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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Gattuso vara il progetto per un Napoli vincente, i dettagli"
16.01.2021 19:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Pennellate, le sta tentando tutte Gattuso ‘o Capatosta per conferire alla squadra del cuore una solidità morale e tecnica, ma soprattutto per trasformare lo spogliatoio in un solidissimo gruppo di amici per la pelle. Nobile lo scopo che è quello di trasformare quel Napoli a tratti spaesato e molliccio, come in diverse fasi del match con l’Empoli, in un battaglione d’assalto, assatanato di vittorie e di punti. Nel dettaglio lo scopo dell’ultimo progetto di Ringhio è quello di portare la squadra ad una continuità di prestazione nel corso di ogni singola partita trasformando la comitiva azzurra in un gruppo di amici e compagni per la pelle, ponendosi tra l’altro un celebre motto quale denominatore collettivo: “Tutti per uno, uno per tutti”, sul campo e oltre. Si tratta insomma di aggiornare in parte i connotati di una squadra che storicamente è soggetta a sbalzi inaspettati che compromettono la cadenza di un passo celere e costante, necessario per andare lontano senza più incertezze. Nell’equazione di Gattuso Capatosta c’è il gol, più praticità, precisione, concretezza e spietatezza lì davanti, non si diventa grandi senza cattiveria agonistica in grossa quantità: d’altronde la superba carriera da calciatore di Ringhio è un esempio di come sia necessario tirare fuori gli artigli sul terreno di gioco, dai difensori ai centrocampisti e soprattutto per gli attaccanti in zona gol, stop ai tocchettini e alle indecisioni e via libera alla sostanza senza badare a null’altro. A tal proposito va detto che il record per il numero di tiri verso la rete avversaria conta, ma contano di più la frequenza e la capacità di spedire di palloni in fondo al sacco. Il Napoli di gol ne ha fatto 34 ed è il quarto attacco insieme a quello della Roma e alle spalle di Inter (43 gol fatti), Milan e Atalanta (40) e Juve (35), numeri quelli napoletani che possono migliorare, con una maggiore freddezza lì davanti nelle conclusioni. Più che positivi i numeri della difesa che vanta il minor numero di gol incassati, 16, insieme con il reparto arretrato della Juventus. Fa rabbia però aver incassato delle reti talvolta in maniera balorda. Nell’analisi c’è naturalmente il centrocampo a due: composto nella coppia Demme-Bakayoko ha fatto meglio di tutti gli altri tandem del settore centrale e cioè quello composto con Fabian Ruiz che Gattuso non vuole trascurare probabilmente anche perché – al di là delle qualità dello spagnolo che è una mezzala di altissimo livello – se gioca diventa un crack del calciomercato. Nel complesso il Napoli è e resta lì sopra e non è affatto un caso. Tutto ciò malgrado l’assenza di Osimhen, Mertens e Koulibaly, (adesso disponibile), gli uomini chiave del progetto di Gattuso ‘o Capatosta. Troppi veleni su di lui.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Gattuso vara il progetto per un Napoli vincente, i dettagli"

di Napoli Magazine

16/01/2024 - 19:00

NAPOLI - Pennellate, le sta tentando tutte Gattuso ‘o Capatosta per conferire alla squadra del cuore una solidità morale e tecnica, ma soprattutto per trasformare lo spogliatoio in un solidissimo gruppo di amici per la pelle. Nobile lo scopo che è quello di trasformare quel Napoli a tratti spaesato e molliccio, come in diverse fasi del match con l’Empoli, in un battaglione d’assalto, assatanato di vittorie e di punti. Nel dettaglio lo scopo dell’ultimo progetto di Ringhio è quello di portare la squadra ad una continuità di prestazione nel corso di ogni singola partita trasformando la comitiva azzurra in un gruppo di amici e compagni per la pelle, ponendosi tra l’altro un celebre motto quale denominatore collettivo: “Tutti per uno, uno per tutti”, sul campo e oltre. Si tratta insomma di aggiornare in parte i connotati di una squadra che storicamente è soggetta a sbalzi inaspettati che compromettono la cadenza di un passo celere e costante, necessario per andare lontano senza più incertezze. Nell’equazione di Gattuso Capatosta c’è il gol, più praticità, precisione, concretezza e spietatezza lì davanti, non si diventa grandi senza cattiveria agonistica in grossa quantità: d’altronde la superba carriera da calciatore di Ringhio è un esempio di come sia necessario tirare fuori gli artigli sul terreno di gioco, dai difensori ai centrocampisti e soprattutto per gli attaccanti in zona gol, stop ai tocchettini e alle indecisioni e via libera alla sostanza senza badare a null’altro. A tal proposito va detto che il record per il numero di tiri verso la rete avversaria conta, ma contano di più la frequenza e la capacità di spedire di palloni in fondo al sacco. Il Napoli di gol ne ha fatto 34 ed è il quarto attacco insieme a quello della Roma e alle spalle di Inter (43 gol fatti), Milan e Atalanta (40) e Juve (35), numeri quelli napoletani che possono migliorare, con una maggiore freddezza lì davanti nelle conclusioni. Più che positivi i numeri della difesa che vanta il minor numero di gol incassati, 16, insieme con il reparto arretrato della Juventus. Fa rabbia però aver incassato delle reti talvolta in maniera balorda. Nell’analisi c’è naturalmente il centrocampo a due: composto nella coppia Demme-Bakayoko ha fatto meglio di tutti gli altri tandem del settore centrale e cioè quello composto con Fabian Ruiz che Gattuso non vuole trascurare probabilmente anche perché – al di là delle qualità dello spagnolo che è una mezzala di altissimo livello – se gioca diventa un crack del calciomercato. Nel complesso il Napoli è e resta lì sopra e non è affatto un caso. Tutto ciò malgrado l’assenza di Osimhen, Mertens e Koulibaly, (adesso disponibile), gli uomini chiave del progetto di Gattuso ‘o Capatosta. Troppi veleni su di lui.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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