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GAZZETTA - Starace in pensione: "De Laurentiis mi ha detto che potrebbe esserci un altro ruolo per me"
01.07.2025 08:15 di Napoli Magazine

NAPOLI - Tommaso Starace, storico magazziniere del Napoli, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport e ha parlato della sua pensione: "Ho la mia età, ne sono consapevole. De Laurentiis mi ha detto che potrebbe esserci un altro ruolo per me. Ho realizzato i sogni, mi sono divertito un sacco e non ho mai avvertito il peso della fatica, anche se in passato preparare per 20-25 calciatori da solo non era un giochino. Ma era quello che volevo. Mertens? È diventato un famigliare, un figlio. È nata una simpatia immediata che è diventata empatia. E il tempo ha consolidato questo nostro rapporto. Maradona? Il più grande di tutti e di sempre, con un'umanità straordinaria. Ci ha spiegato come si faceva a diventare campioni d'Italia, a conquistare le Coppe. Ma io ho avuto la fortuna di essere così come sono: ho voluto bene a chiunque e sono stato ricambiato. Quattro scudetti da raccontare? Non esistono differenze, non può essercene uno più bello dell'altro, le vittorie ti restano tutte dentro e per ognuno di quei successi ci sono aneddoti e momenti che ti emozionano. La sfilata sul lungomare, un mese fa, è una istantanea indimenticabile per me, per la squadra, per Conte, per De Laurentiis ma per il Mondo direi, perché Napoli è stata apprezzata nella sua bellezza e nella propria eleganza".

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GAZZETTA - Starace in pensione: "De Laurentiis mi ha detto che potrebbe esserci un altro ruolo per me"

di Napoli Magazine

01/07/2025 - 08:15

NAPOLI - Tommaso Starace, storico magazziniere del Napoli, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport e ha parlato della sua pensione: "Ho la mia età, ne sono consapevole. De Laurentiis mi ha detto che potrebbe esserci un altro ruolo per me. Ho realizzato i sogni, mi sono divertito un sacco e non ho mai avvertito il peso della fatica, anche se in passato preparare per 20-25 calciatori da solo non era un giochino. Ma era quello che volevo. Mertens? È diventato un famigliare, un figlio. È nata una simpatia immediata che è diventata empatia. E il tempo ha consolidato questo nostro rapporto. Maradona? Il più grande di tutti e di sempre, con un'umanità straordinaria. Ci ha spiegato come si faceva a diventare campioni d'Italia, a conquistare le Coppe. Ma io ho avuto la fortuna di essere così come sono: ho voluto bene a chiunque e sono stato ricambiato. Quattro scudetti da raccontare? Non esistono differenze, non può essercene uno più bello dell'altro, le vittorie ti restano tutte dentro e per ognuno di quei successi ci sono aneddoti e momenti che ti emozionano. La sfilata sul lungomare, un mese fa, è una istantanea indimenticabile per me, per la squadra, per Conte, per De Laurentiis ma per il Mondo direi, perché Napoli è stata apprezzata nella sua bellezza e nella propria eleganza".