NAPOLI - La conferenza fiume di Aurelio De Laurentiis in occasione della presentazione dei ritiri estivi del Napoli ha indicato come una sorta di bussola la rotta futura, in un'ottica di rifondazione e di ricostruzione. Mentalmente si è già oltre, a dopo le vacanze, quando comincerà la preparazione per una nuova stagione, gettando alle spalle quella attuale, amara e deludente. Con questi presupposti, la sfida in programma il giorno dopo al Franchi contro la Fiorentina, si è svolta secondo il ruolino di marcia degli azzurri, senza grosse aspettative e senza alcun entusiasmo, senza alcuna forte convinzione di poter quantomeno centrare l'obiettivo di un piazzamento europeo in Conference League. Questo scrollare di dosso alla squadra praticamente ogni tipo di pressione, alleggerendole la mente e lo spirito, ha avuto l'effetto di vedere in campo nella prima mezz'ora di gioco un Napoli ordinato, che ha approcciato bene alla partita ed ha sfruttato subito l'occasione di passare in vantaggio con un gol segnato da Rrahmani. Tuttavia, alla prima difficoltà sono riaffiorati problemi e fragilità di una squadra che ha perso le sue sicurezze e così, in due minuti gli azzurri hanno incassato due gol finendo il primo tempo in svantaggio. Emblematica l'espressione del Cholito Simeone mentre fa l'eloquente gesto della necessità di ragionare e di rimanere concentrati e lucidi. Nella ripresa, la squadra di Calzona ha avuto una reazione importante, ha provato a curare maggiormente la fase difensiva ed ha pareggiato trovando uno splendido gol segnato su punizione da Kvaratskhelia, attaccante dalle potenziali enormi qualità il cui basso rendimento in questa stagione è stato il riflesso di quello collettivo. Proprio da Kvara il Napoli dovrebbe ripartire nella stagione che verrà, ricostruendo ma confermando anche un elemento di talento che può ancora crescere e dare tanto se il contesto di squadra è quello giusto. Il pareggio del Napoli contro la Fiorentina allontana ancor di più la squadra di Calzona dallo scenario europeo, ma dopo 14 anni di file in Europa, ADL in conferenza ha sottolineato come non sarebbe una tragedia restarne fuori per una stagione. Il patron azzurro ha anche detto che oltre ad un nuovo allenatore e ad un nuovo d.s. ci saranno molte nuove figure societarie, dunque in un assetto organizzativo pensato per il rilancio di un Napoli che ADL vuole torni ad essere fortissimo. Prima di voltare definitivamente pagina, però resta da giocare l'ultima sfida casalinga contro il Lecce in questa misera annata, partita da onorare col massimo impegno, soprattutto nel rispetto dei tifosi azzurri ai quali sarebbe bello regalare la gioia di una vittoria che manca ormai da troppe settimane.

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

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