Basket
A TREVISO - Divertimento e inclusività illuminano la scena per lo Special Olympics International Unified Basketball Tournament 2025
08.06.2025 20:43 di Napoli Magazine

Divertimento, entusiasmo e tante emozioni hanno colorato la seconda e ultima giornata di sport e inclusione nella splendida cornice della città di Treviso alla Ghirada - città dello sport, in occasione della Special Olympics International Unified Basketball Tournament 2025. La giornata ha visto protagonisti atleti con e senza disabilità intellettive provenienti da diverse parti del mondo, uniti dalla passione per il basket e dal desiderio di condividere valori di rispetto, amicizia e divertimento.

Tanti appassionati fra atleti, familiari, volontari, allenatori hanno reso unico un weekend all’insegna della promozione dell’inclusione sociale, del confronto e della crescita attraverso lo sport.

Fra le tante realtà che hanno preso parte all’evento, una storia straordinaria che merita di essere raccontata è quella dell'Umana Reyer Venezia, che ha portato alto il nome di Special Olympics in questi giorni a Treviso e non solo.

Da ormai più di un anno, attraverso l'affiliazione col Team Italia, la squadra veneta ha ufficializzato la propria squadra di basket unificato, con regolari atleti tesserati, diventando l'unica realtà professionistica di basket in Italia ad avere il proprio Team Unificato Special Olympics.

Il Team è composto da atleti e partner, con percorsi seguiti dai referenti regionali e nazionali di Special Olympics, insieme all'Umana Reyer Venezia.

“Noi di disabilità non ne vogliamo sentir parlare, è un qualcosa che ci procura grande fastidio. La disabilità per me è un qualcosa che non c’è: più stiamo insieme, meglio ci sentiamo, e più ci divertiamo uniti. Voglio solo una cosa, che ci sia rispetto, cordialità, convivialità”. A parlare in rappresentanza della squadra è Luca Mistretta, il capitano: il numero 6 della Basket Unificato Reyer, classe 1980, fin dalla fondazione della squadra ha dedicato tempo e passione ad ogni allenamento e in ogni partita.

“Per me lo sport è unità e amore reciproco verso la squadra” ci racconta. “Ma voglio sottolineare una cosa, l’unità fra la squadra, i suoi elementi, e il nostro coach, che tiene moltissimo a ognuno di noi. Noi lottiamo e giochiamo per questa maglia, abbiamo un grande senso di appartenenza. Viviamo questa realtà da ormai più di un anno, vogliamo fare tanta strada. Ora vogliamo divertirci, questa è la priorità per noi. Conosciamo i nostri punti di forza e quelli in cui dobbiamo e possiamo migliorare: ci stiamo lavorando”.

Il valore, quello della maglia con il logo Play Unified di Special Olympics, è speciale per lui: “Questa maglia per me è come portare San Marco nel cuore. Un grazie anche alla prima e alla seconda squadra maschile e femminile, che ci permettono di vivere un percorso unico”.

Non manca poi un pensiero ai propri compagni di squadra, vicini e lontani: “Voglio ringraziare una persona, anzi due: Zaza e Roberto Meneghel, che sono felice per il lavoro che condividiamo insieme. Ancora una volta, poi, voglio ringraziare il nostro Mental Coach, mi ha spinto di lui di fare questa cosa e a partecipare: è in Spagna per lavoro adesso, ma nonostante la lontananza lo sentiamo con noi, gli auguriamo il meglio e vogliamo dedicargli almeno una vittoria".

Luca lavora ogni giorno in collaborazione con la Reyer per trovare nelle scuole altri atleti e atlete: chiunque volesse unirsi alle iniziative promosse dalla squadra è il benvenuto!

Il secondo e ultimo giorno di gare ha lasciato un segnale chiaro nella mente degli atleti e di tutti i partecipanti: la consapevolezza che lo sport si fa sempre più portavoce di un messaggio di apertura e coesione sociale, trasmettendo valori universali verso un vero cambiamento.

Con oltre 650 persone coinvolte, tra 450 atleti con e senza disabilità intellettive, 90 allenatori e accompagnatori, 30 arbitri (14 internazionali), 20 ufficiali di campo, 3 medici e 50 membri dello staff, lo Special Olympics International Unified Basketball Tournament ha rappresentato un’esperienza unica all’insegna dello sport, della condivisione e della fratellanza.

