A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Piccari, giornalista direttore di TUTTOmercatoWEB Radio.
Direttore, tutti i nazionali del Napoli hanno fornito grandi prestazioni. Come mai col club sono meno incisivi?
"È una bella osservazione. È un momento un po' delicato, dobbiamo capire cosa succederà. Ieri abbiamo trattato proprio il tema della ripresa del Napoli, soprattutto in ottica della prima partita contro l'Atalanta, perché ci saranno match molto delicati e lì capiremo se la squadra darà un segnale a Conte, se si ricompatteranno e arriveranno risposte importanti per lasciarsi alle spalle questo stato di forte agitazione. Quando ti allontani dal club e da certe tensioni, riesci a esprimerti meglio. Poi parliamo comunque di giocatori di valore, non certo scarsi. Io credo che ci sia qualcosa di più profondo. Vediamo se questa pausa e questa settimana di riflessione serviranno e se i giocatori, rientrando, si ricompatteranno. Il Napoli ha tutto, è una squadra che è a due punti dalla vetta, questo è fuori discussione".
Il clima è ancora teso nonostante Conte sia tornato?
"Conte non è ancora calmo, non escludo ulteriori colpi di scena se la squadra non dovesse seguirlo ma De Laurentiis non lo esonererà mai. A me risulta che il momento sia ancora delicato. Noi abbiamo insistito molto su questo punto e sulle risposte che dovranno arrivare già dalla prossima partita. Non escludo colpi di scena. Non escludo che Conte, di fronte ad una mancata risposta, possa prendere altre decisioni. Non verrà allontanato dal club, questo il presidente non lo farà mai, dipenderà tutto dal tecnico. Ora è tregua per ripartire, ma vediamo. Io non mi sbilancio. Aggiungo una cosa, ogni volta che si fa un appunto a Conte, arrivano subito reazioni del tipo 'Conte non si tocca'. Ma Conte è criticabile come tutti gli allenatori. Non capisco perché non si possano evidenziare cose che, in questo avvio, non hanno funzionato. Io so che aveva già dato le dimissioni, a noi risulta questo. Sono state respinte, c'è stata questa settimana di pausa, lui è tornato ma non ha parlato ancora con i giocatori. Se lui non vedesse una risposta, potrebbe darle di nuovo. Le sue parole post-partita contro il Bologna sono state pesantissime, se non arrivano risposte cosa dovrebbe fare? Continuare a prendersela con tutti, uno a turno? Anche per ciò che concerne portare dei fisioterapisti della primavera in prima squadra, è un messaggio pesante ed incredibilmente è passato sotto silenzio. Ancora oggi non c'è una spiegazione ai 17 infortuni muscolari. Si può vincere lo stesso, certo, ma non si può far finta di nulla. La domanda sugli infortuni è una delle prime che andrebbe fatta e non ai giornalisti bensì a Conte come rappresentare dei responsabili della preparazione e dello staff tecnico".
Se Conte lasciasse, esiste qualcuno che potrebbe prendere la squadra?
"È una domanda difficilissima. In questo momento non vedo un profilo in grado di prendere il Napoli in questa situazione. Se parliamo di allenatori di livello nessuno è disponibile adesso. Il Napoli non può prendere un profilo inferiore, a meno che non si scelga un traghettatore, cosa che mi sembrerebbe assurda. L'unica soluzione, comunque molto pericolosa, sarebbe quella di affidarsi a Stellini. Ma la ritengo un'opzione al limite. Se parliamo invece di futuro, io vedo un solo profilo adatto al Napoli: Italiano. Io avrei fatto di tutto per portarlo a Napoli già da tempo. Si sono fatte scelte diverse, Conte ha vinto lo scudetto e non si può cancellare ciò che ha fatto, ma ad ora ci sono cose che non vanno. Mi auguro che possa rimettere la squadra in carreggiata: il valore c'è, anche se tra infortuni e polemiche la situazione è diventata complicata. Non certo per colpa dei giornalisti, l'uscita pubblica l'ha fatta l'allenatore".
C'è qualcosa di reale nella voce su Xavi come prossimo allenatore del Napoli?
"È un nome circolato nei giorni scorsi. Parliamo di un profilo importante, con un'idea di calcio riconoscibile, proveniente da un club che ha formato allenatori di alto livello. Se devo dirti un nome 'da Napoli', potrebbe anche essere lui. Io spero sinceramente che non si arrivi a una soluzione del genere. Sarebbe un peccato buttare via questa stagione e continuo a essere sorpreso dal fatto che nessuno stia approfondendo davvero il tema dei tanti infortuni muscolari. È una domanda che farei volentieri a Conte: i 17 infortuni muscolari sono tantissimi e finora nessuno ha dato una spiegazione".