Nel cortile del museo la campionessa azzurra Stefania Belmondo ha affiancato Gaidatzis e insieme hanno continuato la staffetta della fiaccola olimpica. L'ex fondista cuneese, è una delle atlete italiane più titolate nella storia dei Giochi, con dieci medaglie olimpiche conquistate in carriera, tra cui spiccano i due ori vinti, a dieci anni esatti di distanza l'uno dall'altro, ad Albertville 1992 e a Salt Lake City 2002. Nel 2006 è stata l'ultima tedofora ad accendere il braciere nello Stadio olimpico di Torino. Belmondo raggiungerà, assieme a Gaidatzis, la stele di marmo che indica il punto dove fu tumulato in un'urna di bronzo il cuore del barone parigino de Coubertin, fondatore dei Giochi olimpici moderni.
di Napoli Magazine
26/11/2025 - 11:59
Nel cortile del museo la campionessa azzurra Stefania Belmondo ha affiancato Gaidatzis e insieme hanno continuato la staffetta della fiaccola olimpica. L'ex fondista cuneese, è una delle atlete italiane più titolate nella storia dei Giochi, con dieci medaglie olimpiche conquistate in carriera, tra cui spiccano i due ori vinti, a dieci anni esatti di distanza l'uno dall'altro, ad Albertville 1992 e a Salt Lake City 2002. Nel 2006 è stata l'ultima tedofora ad accendere il braciere nello Stadio olimpico di Torino. Belmondo raggiungerà, assieme a Gaidatzis, la stele di marmo che indica il punto dove fu tumulato in un'urna di bronzo il cuore del barone parigino de Coubertin, fondatore dei Giochi olimpici moderni.