Calcio
RADIO CRC - Chiariello: "Non mi sta bene l'esagerazione, questo è un momento delicato, le critiche servono per essere costruttive"
11.11.2025 12:57 di Napoli Magazine
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Umberto Chiariello, giornalista, è intervenuto a Radio CRC e ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento attuale del Napoli: "Non mi sta bene l'esagerazione. Questo è un momento delicato. Il rischio che si possa rompere tutto è alto, è forte. Col senno di poi mandar via Garcia fu un errore. Era necessario farlo, però, perché non era mai scattato il feeling con la squadra. A Napoli si era rivelato freddo e distaccato rispetto a quello di Roma. Lui aveva capito che non poteva ripetere Spalletti e quindi cercò di cambiare qualcosa. Il Napoli si smarrì, ma mandarlo via per Mazzarri e Calzona fu un disastro. Fu come rompere definitivamente un giocattolo che comunque era quarto. Conte non è Garcia, chiaro. Io sono molto critico con Conte perché credo in lui. Non è una contraddizione. Non mi sta piacendo il lavoro che sta portando avanti come gestione del gruppo, ma non metto minimamente in discussione il suo valore o il suo futuro, anzi ho detto recentemente che spero resti altri anni ancora. Le critiche servono per essere costruttive. Perché parlare delle dimissioni in questo momento? De Laurentiis crede in Conte, ha speso una barcata di soldi, ha piena fiducia nell'allenatore cui ha affidato il progetto. I giocatori arrivano sono stati scelti da lui e non sono neppure giovanissimi, tranne Marianucci".

 

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RADIO CRC - Chiariello: "Non mi sta bene l'esagerazione, questo è un momento delicato, le critiche servono per essere costruttive"

di Napoli Magazine

11/11/2025 - 12:57

Umberto Chiariello, giornalista, è intervenuto a Radio CRC e ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento attuale del Napoli: "Non mi sta bene l'esagerazione. Questo è un momento delicato. Il rischio che si possa rompere tutto è alto, è forte. Col senno di poi mandar via Garcia fu un errore. Era necessario farlo, però, perché non era mai scattato il feeling con la squadra. A Napoli si era rivelato freddo e distaccato rispetto a quello di Roma. Lui aveva capito che non poteva ripetere Spalletti e quindi cercò di cambiare qualcosa. Il Napoli si smarrì, ma mandarlo via per Mazzarri e Calzona fu un disastro. Fu come rompere definitivamente un giocattolo che comunque era quarto. Conte non è Garcia, chiaro. Io sono molto critico con Conte perché credo in lui. Non è una contraddizione. Non mi sta piacendo il lavoro che sta portando avanti come gestione del gruppo, ma non metto minimamente in discussione il suo valore o il suo futuro, anzi ho detto recentemente che spero resti altri anni ancora. Le critiche servono per essere costruttive. Perché parlare delle dimissioni in questo momento? De Laurentiis crede in Conte, ha speso una barcata di soldi, ha piena fiducia nell'allenatore cui ha affidato il progetto. I giocatori arrivano sono stati scelti da lui e non sono neppure giovanissimi, tranne Marianucci".