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RADIO CRC - Napoli Basket-Bertram Tortona, Treier: "Pronti a scardinare la loro difesa", Pecchia: "L'atmosfera sarà caldissima"
01.11.2025 09:07 di Napoli Magazine
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Le ali di Napoli Basketball e Bertram Tortona Kaspar Treier e Andrea Pecchia si raccontano in esclusiva nella quinta puntata di “Speak&Roll”, in onda ogni venerdì dalle 20.30 alle 21.30 sulle frequenze (FM 100,5 MHZ, Canale 84 del digitale terrestre Campania) e piattaforme (Streaming video su crcnews.it, app gratuita di #RadioCRC in live su YouTube) di Radio CRC.

Piene di spunti le interviste nel programma ideato da Stefano Prestisimone - storica firma de “Il Mattino” - e Davide Uccella, con le domande in studio e gli stimoli arrivati dai tifosi attraverso la linea WhatsApp di CRC, i social Facebook, Instagram e Telegram di Speak&Roll e dei partner “MemeNapoli” e “CanestroAzzurro”. A seguire le principali dichiarazioni dei due ospiti, a meno di 48 ore dalla sfida di domenica sera alle 19 che vedrà i ragazzi di coach Magro a caccia del tris dopo i successi a Treviso e contro Reggio Emilia, sul parquet della Cittadella dello Sport di Tortona nuova di zecca.

TREIER SU TORTONA - NAPOLI: "Loro sono in una fase di forma ottima, abbiamo lavorato con particolare attenzione al loro pacchetto di guardie, ma non vi posso svelare altro del nostro piano partita (ride, ndr)".

TREIER TRA VECCHIO E NUOVO CORSO: "Lo scorso anno con i ragazzi non c'è mai stato nessun problema, è ovvio che quando cominci ad inanellare tante sconfitte consecutive possono nascere dei problemini. Quest'anno è un gruppo super, con le vittorie che portano ancora più entusiasmo. La conferma? Dopo Trento c'è stato un mese di silenzio totale, poi mi chiamò il GM James Laughlin dicendomi che mi volevano riconfermare, sono bastati un po' di colloqui con lui e coach Magro per convincermi a rimanere. Differenze tra i coach? Ogni allenatore trasmette qualcosa di suo: Valli ci ha lasciato molto liberi, Milicic era molto più schematico, Magro invece è una giusta via di mezzo. Il mio ruolo? Al momento mi sento un 4, ala grande, ma mi sento un jolly posso giocare anche da centro o ala piccola. I miei obiettivi? Tutti i giocatori vorrebbero giocare sempre più minuti, ma la decisione spetta sempre al coach".

TREIER E L'ESPERIENZA ALL'EUROBASKET: "E' stata un’esperienza molto formativa, giocare contro gente del calibro di Nikola Jokic fa capire quanto sia alto il livello della competizione. Un'avventura davvero straordinaria, soprattutto a livello fisico è stata una bella sfida. Mi è dispiaciuto essere arrivato un mese in ritardo rispetto agli altri ragazzi che avevano già cominciato il ritiro pre-campionato: poteva essere complicato trovare da subito alchimia, ma credo ce la siamo cavata bene".

TREIER E LE SUE RADICI: "In Estonia siamo tutti cresciuti con il mito di Martin Müürsepp. Ho avuto anche l'onore di conoscerlo, era il sogno di ogni bambino estone raggiungere il suo livello, anche se personalmente preferivo Kangur che ha giocato anche in Serie A. Cestisticamente invece arrivo in Italia perché il mio agente mi portò a fare un provino a Torino con la PMS, dove giocai anche con il mio attuale compagno Caruso. Da qui nacque la mia carriera da professionista".

PECCHIA SU TORTONA - NAPOLI E NAPOLI - TRAPANI: "Napoli ha dei giocatori molto forti, che essendo tutti nuovi devono sempre trovare dell'intesa, ma stanno trovando una quadra sia in attacco che in difesa ed è ovvio che non va sottovalutata la sfida. Flagg osservato speciale? Il lavoro in allenamento lo facciamo pensando sempre alla pluralità, non al singolo, anche perché le variabili sono diverse. Dopo di noi avete Trapani? Come si ferma? È stata una partita giocata con dei ritmi altissimi, anche negli ultimi due quarti noi siamo stati bravi a prendere quel rimbalzo e quel tiro in più rispetto ai siciliani".

PECCHIA TRA TRENTO E TORTONA: "Ho deciso di prendere una strada diversa, con Tortona che ha un progetto molto ambizioso che mi sono sentito di sposare. Quanto ha inciso coach Fioretti? Sono sempre stato in buoni rapporti con lui, fin dal settore giovanile dell'Olimpia Milano e quando ha avuto mani sulla panchina piemontese è stata una bella opportunità da cogliere al balzo".

PECCHIA E I SUOI OBIETTIVI: "Ogni anno cerco di fare qualcosa in più, sia in attacco sia in difesa. A livello di squadra con Trento siamo riusciti a vincere la Coppa Italia, con Cremona in A2 facemmo il triplete di categoria salendo in A e vincendo anche la Supercoppa. Per centrare questi traguardi ogni membro del team deve essere propedeutico all'obiettivo finale, anche con statistiche che non vanno nei tabellini. Sollevare ancora la Coppa Italia? Lo spero ma è tutto molto incerto. Sono partite secche e chiunque partecipa può arrivare in fondo. Noi come squadra ci siamo fissati quantomeno l'obiettivo di tornare alle Final Eight di Torino. Obiettivo maglia azzurra? Non mi creo tante aspettative. Io penso al mio lavoro, poi se arriva una chiamata sono il primo a rispondere, ma non mi pesa tifare da casa".