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A TREVISO - Divertimento e inclusività illuminano la scena per lo Special Olympics International Unified Basketball Tournament 2025

di Napoli Magazine

08/06/2025 - 20:43

Divertimento, entusiasmo e tante emozioni hanno colorato la seconda e ultima giornata di sport e inclusione nella splendida cornice della città di Treviso alla Ghirada - città dello sport, in occasione della Special Olympics International Unified Basketball Tournament 2025. La giornata ha visto protagonisti atleti con e senza disabilità intellettive provenienti da diverse parti del mondo, uniti dalla passione per il basket e dal desiderio di condividere valori di rispetto, amicizia e divertimento.

Tanti appassionati fra atleti, familiari, volontari, allenatori hanno reso unico un weekend all’insegna della promozione dell’inclusione sociale, del confronto e della crescita attraverso lo sport.

Fra le tante realtà che hanno preso parte all’evento, una storia straordinaria che merita di essere raccontata è quella dell'Umana Reyer Venezia, che ha portato alto il nome di Special Olympics in questi giorni a Treviso e non solo.

Da ormai più di un anno, attraverso l'affiliazione col Team Italia, la squadra veneta ha ufficializzato la propria squadra di basket unificato, con regolari atleti tesserati, diventando l'unica realtà professionistica di basket in Italia ad avere il proprio Team Unificato Special Olympics.

Il Team è composto da atleti e partner, con percorsi seguiti dai referenti regionali e nazionali di Special Olympics, insieme all'Umana Reyer Venezia.

“Noi di disabilità non ne vogliamo sentir parlare, è un qualcosa che ci procura grande fastidio. La disabilità per me è un qualcosa che non c’è: più stiamo insieme, meglio ci sentiamo, e più ci divertiamo uniti. Voglio solo una cosa, che ci sia rispetto, cordialità, convivialità”. A parlare in rappresentanza della squadra è Luca Mistretta, il capitano: il numero 6 della Basket Unificato Reyer, classe 1980, fin dalla fondazione della squadra ha dedicato tempo e passione ad ogni allenamento e in ogni partita.

“Per me lo sport è unità e amore reciproco verso la squadra” ci racconta. “Ma voglio sottolineare una cosa, l’unità fra la squadra, i suoi elementi, e il nostro coach, che tiene moltissimo a ognuno di noi. Noi lottiamo e giochiamo per questa maglia, abbiamo un grande senso di appartenenza. Viviamo questa realtà da ormai più di un anno, vogliamo fare tanta strada. Ora vogliamo divertirci, questa è la priorità per noi. Conosciamo i nostri punti di forza e quelli in cui dobbiamo e possiamo migliorare: ci stiamo lavorando”.

Il valore, quello della maglia con il logo Play Unified di Special Olympics, è speciale per lui: “Questa maglia per me è come portare San Marco nel cuore. Un grazie anche alla prima e alla seconda squadra maschile e femminile, che ci permettono di vivere un percorso unico”.

Non manca poi un pensiero ai propri compagni di squadra, vicini e lontani: “Voglio ringraziare una persona, anzi due: Zaza e Roberto Meneghel, che sono felice per il lavoro che condividiamo insieme. Ancora una volta, poi, voglio ringraziare il nostro Mental Coach, mi ha spinto di lui di fare questa cosa e a partecipare: è in Spagna per lavoro adesso, ma nonostante la lontananza lo sentiamo con noi, gli auguriamo il meglio e vogliamo dedicargli almeno una vittoria".

Luca lavora ogni giorno in collaborazione con la Reyer per trovare nelle scuole altri atleti e atlete: chiunque volesse unirsi alle iniziative promosse dalla squadra è il benvenuto!

Il secondo e ultimo giorno di gare ha lasciato un segnale chiaro nella mente degli atleti e di tutti i partecipanti: la consapevolezza che lo sport si fa sempre più portavoce di un messaggio di apertura e coesione sociale, trasmettendo valori universali verso un vero cambiamento.

Con oltre 650 persone coinvolte, tra 450 atleti con e senza disabilità intellettive, 90 allenatori e accompagnatori, 30 arbitri (14 internazionali), 20 ufficiali di campo, 3 medici e 50 membri dello staff, lo Special Olympics International Unified Basketball Tournament ha rappresentato un’esperienza unica all’insegna dello sport, della condivisione e della fratellanza.