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MERCATO - Cammaroto svela a “NM”: “Napoli, Norton Cuffy è più di un'idea, occhi su Mainoo, le prospettive di un club che continuerà a dare fastidio”
04.10.2025 09:07 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Dopo la sconfitta (immeritata) a Milano e il successo (fondamentale) in Champions, il Napoli si rituffa nella lotta scudetto e la sfida contro il Genoa diventa già uno snodo per arrivare alla sosta bene e con altro fieno in cascina. I partenopei nella scorsa stagione avevano archiviato le prime 7 partite del campionato con 16 punti sui 21 disponibili. Farne 18 su 21 significherebbe già avere 2 punti in più, con un ritmo totalmente in linea con le ambizioni di bis tricolore. La narrazione, insomma, è un po' diversa da quella di chi racconta o favoleggia (fate voi) che il Milan domenica scorsa abbia già vinto la Serie A con 34 giornate d'anticipo: oltre i "sogni" poi c'è la realtà ed è un'altra storia. E allora, dopo la notte di San Siro con la difesa B del Napoli in campo e i padroni di casa che dopo le due reti hanno piazzato il pullman allegriano davanti alla porta, il mercoledì europeo ha lasciato in eredità diversi segnali che deludono i divanisti infastiditi dal protagonismo d'alta classifica del Napoli di De Laurentiis. Nel furgoncino delle bufale c'è De Bruyne, presunto "pensionato" che non è affatto bollito e non andrà in Arabia a gennaio come si vocifera tra i cantori del fanta-mercato. E c'è il tanto bistrattato Juan Jesus, che non sarà Beckenbauer ma con lo Sporting è stato probabilmente il migliore in campo e ci mette sempre l'anima. E poi Rasmus Hojlund, che può essere la vera chiave dei prossimi mesi, l'apriscatole di questa stagione. Il danese ha fame, non sarà il clone di Haaland ma possiede movenze e freddezza sotto porta che ricordano vagamente un certo "Gonzalo", core ingrato ma bomber famelico di azzurra memoria. Milinkovic-Savic ha dimostrato che il Napoli non ha speso 22 milioni per un turista per caso e quel colpo di reni vale come un goal. Nelle rotazioni finalmente è entrato anche Gutierrez, che deve trovare la condizione e salire di tono ma ha la faccia giusta e può diventare un'addizione preziosa. Ci sarà tempo e spazio per gli altri, aspettando gli infortunati e quelli ancora indietro, come Noa Lang in primis. Ricordiamoci che manca ancora all'appello Romelu Lukaku. Calma e gesso prima di "crocifiggere" questo Napoli, che sin qui non ha avuto il miglior McTominay, reduce - ricordiamolo - da un'estate di acciacchi fisici, ma che presto o tardi ritroverà la qualità indiscutibile dello scozzese.  

A gennaio il Napoli farà un mercato di ritocchi, uno o due al massimo. Norton Cuffy è più di un'idea per il vice Di Lorenzo, primi contatti con il Genoa, che sa di avere un talento per le mani e non lo "regalerà" ma è disposto a trattare e non farà barricate sul proprio esterno. Il Napoli vuole portarsi avanti col discorso, anche per anticipare sirene straniere, in primis dalla Premier League, che farebbero lievitare il prezzo. Un pò come accadde per Dorgu. Parliamo di un ragazzo di 21 anni, che non occuperebbe posti in lista e che ha lo stesso entourage di De Bruyne. Il suo eventuale arrivo libererebbe Mazzocchi, che uscirebbe comunque anche perché a gennaio tornerà arruolabile e nella lista dei 25 Lukaku. A centrocampo il Napoli non ha perso di vista Mainoo, è ancora nei radar ma qui tutto dipenderà dal Manchester United. Manna segue la sua situazione, se lo United lo cede si parlerebbe di un prestito. In Italia non ci sono ad oggi altre piste per il talento inglese.  

Il Napoli a giugno non farà un'altra estate caratterizzata da 9-10 colpi, semmai un'altra tappa per alzare l'asticella, stavolta con poche operazioni mirate, pedine di qualità per l'11 titolare. Ci sarà tempo e modo per questo scenario. Ora è un altro capitolo, c'è tutta una lunga stagione davanti. E - per dirla in gergo "contiano" - il Napoli darà ancora fastidio. Molto fastidio.