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01/11/2025 - 09:07

Le ali di Napoli Basketball e Bertram Tortona Kaspar Treier e Andrea Pecchia si raccontano in esclusiva nella quinta puntata di “Speak&Roll”, in onda ogni venerdì dalle 20.30 alle 21.30 sulle frequenze (FM 100,5 MHZ, Canale 84 del digitale terrestre Campania) e piattaforme (Streaming video su crcnews.it, app gratuita di #RadioCRC in live su YouTube) di Radio CRC.

Piene di spunti le interviste nel programma ideato da Stefano Prestisimone - storica firma de “Il Mattino” - e Davide Uccella, con le domande in studio e gli stimoli arrivati dai tifosi attraverso la linea WhatsApp di CRC, i social Facebook, Instagram e Telegram di Speak&Roll e dei partner “MemeNapoli” e “CanestroAzzurro”. A seguire le principali dichiarazioni dei due ospiti, a meno di 48 ore dalla sfida di domenica sera alle 19 che vedrà i ragazzi di coach Magro a caccia del tris dopo i successi a Treviso e contro Reggio Emilia, sul parquet della Cittadella dello Sport di Tortona nuova di zecca.

TREIER SU TORTONA - NAPOLI: "Loro sono in una fase di forma ottima, abbiamo lavorato con particolare attenzione al loro pacchetto di guardie, ma non vi posso svelare altro del nostro piano partita (ride, ndr)".

TREIER TRA VECCHIO E NUOVO CORSO: "Lo scorso anno con i ragazzi non c'è mai stato nessun problema, è ovvio che quando cominci ad inanellare tante sconfitte consecutive possono nascere dei problemini. Quest'anno è un gruppo super, con le vittorie che portano ancora più entusiasmo. La conferma? Dopo Trento c'è stato un mese di silenzio totale, poi mi chiamò il GM James Laughlin dicendomi che mi volevano riconfermare, sono bastati un po' di colloqui con lui e coach Magro per convincermi a rimanere. Differenze tra i coach? Ogni allenatore trasmette qualcosa di suo: Valli ci ha lasciato molto liberi, Milicic era molto più schematico, Magro invece è una giusta via di mezzo. Il mio ruolo? Al momento mi sento un 4, ala grande, ma mi sento un jolly posso giocare anche da centro o ala piccola. I miei obiettivi? Tutti i giocatori vorrebbero giocare sempre più minuti, ma la decisione spetta sempre al coach".

TREIER E L'ESPERIENZA ALL'EUROBASKET: "E' stata un’esperienza molto formativa, giocare contro gente del calibro di Nikola Jokic fa capire quanto sia alto il livello della competizione. Un'avventura davvero straordinaria, soprattutto a livello fisico è stata una bella sfida. Mi è dispiaciuto essere arrivato un mese in ritardo rispetto agli altri ragazzi che avevano già cominciato il ritiro pre-campionato: poteva essere complicato trovare da subito alchimia, ma credo ce la siamo cavata bene".

TREIER E LE SUE RADICI: "In Estonia siamo tutti cresciuti con il mito di Martin Müürsepp. Ho avuto anche l'onore di conoscerlo, era il sogno di ogni bambino estone raggiungere il suo livello, anche se personalmente preferivo Kangur che ha giocato anche in Serie A. Cestisticamente invece arrivo in Italia perché il mio agente mi portò a fare un provino a Torino con la PMS, dove giocai anche con il mio attuale compagno Caruso. Da qui nacque la mia carriera da professionista".

PECCHIA SU TORTONA - NAPOLI E NAPOLI - TRAPANI: "Napoli ha dei giocatori molto forti, che essendo tutti nuovi devono sempre trovare dell'intesa, ma stanno trovando una quadra sia in attacco che in difesa ed è ovvio che non va sottovalutata la sfida. Flagg osservato speciale? Il lavoro in allenamento lo facciamo pensando sempre alla pluralità, non al singolo, anche perché le variabili sono diverse. Dopo di noi avete Trapani? Come si ferma? È stata una partita giocata con dei ritmi altissimi, anche negli ultimi due quarti noi siamo stati bravi a prendere quel rimbalzo e quel tiro in più rispetto ai siciliani".

PECCHIA TRA TRENTO E TORTONA: "Ho deciso di prendere una strada diversa, con Tortona che ha un progetto molto ambizioso che mi sono sentito di sposare. Quanto ha inciso coach Fioretti? Sono sempre stato in buoni rapporti con lui, fin dal settore giovanile dell'Olimpia Milano e quando ha avuto mani sulla panchina piemontese è stata una bella opportunità da cogliere al balzo".

PECCHIA E I SUOI OBIETTIVI: "Ogni anno cerco di fare qualcosa in più, sia in attacco sia in difesa. A livello di squadra con Trento siamo riusciti a vincere la Coppa Italia, con Cremona in A2 facemmo il triplete di categoria salendo in A e vincendo anche la Supercoppa. Per centrare questi traguardi ogni membro del team deve essere propedeutico all'obiettivo finale, anche con statistiche che non vanno nei tabellini. Sollevare ancora la Coppa Italia? Lo spero ma è tutto molto incerto. Sono partite secche e chiunque partecipa può arrivare in fondo. Noi come squadra ci siamo fissati quantomeno l'obiettivo di tornare alle Final Eight di Torino. Obiettivo maglia azzurra? Non mi creo tante aspettative. Io penso al mio lavoro, poi se arriva una chiamata sono il primo a rispondere, ma non mi pesa tifare da casa".