In Primo Piano
FUTURO - Ciro Venerato svela a "NM": "ADL-Sarri, il primo passo verso la conferma: 4 milioni con bonus per tre anni, ecco i dettagli per il rinnovo"
05.02.2018 15:21 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ciro Venerato, giornalista Rai, ha espresso a "Napoli Magazine" il suo pensiero: "In attesa che il campionato elargisca nuovi colpi di coda, a Napoli si parla soprattutto di mercato. Quello fatto e quello che si dovrà fare. Procediamo con ordine. Mi sono permesso di affibbiare un non giudicabile alla sessione invernale della compravendita partenopea. Lontano dal 5 che rifilai a De Laurentiis 2 anni prima. Reperì Grassi e Regini, senza ascoltare il suo allenatore e sapete tutti come e’ andata. Stavolta almeno ci ha provato mettendo sul tavolo soldi veri, non presunti. Piu’ di 20 milioni per Verdi, quasi 30 per Politano. Sapete come e’ andata: il primo ha rifiutato, l’altro è stato bloccato dal Sassuolo. Giocatori che rientravano, per caratteristiche, nel DNA tattico dell’allenatore, meno convinto di Deulofeu e Klaassen. Se la società avesse voluto fare una scelta populista avrebbe potuto prendere uno dei 2 (nomi graditi alla piazza visto il loro curriculum). Ma difficilmente avrebbero potuto dire la loro in un contesto tattico ben preciso. Si potrebbe obiettare (a ragion veduta) che nel mondo qualche esterno adatto a Sarri si poteva prendere. Ma non sono arrivati per 2 motivi. Tipi alla Bernard (Shakhtar) chiedevano 4 milioni di stipendio: troppi per un vice Callejon. Il titolare avrebbe guadagnato la meta’ della presunta riserva? Altri profili sarebbero stati una scommessa, non conoscendo le insidie del calcio che conta: Ounas docet. Se non hai i quasi 500 milioni di fatturato della Juve fare mercato e’ difficile. Se poi ci aggiungi le alleanze stipulate negli anni dal club più potente dello stivale, il gioco è fatto. Aggiungo altre 2 spade di Damocle. I diritti di immagine rappresentano da sempre un ostacolo, ma è una scelta aziendale: la scelta di un club che non ha debiti con banche e fornitori e pur tra mille problemi consente al Napoli di sostare da anni nei quartieri alti. L’altra è rappresentata dai beceri luoghi comuni sulla città. Ancora oggi molti calciatori titubano prima di accettare la maglia azzurra. Negarlo è da ipocriti: conosco tante trattative saltate per questo inaccettabile motivo. Se critica deve esserci (ed il sottoscritto lo evidenzio’ ad agosto, non a gennaio) va fatta al mercato estivo. Considerando l’imberbe Ounas e Giaccherini (bocciato senza appelli da Sarri) il vice Callejon doveva essere reperito in estate. Ma il Napoli anche con questa rosa può lottare per il tricolore. Piu’ che pensare a Politano o Verdi sarebbe ben piu’ importante recuperare Ghoulam (fondamentale per il gioco azzurro) e Milik (prima alternativa al tridente). Quindi inutile e dannoso rincorrere polemiche. Il mercato invernale non avrebbe comunque mutuato le gerarchie tecniche. La Juve ha una rosa più competiva e maggior esperienza. Il Napoli (come ho sempre detto) ha il gioco: dura superarlo quando interpreta al meglio i dettami del suo stratega. Chiudiamo proprio con Sarri. Il patron gli ha chiesto un rendez vous nell’immediato. Non so se sarà risolutivo. Ma è il primo passo verso la riconferma. Conosco De Laurentiis: quando non vuole perdere un collaboratore che stima apre i cordoni della borsa. A Mazzarri offrì la luna, poi Walter scelse l’Inter. Parimenti Benitez. Non c’è 2 senza 3? Anche il compagno Maurizio chiederà la libera uscita sfruttando la clausola? Stavolta il finale del film, che non è un cinepanettone, potrebbe riservare uno scenario diverso. Offerte reali non sono ancora arrivate al toscano: solo rumors inglesi e parigini. Far parte di una lista di nomi graditi non significa necessariamente avere la certezza di un futuro contratto. Di conseguenza il presidente tenterà di giocare in anticipo sull’avversario. 4 milioni con bonus per 3 anni potrebbero indurre Sarri a prolungare il suo rapporto con una citta’ che lo adora e un azionista che lo stima. Chi ha lasciato l’Aurelio non ha mai ripetuto i fasti partenopei. Porta bene rinnovare: vero Sarri?”.

