Sergio Marchionne è morto all'età di 66 anni. Uno dei più brillanti dirigenti d'azienda italiani, naturalizzato canadese, a fine giugno era stato ricoverato per un'operazione alla spalla, ma le sue condizioni di salute sono peggiorate negli ultimi giorni fino ad essere considerate irreversibili. Una situazione che nelle ha imposto a FCA e Ferrari di riunire lo scorso fine settimana i CdA per la nomina dei nuovi vertici. Sabato, inoltre, la casa automobilistica torinese aveva fatto sapere in un comunicato che "sono sopraggiunte complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria del Dr. Marchionne, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore". Non solo. Nella nota la Fiat aveva annunciato che è per questi motivi che "il Dr. Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa". Da qui sono poi arrivate le nuove nomine in Fca, con Mike Manley amministratore delegato, e in Ferrari, dove il posto di presidente sarà svolto da John Elkann e quello di ad da Louis Camilleri. Marchionne verrà ricordato per aver segnato un profondo cambiamento nel mondo Fiat, mentre non si compie il suo sogno di riportare il Cavallino a vincere in Formula 1.
Era ricoverato a Zurigo
La sua ultima uscita pubblica risale al 26 giugno, visibilmente debilitato, con la cerimonia di consegna di una Jeep ai Carabinieri di Roma. Evento al quale teneva particolarmente dato che suo padre era nell'Arma. Marchionne aveva già annunciato che si sarebbe dimesso nel 2019, ma l'esigenza di consentirgli un pieno recupero ha portato a un'accelerazione. Poi il ricovero a Zurigo, da dove sono trapelate pochissime informazioni sul suo reale stato. Accanto al manager i figli, Alessio Giacomo e Jonathan Tyler, e la compagna Manuela Battezzato. Era entrato in ospedale in Svizzera per un intervento alla spalla destra e aveva un impegno confermato da lui stesso 5 giorni dopo l'operazione.
La lettera di John Elkann
Il neo presidente della Ferrari John Elkann ha voluto scrivere di proprio pugno una lettera ai dipendenti della FCA sulla situazione clinica di Sergio Marchionne nella giornata di domenica: "Le sue condizioni sono purtroppo peggiorate e non gli permetteranno di rientrare. Per me è stato un vero e proprio mentore, un collega e un amico". Parole che di fatto non lasciavano molte speranze.
di Napoli Magazine
25/07/2018 - 11:46
Sergio Marchionne è morto all'età di 66 anni. Uno dei più brillanti dirigenti d'azienda italiani, naturalizzato canadese, a fine giugno era stato ricoverato per un'operazione alla spalla, ma le sue condizioni di salute sono peggiorate negli ultimi giorni fino ad essere considerate irreversibili. Una situazione che nelle ha imposto a FCA e Ferrari di riunire lo scorso fine settimana i CdA per la nomina dei nuovi vertici. Sabato, inoltre, la casa automobilistica torinese aveva fatto sapere in un comunicato che "sono sopraggiunte complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria del Dr. Marchionne, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore". Non solo. Nella nota la Fiat aveva annunciato che è per questi motivi che "il Dr. Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa". Da qui sono poi arrivate le nuove nomine in Fca, con Mike Manley amministratore delegato, e in Ferrari, dove il posto di presidente sarà svolto da John Elkann e quello di ad da Louis Camilleri. Marchionne verrà ricordato per aver segnato un profondo cambiamento nel mondo Fiat, mentre non si compie il suo sogno di riportare il Cavallino a vincere in Formula 1.
Era ricoverato a Zurigo
La sua ultima uscita pubblica risale al 26 giugno, visibilmente debilitato, con la cerimonia di consegna di una Jeep ai Carabinieri di Roma. Evento al quale teneva particolarmente dato che suo padre era nell'Arma. Marchionne aveva già annunciato che si sarebbe dimesso nel 2019, ma l'esigenza di consentirgli un pieno recupero ha portato a un'accelerazione. Poi il ricovero a Zurigo, da dove sono trapelate pochissime informazioni sul suo reale stato. Accanto al manager i figli, Alessio Giacomo e Jonathan Tyler, e la compagna Manuela Battezzato. Era entrato in ospedale in Svizzera per un intervento alla spalla destra e aveva un impegno confermato da lui stesso 5 giorni dopo l'operazione.
La lettera di John Elkann
Il neo presidente della Ferrari John Elkann ha voluto scrivere di proprio pugno una lettera ai dipendenti della FCA sulla situazione clinica di Sergio Marchionne nella giornata di domenica: "Le sue condizioni sono purtroppo peggiorate e non gli permetteranno di rientrare. Per me è stato un vero e proprio mentore, un collega e un amico". Parole che di fatto non lasciavano molte speranze.