Federico Baschirotto, difensore del Lecce, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Serie A, parlando anche del match contro il Bologna: "Ci stiamo preparando alla partita contro il Bologna, mentalmente e fisicamente. Li stiamo studiando, stanno facendo un grande campionato: è una grande squadra, compatta e che sa quel che fa. Mi chiamano Baschiroobocop? Io lavoro sodo, forse più degli altri. Questo vuol dire sacrificarsi: vado al campo molto presto la mattina cercando di affinare qualsiasi aspetto, in modo di essere al meglio la domenica. Anche al di fuori del campo lavoro con esercizi fisici, in modo da performare al meglio e prevenire infortuni. Prima delle partite studio i miei avversari, guardo i movimenti della squadra e dei singoli, in modo da mettere a fuoco gli attaccanti delle squadre. Lavoro molto anche sulla rapidità, per essere agile e attento a tutto. Ogni attaccante ha delle peculiarità, ma se bisogna usare il fisico non ho problemi ad andare a duello. Il più difficile da affrontare, forse, è Lautaro: anche se piccolo è molto tecnico e regge il confronto. Poi ci sono anche giocatori come Osimhen, alti e veloci, con cuil bisogna prepararsi diversamente”.
di Napoli Magazine
30/11/2023 - 17:38
Federico Baschirotto, difensore del Lecce, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Serie A, parlando anche del match contro il Bologna: "Ci stiamo preparando alla partita contro il Bologna, mentalmente e fisicamente. Li stiamo studiando, stanno facendo un grande campionato: è una grande squadra, compatta e che sa quel che fa. Mi chiamano Baschiroobocop? Io lavoro sodo, forse più degli altri. Questo vuol dire sacrificarsi: vado al campo molto presto la mattina cercando di affinare qualsiasi aspetto, in modo di essere al meglio la domenica. Anche al di fuori del campo lavoro con esercizi fisici, in modo da performare al meglio e prevenire infortuni. Prima delle partite studio i miei avversari, guardo i movimenti della squadra e dei singoli, in modo da mettere a fuoco gli attaccanti delle squadre. Lavoro molto anche sulla rapidità, per essere agile e attento a tutto. Ogni attaccante ha delle peculiarità, ma se bisogna usare il fisico non ho problemi ad andare a duello. Il più difficile da affrontare, forse, è Lautaro: anche se piccolo è molto tecnico e regge il confronto. Poi ci sono anche giocatori come Osimhen, alti e veloci, con cuil bisogna prepararsi diversamente”.