile tifo in un momento complicato, la differenza la possono fare loro. Entusiasmo, calore, appartenenza, uniti e compatti si può tornare ai livelli migliori".