NAPOLI - Allan e Mario Rui. Un bel po’ di tiri in porta. Un gol del pareggio avversario. E poi una maglia baciata, una stagione finita, un secondo posto con qualificazione Champions incorporata. Una pioggia battente. Una Spal che a momenti ci credeva ma che esce da casa sua sconfitta 1-2 dal Napoli. Insomma, i dadi sono stati tutti tratti e a Ferrara non c’è mordente se quello buono a portare a casa il risultato. Insomma, il campionato è andato: Inter e Bologna non toglieranno né metteranno salsa al sugo ma saranno l’occasione per ricucire gli orli scuciti con i tifosi. Manca poco alla chiusura dei giochi per riaprirli subito: non c’è tempo per fermarsi, non c’è tempo per arrendersi, non c’è tempo se il tempo della prossima stagione lo si vuole impiegare tutto per non arrivare solo vicino alla vittoria ma per conquistarla. Ci sarà da capitanare la squadra e fare spogliatoio, ci sarà da riportare i tifosi allo stadio, sempre, coi seggiolini nuovi e blu. Ci sarà da ricompattare un gruppo togliendo e mettendo elementi e il risultato dipenderà tutto da questo: da chi resterà e da chi farà le valigie, da chi sposerà la causa e amerà, baciandola, la maglia, da chi deciderà di lottare non solo contro la palla che gira ma contro un sistema che allo stesso modo ha le sue dinamiche, talvolta distorte. E poi chi arriverà? Chi sarà il nuovo numero di maglia da applaudire e accogliere alla maniera napoletana, di squadra e città. Insomma, il futuro è già presente. Napoli è pronta. Si spera che lo sia anche il Napoli che verrà.
di Napoli Magazine
13/05/2024 - 17:36
NAPOLI - Allan e Mario Rui. Un bel po’ di tiri in porta. Un gol del pareggio avversario. E poi una maglia baciata, una stagione finita, un secondo posto con qualificazione Champions incorporata. Una pioggia battente. Una Spal che a momenti ci credeva ma che esce da casa sua sconfitta 1-2 dal Napoli. Insomma, i dadi sono stati tutti tratti e a Ferrara non c’è mordente se quello buono a portare a casa il risultato. Insomma, il campionato è andato: Inter e Bologna non toglieranno né metteranno salsa al sugo ma saranno l’occasione per ricucire gli orli scuciti con i tifosi. Manca poco alla chiusura dei giochi per riaprirli subito: non c’è tempo per fermarsi, non c’è tempo per arrendersi, non c’è tempo se il tempo della prossima stagione lo si vuole impiegare tutto per non arrivare solo vicino alla vittoria ma per conquistarla. Ci sarà da capitanare la squadra e fare spogliatoio, ci sarà da riportare i tifosi allo stadio, sempre, coi seggiolini nuovi e blu. Ci sarà da ricompattare un gruppo togliendo e mettendo elementi e il risultato dipenderà tutto da questo: da chi resterà e da chi farà le valigie, da chi sposerà la causa e amerà, baciandola, la maglia, da chi deciderà di lottare non solo contro la palla che gira ma contro un sistema che allo stesso modo ha le sue dinamiche, talvolta distorte. E poi chi arriverà? Chi sarà il nuovo numero di maglia da applaudire e accogliere alla maniera napoletana, di squadra e città. Insomma, il futuro è già presente. Napoli è pronta. Si spera che lo sia anche il Napoli che verrà.