ULTIMISSIME IN PRIMO PIANO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
FUTURO - Ciro Venerato svela a "NM": "ADL-Sarri, il primo passo verso la conferma: 4 milioni con bonus per tre anni, ecco i dettagli per il rinnovo"

di Napoli Magazine

05/02/2018 - 15:21

NAPOLI - Ciro Venerato, giornalista Rai, ha espresso a "Napoli Magazine" il suo pensiero: "In attesa che il campionato elargisca nuovi colpi di coda, a Napoli si parla soprattutto di mercato. Quello fatto e quello che si dovrà fare. Procediamo con ordine. Mi sono permesso di affibbiare un non giudicabile alla sessione invernale della compravendita partenopea. Lontano dal 5 che rifilai a De Laurentiis 2 anni prima. Reperì Grassi e Regini, senza ascoltare il suo allenatore e sapete tutti come e’ andata. Stavolta almeno ci ha provato mettendo sul tavolo soldi veri, non presunti. Piu’ di 20 milioni per Verdi, quasi 30 per Politano. Sapete come e’ andata: il primo ha rifiutato, l’altro è stato bloccato dal Sassuolo. Giocatori che rientravano, per caratteristiche, nel DNA tattico dell’allenatore, meno convinto di Deulofeu e Klaassen. Se la società avesse voluto fare una scelta populista avrebbe potuto prendere uno dei 2 (nomi graditi alla piazza visto il loro curriculum). Ma difficilmente avrebbero potuto dire la loro in un contesto tattico ben preciso. Si potrebbe obiettare (a ragion veduta) che nel mondo qualche esterno adatto a Sarri si poteva prendere. Ma non sono arrivati per 2 motivi. Tipi alla Bernard (Shakhtar) chiedevano 4 milioni di stipendio: troppi per un vice Callejon. Il titolare avrebbe guadagnato la meta’ della presunta riserva? Altri profili sarebbero stati una scommessa, non conoscendo le insidie del calcio che conta: Ounas docet. Se non hai i quasi 500 milioni di fatturato della Juve fare mercato e’ difficile. Se poi ci aggiungi le alleanze stipulate negli anni dal club più potente dello stivale, il gioco è fatto. Aggiungo altre 2 spade di Damocle. I diritti di immagine rappresentano da sempre un ostacolo, ma è una scelta aziendale: la scelta di un club che non ha debiti con banche e fornitori e pur tra mille problemi consente al Napoli di sostare da anni nei quartieri alti. L’altra è rappresentata dai beceri luoghi comuni sulla città. Ancora oggi molti calciatori titubano prima di accettare la maglia azzurra. Negarlo è da ipocriti: conosco tante trattative saltate per questo inaccettabile motivo. Se critica deve esserci (ed il sottoscritto lo evidenzio’ ad agosto, non a gennaio) va fatta al mercato estivo. Considerando l’imberbe Ounas e Giaccherini (bocciato senza appelli da Sarri) il vice Callejon doveva essere reperito in estate. Ma il Napoli anche con questa rosa può lottare per il tricolore. Piu’ che pensare a Politano o Verdi sarebbe ben piu’ importante recuperare Ghoulam (fondamentale per il gioco azzurro) e Milik (prima alternativa al tridente). Quindi inutile e dannoso rincorrere polemiche. Il mercato invernale non avrebbe comunque mutuato le gerarchie tecniche. La Juve ha una rosa più competiva e maggior esperienza. Il Napoli (come ho sempre detto) ha il gioco: dura superarlo quando interpreta al meglio i dettami del suo stratega. Chiudiamo proprio con Sarri. Il patron gli ha chiesto un rendez vous nell’immediato. Non so se sarà risolutivo. Ma è il primo passo verso la riconferma. Conosco De Laurentiis: quando non vuole perdere un collaboratore che stima apre i cordoni della borsa. A Mazzarri offrì la luna, poi Walter scelse l’Inter. Parimenti Benitez. Non c’è 2 senza 3? Anche il compagno Maurizio chiederà la libera uscita sfruttando la clausola? Stavolta il finale del film, che non è un cinepanettone, potrebbe riservare uno scenario diverso. Offerte reali non sono ancora arrivate al toscano: solo rumors inglesi e parigini. Far parte di una lista di nomi graditi non significa necessariamente avere la certezza di un futuro contratto. Di conseguenza il presidente tenterà di giocare in anticipo sull’avversario. 4 milioni con bonus per 3 anni potrebbero indurre Sarri a prolungare il suo rapporto con una citta’ che lo adora e un azionista che lo stima. Chi ha lasciato l’Aurelio non ha mai ripetuto i fasti partenopei. Porta bene rinnovare: vero Sarri?”.