Alberto Savino, ex difensore del Napoli, è intervenuto a Radio Tutto Napoli nel corso di "Napoli Talk": "Il Napoli è una squadra stanca, che sta letteralmente raschiando il fondo del barile dal punto di vista delle energie. Quando arrivi sempre dopo sulla palla, quando perdi sicurezza nei movimenti e nelle scelte, significa che c’è un problema fisico ma anche mentale. Gli infortuni sono solo sfortuna o anche usura? Un po’ entrambe le cose. L’allenatore vede i giocatori ogni giorno e li manda in campo se li ritiene pronti, ma è chiaro che giocare 6-7 partite consecutive aumenta i rischi. Senza vere rotazioni diventa complicato centellinare le forze. Responsabilità difensive sul gol dell'Udinese? Sì, ho visto una difesa statica e poco reattiva. In questo periodo ci sono troppe incomprensioni: è il riflesso di una squadra scarica e insicura. Conte avrebbe dovuto fare più cambi? Le alternative sono poche, ma forse qualcuno andava coinvolto prima. Detto questo, ridurre tutto alle sostituzioni sarebbe sbagliato: il problema è più ampio e riguarda l’atteggiamento generale. Come si esce da questo momento? Con fame e determinazione. Il Napoli quando alza i ritmi può mettere in difficoltà chiunque. Contro il Milan, una partita che si prepara da sola, servirà soprattutto la testa. Il campionato resta apertissimo? Assolutamente sì. Le grandi hanno tutte problemi e il livello medio si è alzato. Il Napoli, nonostante tutto, è ancora lì. E con Conte in panchina ha tutte le carte per ripartire".
di Napoli Magazine
15/12/2025 - 17:38
Alberto Savino, ex difensore del Napoli, è intervenuto a Radio Tutto Napoli nel corso di "Napoli Talk": "Il Napoli è una squadra stanca, che sta letteralmente raschiando il fondo del barile dal punto di vista delle energie. Quando arrivi sempre dopo sulla palla, quando perdi sicurezza nei movimenti e nelle scelte, significa che c’è un problema fisico ma anche mentale. Gli infortuni sono solo sfortuna o anche usura? Un po’ entrambe le cose. L’allenatore vede i giocatori ogni giorno e li manda in campo se li ritiene pronti, ma è chiaro che giocare 6-7 partite consecutive aumenta i rischi. Senza vere rotazioni diventa complicato centellinare le forze. Responsabilità difensive sul gol dell'Udinese? Sì, ho visto una difesa statica e poco reattiva. In questo periodo ci sono troppe incomprensioni: è il riflesso di una squadra scarica e insicura. Conte avrebbe dovuto fare più cambi? Le alternative sono poche, ma forse qualcuno andava coinvolto prima. Detto questo, ridurre tutto alle sostituzioni sarebbe sbagliato: il problema è più ampio e riguarda l’atteggiamento generale. Come si esce da questo momento? Con fame e determinazione. Il Napoli quando alza i ritmi può mettere in difficoltà chiunque. Contro il Milan, una partita che si prepara da sola, servirà soprattutto la testa. Il campionato resta apertissimo? Assolutamente sì. Le grandi hanno tutte problemi e il livello medio si è alzato. Il Napoli, nonostante tutto, è ancora lì. E con Conte in panchina ha tutte le carte per ripartire".