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NM LIVE - Salvatore Esposito a "NM": "Questa Supercoppa è stata la solita storia, il Napoli deve puntare al quarto posto, Osimhen? L'avrei venduto l'estate scorsa"
25.01.2024 23:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - Salvatore Esposito, noto attore, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine". 

 

- C'è molta delusione per il modo in cui il Napoli ha visto sfumare l'obiettivo della Supercoppa in una finale mal diretta dall'arbitro Rapuano. Quali sono le tue impressioni?

 

“Questa Supercoppa è stata la solita storia, una partita condizionata ancora una volta dall’arbitro, dove non ha vinto la squadra che ha giocato meglio, che ha avuto le occasioni migliori, che è la più forte in questo momento, assolutamente l’Inter, ma ha vinto la squadra che è stata più aiutata dall’arbitro, cosa che già era accaduta in campionato, cosa che purtroppo ormai si ripete da molti anni e noi tifosi del calcio, al di là della maglia, ci siamo un po’ stufati”.

 

- Il Napoli è attivo sul mercato di gennaio, dopo Mazzocchi, Junior Traorè e Ngonge, arriva Dendoncker e dovrebbe esserci un altro calciatore in entrata. Pensi che con questi innesti la squadra possa fare bene nella seconda parte del campionato?

 

“Se già guardiamo il Napoli che ha giocato la finale di Supercoppa e lo paragoniamo anche solo lontanamente al Napoli di Spalletti vediamo che mancano 6-7 uomini decisivi, quindi questo mercato di riparazione, anche con l’arrivo di Dendoncker e di un altro difensore sarà quello che mancava al Napoli e che forse doveva essere fatto a giugno con qualche cessione dolorosa, perché sono uno di quelli che dice che Osimhen andava venduto in estate, perché ci siamo tenuti un giocatore scontento, un giocatore che non ha fatto la differenza fino ad ora, anzi, la grande differenza l’ha fatta sui social fino a questo momento”.

 

- Quale può essere l'obiettivo stagionale del Napoli?

 

“L’obiettivo stagionale del Napoli può e deve essere il quarto posto, perché quello ti permette poi di andare l’anno prossimo in Champions League, ti permette di avere un budget a disposizione oltre la cessione di Osimhen e di qualcun altro per poter fare una squadra competitiva e darla nelle mani di un allenatore in grado di allenarla e di guidarla come il Napoli merita di essere condotto”.

 

- La doppia sfida in Champions contro il Barcellona sarà un altro difficile impegno che attende gli azzurri agli ottavi, pensi che il Napoli abbia chance di qualificarsi ai quarti di finale?

 

“La doppia sfida contro il Barcellona sarà secondo me anche quella un po’ condizionata perché poi un po’ nell’era moderna dove le televisioni e i social spingono per le squadre che hanno più tifosi, che hanno più appeal per ricevere più soldi dagli sponsor, sicuramente sarà una partita già un po’ dettata. Per far cambiare qualcosa il Napoli dovrebbe fare, dal mio punto di vista, un’impresa, vediamo”

 

- Cosa pensi dell'arrivo di Mazzarri sulla panchina del Napoli e sulla sua scelta di cambiare modulo date le tante defezioni tra infortunati e calciatori impegnati in Coppa d'Africa come Osimhen ed Anguissa?

 

“L’arrivo di Mazzarri era la scelta più logica in un momento delicato, soprattutto perché ti permette di non impegnarti e con un allenatore che forse non sarebbe stato l’allenatore che avresti voluto a giugno, quindi era una scelta che ci stava e dal mio punto di vista, in una stagione scellerata come questa, ha trovato una quadratura con questo 3-3-3-1 come lo definisce lui, quindi vediamo. Sono convinto che i nuovi innesti, il recupero degli infortunati e i ragazzi che torneranno dalla Coppa d’Africa ci daranno quel quid in più per superare le avversarie che ci troveremo di fronte”.

 

- Sei impegnato nelle riprese della serie tv "Piedone" ispirata a Bud Spencer e ambientata a Napoli, parlaci di questo bel progetto.

 

“Sarà una serie ambientata a Napoli, un sequel diretto di quelli che erano i film di Bud Spencer dove interpretava il Commissario Rizzo e stiamo parlando di 30 anni fa, quindi il mio personaggio sarà un po’ il figlioccio del Commissario Rizzo, sarà l’Ispettore Vincenzo Palmieri che dovrà affrontare alcuni casi che avverranno nella città di Napoli e non solo. Dovrebbe uscire quest’anno su Sky, almeno speriamo. Sarà una serie divertente, commovente, adrenalinica”.

 

- Cosa è per te Napoli? Spesso sui social dedichi un pensiero alla città partenopea, mostrando un forte legame con la tua terra d'origine.

 

“Perché Napoli lo merita, Napoli merita di essere conosciuta, ricordata e omaggiata ogni giorno, perché a differenza di tante altre città ha un’identità, noi napoletani abbiamo un senso di appartenenza enorme verso questa città. Se noi attraverso l’arte, attraverso la cultura facciamo quello che facciamo, lo dobbiamo soprattutto a Napoli e forse tutti noi napoletani dovremmo accorgercene un po’ di più e curarla e amarla ogni giorno sempre di più”.

 

- L'immagine di te inginocchiato sulla pista di pattinaggio a Rockefeller Center mentre fai la proposta di matrimonio alla tua compagna Paola sembra la scena di una commedia romantica dal lieto fine. La sorpresa è perfettamente riuscita: raccontaci quella emozione.

 

“Volevo che quel momento per me e per Paola fosse indimenticabile, fosse iconico. Ho rischiato la vita su quei pattini, non avendoli mai indossati! E’ stata una grande emozione, qualcosa che sicuramente rimarrà nei nostri cuori e nei nostri occhi per tanto tempo. E’ stato indimenticabile”.

