Olivier Giroud, attaccante del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN, dopo la sua ultima partita con la maglia rossonera: "Quel coro ce l'ho nel cuore, sono molto grato e orgoglioso. Avevo una fame incredibile di fare gol, per sentirlo ancora. Sono molto contento per tutti, anche per Caldara, Mirante, Kjaer e il mister. L'abbraccio con mamma e papà a fine partita? Sono tutta la mia vita, c'erano anche mia moglie e i miei figli, non tutti sono venuti ma c'erano persone che contano tanto nella mia vita e mi aiutano tutti i giorni. Ho bisogno di loro, è normale per me condividere questi momenti con loro. Quando sono arrivato non mi aspettavo di fare tre anni a questo livello, il mio corpo mi ha aiutato tanto. Non ho avuto troppi infortuni, ho avuto la fortunato di giocare con ragazzi che mi hanno accolto molto bene. Negli anni in Inghilterra le partite erano toste, qui ho vissuto una seconda giovinezza. Per me è importante che la gente si ricordi di me per quello che ho fatto sul campo ma anche come persona. Che Milan lascio? Posso dire che ci sono tante buone cose, serve solo aggiungere qualcosa. Non sono allenatore o dirigente della società, penso che Ibra sarà qua per aiutare con la sua esperienza. Quest'anno in campionato l'Inter ha fatto un percorso incredibile, ma noi siamo arrivati secondi. Spero che il Milan l'anno prossimo sia vicino per lo scudetto della seconda stella, serve un po' più di competizione per alzare il livello della squadra perché io e Kjaer lasciamo ma ci sono tanti giocatori di qualità, non sono preoccupato per il Milan. Spero che arrivi un grande allenatore dopo il mister per dare l'obiettivo e la linea da seguire. Ho detto arrivederci nel saluto ai tifosi? Ho detto arrivederci perché un giorno ritornerò a San Siro per vedere una partita, solo per quello. Però non si sa mai, se voglio lavorare per un club il Milan sarebbe top per me".