NAPOLI - La netta sconfitta del Napoli a Bologna arriva al culmine di un periodo di evidente flessione nel rendimento del gioco degli azzurri che induce alla necessità di una profonda analisi mirata a capire le ragioni di un andamento tanto inaspettato. Per quanto la squadra finora tra varie difficoltà sia comunque riuscita a lottare per i vertici della classifica di Serie A, ha mostrato nell'atteggiamento in campo una carenza di mordente, una sorta di "appagamento da Campioni d'Italia" che si è manifestato in una mollezza caratteriale, priva di quella determinazione collettiva, indispensabile per raggiungere nuovi importanti traguardi. Cosa è successo? La domanda rimpalla tra piazze e vicoli di una città perplessa al cospetto di una squadra che sembra aver smarrito la sua identità e che si limita a svolgere il proprio compito senz'anima e senza metterci il cuore. Hanno pesato come macigni le parole di Conte in conferenza stampa dopo la sconfitta al Dall'Ara, il mister si è detto preoccupato, si è assunto le sue responsabilità, lasciando intendere che non riesce a farsi seguire dal gruppo come vorrebbe. La società partenopea d'altronde ha massima fiducia nel suo allenatore, ha avallato le sue indicazioni sul mercato estivo, gli ha dato in sostanza carta bianca a livello manageriale. "Orgoglioso di avere al mio fianco un uomo vero come Conte", ha scritto su X il presidente Aurelio De Laurentiis all'indomani del match facendo chiarezza sul futuro dell'allenatore azzurro, blindandolo di fatto, allontanando voci destabilizzanti, ribadendo la stima nutrita nei suoi confronti e rassicurando i tifosi del Napoli con parole di peso, chiare, necessarie e tempestive. Dunque, l'unica via percorribile per superare questo momento di stallo improduttivo della squadra è quella del dialogo: sta a Conte, da leader, creare le condizioni giuste per avere sul campo le risposte che cerca dai suoi ragazzi. Si è a due punti dalla vetta della classifica, la sosta per le Nazionali giunge al momento giusto per riordinare le idee e ripartire compatti, mettendoci tutti "anema e core", uniti per il bene del Napoli.

di Napoli Magazine
11/11/2025 - 12:30
NAPOLI - La netta sconfitta del Napoli a Bologna arriva al culmine di un periodo di evidente flessione nel rendimento del gioco degli azzurri che induce alla necessità di una profonda analisi mirata a capire le ragioni di un andamento tanto inaspettato. Per quanto la squadra finora tra varie difficoltà sia comunque riuscita a lottare per i vertici della classifica di Serie A, ha mostrato nell'atteggiamento in campo una carenza di mordente, una sorta di "appagamento da Campioni d'Italia" che si è manifestato in una mollezza caratteriale, priva di quella determinazione collettiva, indispensabile per raggiungere nuovi importanti traguardi. Cosa è successo? La domanda rimpalla tra piazze e vicoli di una città perplessa al cospetto di una squadra che sembra aver smarrito la sua identità e che si limita a svolgere il proprio compito senz'anima e senza metterci il cuore. Hanno pesato come macigni le parole di Conte in conferenza stampa dopo la sconfitta al Dall'Ara, il mister si è detto preoccupato, si è assunto le sue responsabilità, lasciando intendere che non riesce a farsi seguire dal gruppo come vorrebbe. La società partenopea d'altronde ha massima fiducia nel suo allenatore, ha avallato le sue indicazioni sul mercato estivo, gli ha dato in sostanza carta bianca a livello manageriale. "Orgoglioso di avere al mio fianco un uomo vero come Conte", ha scritto su X il presidente Aurelio De Laurentiis all'indomani del match facendo chiarezza sul futuro dell'allenatore azzurro, blindandolo di fatto, allontanando voci destabilizzanti, ribadendo la stima nutrita nei suoi confronti e rassicurando i tifosi del Napoli con parole di peso, chiare, necessarie e tempestive. Dunque, l'unica via percorribile per superare questo momento di stallo improduttivo della squadra è quella del dialogo: sta a Conte, da leader, creare le condizioni giuste per avere sul campo le risposte che cerca dai suoi ragazzi. Si è a due punti dalla vetta della classifica, la sosta per le Nazionali giunge al momento giusto per riordinare le idee e ripartire compatti, mettendoci tutti "anema e core", uniti per il bene del Napoli.