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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25/01/2024 - 23:55

NAPOLI - Salvatore Esposito, noto attore, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine". 

 

- C'è molta delusione per il modo in cui il Napoli ha visto sfumare l'obiettivo della Supercoppa in una finale mal diretta dall'arbitro Rapuano. Quali sono le tue impressioni?

 

“Questa Supercoppa è stata la solita storia, una partita condizionata ancora una volta dall’arbitro, dove non ha vinto la squadra che ha giocato meglio, che ha avuto le occasioni migliori, che è la più forte in questo momento, assolutamente l’Inter, ma ha vinto la squadra che è stata più aiutata dall’arbitro, cosa che già era accaduta in campionato, cosa che purtroppo ormai si ripete da molti anni e noi tifosi del calcio, al di là della maglia, ci siamo un po’ stufati”.

 

- Il Napoli è attivo sul mercato di gennaio, dopo Mazzocchi, Junior Traorè e Ngonge, arriva Dendoncker e dovrebbe esserci un altro calciatore in entrata. Pensi che con questi innesti la squadra possa fare bene nella seconda parte del campionato?

 

“Se già guardiamo il Napoli che ha giocato la finale di Supercoppa e lo paragoniamo anche solo lontanamente al Napoli di Spalletti vediamo che mancano 6-7 uomini decisivi, quindi questo mercato di riparazione, anche con l’arrivo di Dendoncker e di un altro difensore sarà quello che mancava al Napoli e che forse doveva essere fatto a giugno con qualche cessione dolorosa, perché sono uno di quelli che dice che Osimhen andava venduto in estate, perché ci siamo tenuti un giocatore scontento, un giocatore che non ha fatto la differenza fino ad ora, anzi, la grande differenza l’ha fatta sui social fino a questo momento”.

 

- Quale può essere l'obiettivo stagionale del Napoli?

 

“L’obiettivo stagionale del Napoli può e deve essere il quarto posto, perché quello ti permette poi di andare l’anno prossimo in Champions League, ti permette di avere un budget a disposizione oltre la cessione di Osimhen e di qualcun altro per poter fare una squadra competitiva e darla nelle mani di un allenatore in grado di allenarla e di guidarla come il Napoli merita di essere condotto”.

 

- La doppia sfida in Champions contro il Barcellona sarà un altro difficile impegno che attende gli azzurri agli ottavi, pensi che il Napoli abbia chance di qualificarsi ai quarti di finale?

 

“La doppia sfida contro il Barcellona sarà secondo me anche quella un po’ condizionata perché poi un po’ nell’era moderna dove le televisioni e i social spingono per le squadre che hanno più tifosi, che hanno più appeal per ricevere più soldi dagli sponsor, sicuramente sarà una partita già un po’ dettata. Per far cambiare qualcosa il Napoli dovrebbe fare, dal mio punto di vista, un’impresa, vediamo”

 

- Cosa pensi dell'arrivo di Mazzarri sulla panchina del Napoli e sulla sua scelta di cambiare modulo date le tante defezioni tra infortunati e calciatori impegnati in Coppa d'Africa come Osimhen ed Anguissa?

 

“L’arrivo di Mazzarri era la scelta più logica in un momento delicato, soprattutto perché ti permette di non impegnarti e con un allenatore che forse non sarebbe stato l’allenatore che avresti voluto a giugno, quindi era una scelta che ci stava e dal mio punto di vista, in una stagione scellerata come questa, ha trovato una quadratura con questo 3-3-3-1 come lo definisce lui, quindi vediamo. Sono convinto che i nuovi innesti, il recupero degli infortunati e i ragazzi che torneranno dalla Coppa d’Africa ci daranno quel quid in più per superare le avversarie che ci troveremo di fronte”.

 

- Sei impegnato nelle riprese della serie tv "Piedone" ispirata a Bud Spencer e ambientata a Napoli, parlaci di questo bel progetto.

 

“Sarà una serie ambientata a Napoli, un sequel diretto di quelli che erano i film di Bud Spencer dove interpretava il Commissario Rizzo e stiamo parlando di 30 anni fa, quindi il mio personaggio sarà un po’ il figlioccio del Commissario Rizzo, sarà l’Ispettore Vincenzo Palmieri che dovrà affrontare alcuni casi che avverranno nella città di Napoli e non solo. Dovrebbe uscire quest’anno su Sky, almeno speriamo. Sarà una serie divertente, commovente, adrenalinica”.

 

- Cosa è per te Napoli? Spesso sui social dedichi un pensiero alla città partenopea, mostrando un forte legame con la tua terra d'origine.

 

“Perché Napoli lo merita, Napoli merita di essere conosciuta, ricordata e omaggiata ogni giorno, perché a differenza di tante altre città ha un’identità, noi napoletani abbiamo un senso di appartenenza enorme verso questa città. Se noi attraverso l’arte, attraverso la cultura facciamo quello che facciamo, lo dobbiamo soprattutto a Napoli e forse tutti noi napoletani dovremmo accorgercene un po’ di più e curarla e amarla ogni giorno sempre di più”.

 

- L'immagine di te inginocchiato sulla pista di pattinaggio a Rockefeller Center mentre fai la proposta di matrimonio alla tua compagna Paola sembra la scena di una commedia romantica dal lieto fine. La sorpresa è perfettamente riuscita: raccontaci quella emozione.

 

“Volevo che quel momento per me e per Paola fosse indimenticabile, fosse iconico. Ho rischiato la vita su quei pattini, non avendoli mai indossati! E’ stata una grande emozione, qualcosa che sicuramente rimarrà nei nostri cuori e nei nostri occhi per tanto tempo. E’ stato indimenticabile”.

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

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