L'APPUNTO
L'APPUNTO - N. Marciano su "NM": "Napoli, ultimi 90' per un sogno!"
17.05.2021 17:25 di Napoli Magazine

NAPOLI - Una cosa è vincere. Un’altra cosa, tutt’altra cosa a dirla tutta, è vincere N O N O S T A N T E. Eh sì, perché il Napoli a Firenze, vince, eccome se vince, con gol di Lorenzo dopo aver sbagliato dal dischetto ma averla comunque messa dentro e autogol viola che grazie veramente. E quindi, ecco in tasca lo 0-2 a reti inviolate, ma vince nonostante l’anti calcio. Perché di questo si tratta, inutile girarci attorno, che a girare sono solo i pensieri ecco, dei tifosi azzurri (ma anche di chi semplicemente e onestamente ama il calcio) attorno al senso di un campionato a dir poco scandaloso dove di regole, giuoco, onestà, sportività, c’è ben poco, se non nulla. Perché se nel calcio serio non c’è posto per un biscotto, figuriamoci per un pasticcio. E di quello s’è trattato. Ecco, ecco come il Napoli è sceso su quel campo all’ora del brunch, sapendo di un pasticcio consumato ore prima. Va pur detto che stavolta non s’è perso nulla, e cambiare albergo (meglio pure dormire) è stato scaramanticamente da più parti suggerito. Ma il Napoli ha vinto, contro una squadra che, giustamente, pur non avendo più nulla da chiedere a questo strambo campionato con un campione già decretato che accanto al nero indossa il blu e non è torinese ma milanese, se la gioca, giustamente ribadiamo, come se il domani non ci fosse. Segnando per giunta. Nella porta sbagliata ma segnando, va detto. Ma, nonostante questo, se da un lato giocare connota una partita in un certo modo, anche vincere così connota una vittoria in un certo modo ed è esattamente il modo che serviva al Napoli. Chiariamo: ne manca ancora una, l’ultima, e i conti, anche causa pasticcio e pareggi, non sono affatto chiusi. I posti in totale sono quattro, quelli già assegnati a pieno titolo, uno solo, quelli assegnati con la matematica, un altro; le squadre a contendersi una qualificazione (e uno dei due posti rimasti) sono tre: di nuovo i conti, quelli che dovranno aspettare l’ultima partita per essere tirati. Nulla è ancora detto, pasticci e pareggi inclusi. Il Napoli contro la Fiorentina dimostra il carattere, la grinta, la voglia e la determinazione giusta affinché la matematica sia dalla sua parte, nonostante i troppi nonostante. Sarà allo stadio Maradona che il Napoli contro il Verona davvero potrà giocarsi la sua chance di avere uno di quei due posti. Non ci saranno “nonostante” - o biscotti- che tengano, perché il Napoli sarà davvero artefice del suo destino, pasticci permettendo. E Napoli è con il Napoli, artefice la città del suo destino come lo è la sua squadra. E così speriamo sarà.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'APPUNTO - N. Marciano su "NM": "Napoli, ultimi 90' per un sogno!"

di Napoli Magazine

17/05/2024 - 17:25

NAPOLI - Una cosa è vincere. Un’altra cosa, tutt’altra cosa a dirla tutta, è vincere N O N O S T A N T E. Eh sì, perché il Napoli a Firenze, vince, eccome se vince, con gol di Lorenzo dopo aver sbagliato dal dischetto ma averla comunque messa dentro e autogol viola che grazie veramente. E quindi, ecco in tasca lo 0-2 a reti inviolate, ma vince nonostante l’anti calcio. Perché di questo si tratta, inutile girarci attorno, che a girare sono solo i pensieri ecco, dei tifosi azzurri (ma anche di chi semplicemente e onestamente ama il calcio) attorno al senso di un campionato a dir poco scandaloso dove di regole, giuoco, onestà, sportività, c’è ben poco, se non nulla. Perché se nel calcio serio non c’è posto per un biscotto, figuriamoci per un pasticcio. E di quello s’è trattato. Ecco, ecco come il Napoli è sceso su quel campo all’ora del brunch, sapendo di un pasticcio consumato ore prima. Va pur detto che stavolta non s’è perso nulla, e cambiare albergo (meglio pure dormire) è stato scaramanticamente da più parti suggerito. Ma il Napoli ha vinto, contro una squadra che, giustamente, pur non avendo più nulla da chiedere a questo strambo campionato con un campione già decretato che accanto al nero indossa il blu e non è torinese ma milanese, se la gioca, giustamente ribadiamo, come se il domani non ci fosse. Segnando per giunta. Nella porta sbagliata ma segnando, va detto. Ma, nonostante questo, se da un lato giocare connota una partita in un certo modo, anche vincere così connota una vittoria in un certo modo ed è esattamente il modo che serviva al Napoli. Chiariamo: ne manca ancora una, l’ultima, e i conti, anche causa pasticcio e pareggi, non sono affatto chiusi. I posti in totale sono quattro, quelli già assegnati a pieno titolo, uno solo, quelli assegnati con la matematica, un altro; le squadre a contendersi una qualificazione (e uno dei due posti rimasti) sono tre: di nuovo i conti, quelli che dovranno aspettare l’ultima partita per essere tirati. Nulla è ancora detto, pasticci e pareggi inclusi. Il Napoli contro la Fiorentina dimostra il carattere, la grinta, la voglia e la determinazione giusta affinché la matematica sia dalla sua parte, nonostante i troppi nonostante. Sarà allo stadio Maradona che il Napoli contro il Verona davvero potrà giocarsi la sua chance di avere uno di quei due posti. Non ci saranno “nonostante” - o biscotti- che tengano, perché il Napoli sarà davvero artefice del suo destino, pasticci permettendo. E Napoli è con il Napoli, artefice la città del suo destino come lo è la sua squadra. E così speriamo sarà.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
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