MANCHESTER - Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport, alla vigilia del match di Champions League contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Otto giocatori che corrono ad abbracciare Donnarumma dopo il gol? Una squadra non può essere forte se non ha una body language appropriato. In una partita ce ne sono mille. Il ritorno di De Bruyne? L'effetto che mi farà ve lo dico dopo la partita (ride, ndr.). Sono contento di rivederlo, ma dobbiamo stare attenti, perchè conosciamo la sua qualità decisiva nell'ultimo terzo di campo. Conte? Lui è bravo, lascia la sua impronta in ogni squadra in cui è stato. Emozionato nel sentire la musichetta della Champions? E' un onore, sapendo che 15-20 anni fa questa squadra non giocava mai, mai, mai in Europa, non solo in Champions. In cosa vedo cresciuto Haaland? Nella leadership e nel rapporto con gli altri, ma anche fisicamente. Mi piacerebbe dire che sarebbe sufficiente riaverlo come nell'anno del triplete, ma vedo che vuole crescere ancora. Mazzone ha allenato sia me che Conte? Ho avuto il privilegio di incontrarlo, di imparare e di essere stato sostenuto nei momenti difficili. Carletto, la famiglia Corioni e tutto il Brescia c'erano. Per questo amo ancora la città e le due famiglie, ci sono ancora in contatto".
di Napoli Magazine
17/09/2025 - 15:46
MANCHESTER - Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport, alla vigilia del match di Champions League contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Otto giocatori che corrono ad abbracciare Donnarumma dopo il gol? Una squadra non può essere forte se non ha una body language appropriato. In una partita ce ne sono mille. Il ritorno di De Bruyne? L'effetto che mi farà ve lo dico dopo la partita (ride, ndr.). Sono contento di rivederlo, ma dobbiamo stare attenti, perchè conosciamo la sua qualità decisiva nell'ultimo terzo di campo. Conte? Lui è bravo, lascia la sua impronta in ogni squadra in cui è stato. Emozionato nel sentire la musichetta della Champions? E' un onore, sapendo che 15-20 anni fa questa squadra non giocava mai, mai, mai in Europa, non solo in Champions. In cosa vedo cresciuto Haaland? Nella leadership e nel rapporto con gli altri, ma anche fisicamente. Mi piacerebbe dire che sarebbe sufficiente riaverlo come nell'anno del triplete, ma vedo che vuole crescere ancora. Mazzone ha allenato sia me che Conte? Ho avuto il privilegio di incontrarlo, di imparare e di essere stato sostenuto nei momenti difficili. Carletto, la famiglia Corioni e tutto il Brescia c'erano. Per questo amo ancora la città e le due famiglie, ci sono ancora in contatto".