Emanuele Cammaroto
 
Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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MERCATO - Cammaroto svela a “NM”: “Napoli, Norton Cuffy è più di un'idea, occhi su Mainoo, le prospettive di un club che continuerà a dare fastidio”

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04/10/2025 - 09:07

NAPOLI - Dopo la sconfitta (immeritata) a Milano e il successo (fondamentale) in Champions, il Napoli si rituffa nella lotta scudetto e la sfida contro il Genoa diventa già uno snodo per arrivare alla sosta bene e con altro fieno in cascina. I partenopei nella scorsa stagione avevano archiviato le prime 7 partite del campionato con 16 punti sui 21 disponibili. Farne 18 su 21 significherebbe già avere 2 punti in più, con un ritmo totalmente in linea con le ambizioni di bis tricolore. La narrazione, insomma, è un po' diversa da quella di chi racconta o favoleggia (fate voi) che il Milan domenica scorsa abbia già vinto la Serie A con 34 giornate d'anticipo: oltre i "sogni" poi c'è la realtà ed è un'altra storia. E allora, dopo la notte di San Siro con la difesa B del Napoli in campo e i padroni di casa che dopo le due reti hanno piazzato il pullman allegriano davanti alla porta, il mercoledì europeo ha lasciato in eredità diversi segnali che deludono i divanisti infastiditi dal protagonismo d'alta classifica del Napoli di De Laurentiis. Nel furgoncino delle bufale c'è De Bruyne, presunto "pensionato" che non è affatto bollito e non andrà in Arabia a gennaio come si vocifera tra i cantori del fanta-mercato. E c'è il tanto bistrattato Juan Jesus, che non sarà Beckenbauer ma con lo Sporting è stato probabilmente il migliore in campo e ci mette sempre l'anima. E poi Rasmus Hojlund, che può essere la vera chiave dei prossimi mesi, l'apriscatole di questa stagione. Il danese ha fame, non sarà il clone di Haaland ma possiede movenze e freddezza sotto porta che ricordano vagamente un certo "Gonzalo", core ingrato ma bomber famelico di azzurra memoria. Milinkovic-Savic ha dimostrato che il Napoli non ha speso 22 milioni per un turista per caso e quel colpo di reni vale come un goal. Nelle rotazioni finalmente è entrato anche Gutierrez, che deve trovare la condizione e salire di tono ma ha la faccia giusta e può diventare un'addizione preziosa. Ci sarà tempo e spazio per gli altri, aspettando gli infortunati e quelli ancora indietro, come Noa Lang in primis. Ricordiamoci che manca ancora all'appello Romelu Lukaku. Calma e gesso prima di "crocifiggere" questo Napoli, che sin qui non ha avuto il miglior McTominay, reduce - ricordiamolo - da un'estate di acciacchi fisici, ma che presto o tardi ritroverà la qualità indiscutibile dello scozzese.  

A gennaio il Napoli farà un mercato di ritocchi, uno o due al massimo. Norton Cuffy è più di un'idea per il vice Di Lorenzo, primi contatti con il Genoa, che sa di avere un talento per le mani e non lo "regalerà" ma è disposto a trattare e non farà barricate sul proprio esterno. Il Napoli vuole portarsi avanti col discorso, anche per anticipare sirene straniere, in primis dalla Premier League, che farebbero lievitare il prezzo. Un pò come accadde per Dorgu. Parliamo di un ragazzo di 21 anni, che non occuperebbe posti in lista e che ha lo stesso entourage di De Bruyne. Il suo eventuale arrivo libererebbe Mazzocchi, che uscirebbe comunque anche perché a gennaio tornerà arruolabile e nella lista dei 25 Lukaku. A centrocampo il Napoli non ha perso di vista Mainoo, è ancora nei radar ma qui tutto dipenderà dal Manchester United. Manna segue la sua situazione, se lo United lo cede si parlerebbe di un prestito. In Italia non ci sono ad oggi altre piste per il talento inglese.  

Il Napoli a giugno non farà un'altra estate caratterizzata da 9-10 colpi, semmai un'altra tappa per alzare l'asticella, stavolta con poche operazioni mirate, pedine di qualità per l'11 titolare. Ci sarà tempo e modo per questo scenario. Ora è un altro capitolo, c'è tutta una lunga stagione davanti. E - per dirla in gergo "contiano" - il Napoli darà ancora fastidio. Molto fastidio.

Emanuele Cammaroto
 
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