Mister Z
MR Z - Napoli, io sto con Rino Gattuso!
10.11.2020 16:12 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ha ragione Rino Gattuso quando si innervosisce a sentire parlare di scudetto. I problemi del Napoli sono ben altri al momento e le pretese dell’ambiente nei confronti di una squadra che ha ancora molta strada da percorrere e molti progressi da fare non aiutano certamente a far fare un salto di qualità all’ambiente. Il campionato quest’anno è sicuramente più aperto di quanto non avvenisse negli anni passati. Non c’è una squadra decisamente superiore alle altre. La Juventus, il Milan, l’Inter e la Roma sono tutte più o meno allo stesso livello. Che poi è lo stesso del Napoli. Agli azzurri, però,manca qualcosa per potersi considerare avanti agli altri. I risultati altalenanti, il comportamento in campo non sempre coerente, rappresenta un handicap che alla fine della stagione, qualora non si arrivasse in tempi rapidi a una inversione di tendenza, potrebbe avere conseguenze deleterie importanti e da non sottovalutare. Il problema della squadra di Gattuso è legato a una poco armonica espressione in campo dei vari reparti. In questo inizio di stagione troppo spesso è accaduto che abbia giocato male la difesa e bene l’attacco o viceversa. Quando il centrocampo ha lasciato a desiderare si sono comportati bene gli altri e quando in quella zona del terreno di gioco le cose sono andate per il verso giusto è mancato qualcosa davanti o nelle retrovie. Insomma il Napoli di Gattuso non è ancora un unicum armonico e compatto e da questa condizione sono derivati alcuni rovesci inaspettati come le sconfitte interne con il Sassuolo in campionato e con l’AZ Alkmaar in Europa League. E poi ci sono altri problemi che vanno risolti. Il 4-2-3-1 va bene in alcuni momenti e contro certi tipi di avversari, ma non funziona in altri contesti. Mertens non ha ancora digerito il nuovo ruolo, quello di punta centrale di sostegno a Osimehn, alle spalle e a ridosso del quale è costretto a giocare. Il belga fino a ora non è stato ancora determinante come ci aveva abituato ad apparire da diverse stagioni. Qualche progresso si è visto a Bologna, soprattutto perché non rimanendo fermo e statico ai limiti dell’area di rigore ha trovato più occasioni per rendersi protagonista. Ma c’è ancora molto da lavorare per raggiungere i livelli che tutti conosciamo. Un segnale positivo viene invece da Bakayoko. Il franco-ivoriano ha preso in mano il centrocampo e riesce ormai da qualche settimana a dettare i tempi di gioco, a rendersi protagonista con la propria forza, la propria fisicità, il proprio impegno. Soprattutto su Bakayoko Gattuso potrà e dovrà puntare per dare al Napoli quella forza e quella quadratura che serviranno per puntare a risultati di prestigio. Che poi si possa lottare sin da questa stagione per conquistare lo scudetto è un discorso troppo prematuro.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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10/11/2024 - 16:12

NAPOLI - Ha ragione Rino Gattuso quando si innervosisce a sentire parlare di scudetto. I problemi del Napoli sono ben altri al momento e le pretese dell’ambiente nei confronti di una squadra che ha ancora molta strada da percorrere e molti progressi da fare non aiutano certamente a far fare un salto di qualità all’ambiente. Il campionato quest’anno è sicuramente più aperto di quanto non avvenisse negli anni passati. Non c’è una squadra decisamente superiore alle altre. La Juventus, il Milan, l’Inter e la Roma sono tutte più o meno allo stesso livello. Che poi è lo stesso del Napoli. Agli azzurri, però,manca qualcosa per potersi considerare avanti agli altri. I risultati altalenanti, il comportamento in campo non sempre coerente, rappresenta un handicap che alla fine della stagione, qualora non si arrivasse in tempi rapidi a una inversione di tendenza, potrebbe avere conseguenze deleterie importanti e da non sottovalutare. Il problema della squadra di Gattuso è legato a una poco armonica espressione in campo dei vari reparti. In questo inizio di stagione troppo spesso è accaduto che abbia giocato male la difesa e bene l’attacco o viceversa. Quando il centrocampo ha lasciato a desiderare si sono comportati bene gli altri e quando in quella zona del terreno di gioco le cose sono andate per il verso giusto è mancato qualcosa davanti o nelle retrovie. Insomma il Napoli di Gattuso non è ancora un unicum armonico e compatto e da questa condizione sono derivati alcuni rovesci inaspettati come le sconfitte interne con il Sassuolo in campionato e con l’AZ Alkmaar in Europa League. E poi ci sono altri problemi che vanno risolti. Il 4-2-3-1 va bene in alcuni momenti e contro certi tipi di avversari, ma non funziona in altri contesti. Mertens non ha ancora digerito il nuovo ruolo, quello di punta centrale di sostegno a Osimehn, alle spalle e a ridosso del quale è costretto a giocare. Il belga fino a ora non è stato ancora determinante come ci aveva abituato ad apparire da diverse stagioni. Qualche progresso si è visto a Bologna, soprattutto perché non rimanendo fermo e statico ai limiti dell’area di rigore ha trovato più occasioni per rendersi protagonista. Ma c’è ancora molto da lavorare per raggiungere i livelli che tutti conosciamo. Un segnale positivo viene invece da Bakayoko. Il franco-ivoriano ha preso in mano il centrocampo e riesce ormai da qualche settimana a dettare i tempi di gioco, a rendersi protagonista con la propria forza, la propria fisicità, il proprio impegno. Soprattutto su Bakayoko Gattuso potrà e dovrà puntare per dare al Napoli quella forza e quella quadratura che serviranno per puntare a risultati di prestigio. Che poi si possa lottare sin da questa stagione per conquistare lo scudetto è un discorso troppo prematuro.

 

 

Mario Zaccaria

 

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