Calcio
UNDER 19 - Italia, Ciardi: "Saltai l'ultimo Europeo per infortunio, voglio rifarmi"
13.11.2025 22:10 di Napoli Magazine
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La Nazionale Under 19 prepara la seconda sfida della prima fase di qualificazione all'Europeo: quella di sabato contro la Bosnia Erzegovina. La sfida potrebbe già essere decisiva per il passaggio al turno successivo, complice anche una differenza reti che dopo l'8-0 alla Moldova si è messa nel modo migliore. Nella giornata di giovedì 13 novembre dopo l'allenamento che l'Italia ha sostenuto ad Aci Sant'Antonio, la delegazione ha ricevuto anche la visita del sindaco Quintino Rocca e dell'assessore allo sport Salvatore Sorbello. Otto gol alla Moldova, sette marcatori diversi, con Alessandro Ciardi autore di una doppietta: "Il calcio è il mio sogno, vorrei coronarlo". Il tatuaggio che Alessandro ha sul braccio sinistro ha una didascalia anche se non si vede. Si può leggere come un rebus: c'è una corona, un pallone, un numero 10, il suo preferito, quello del suo idolo, Alessandro Del Piero. I genitori di Ciardi, senza sapere che sarebbe diventato anche lui un numero 10, della Nazionale Under 19, lo chiamarono così proprio in onore del campione della Juventus e anche campione del mondo nel 2006. Ciardi è nato pochi mesi dopo (gennaio 2007), ma a 19 anni ancora da compiere ha già vissuto tante esperienze: le giovanili dell'Inter, poi quelle del Salisburgo, ora la Primavera del Parma con le prime panchine in Serie A. Due anni fa, un infortunio gli tolse la possibilità di giocare l'Europeo Under 17, vinto dall'Italia: con l'Under 19 c'è tanta voglia di rifarsi. "Quello contro la Moldova è stato il primo gol della mia stagione, poi ne è arrivato subito un altro, sono felicissimo - racconta -. Segnare in Nazionale è fantastico, perché ripaga di molti sacrifici: è solo l'inizio, ma è solo un piccolo passo verso quello che speriamo di raggiungere. La dedica? Per il mio fratellino Andrea: ha 13 anni e gioca nel Renate. Ad Acireale l'atmosfera era straordinaria, con tanta gente allo stadio: il pubblico ci ha trascinati e speriamo succeda anche a Catania". Un altro tatuaggio, Alessandro lo ha dedicato proprio ad Andrea, con la sua data di nascita, e un altro ancora a un momento difficile alle spalle. Il presente è una Serie A per ora sfiorata ("Sono andato in panchina per la prima volta all'Olimpico contro la Roma, in uno stadio fantastico"), la maglia numero 10 della Nazionale, l'essersi riavvicinato a casa, visto che la famiglia Ciardi vive a Monza e da Parma non è lontanissimo. "A Parma mi trovo molto molto bene - dice -, con i compagni, con il mister, in una città molto tranquilla. In campo, poi, adesso sto facendo qualche allenamento con la prima squadra e sta andando tutto bene". Sulla panchina gialloblù, un giovanissimo allenatore come il 30enne Carlos Cuesta: "Sembra giochi con noi, è sempre dentro la partita, dentro l'allenamento. La sua presenza è una cosa molto positiva". Proprio quello che ci voleva per ripartire: "L'esperienza all'estero è stata tanto bella quanto difficile. Ma le difficoltà mi hanno fatto crescere e maturare: ora ho meno paura di affrontare le difficoltà. Dell'Italia mi è mancato il cibo (ride, ndr), ora ho ritrovato la migliore condizione per pensare ai prossimi obiettivi: sicuramente andare a giocare l'Europeo Under 19, poi magari debuttare in Serie A". Musica e "stare anche seduti su un marciapiede a fare due chiacchiere" sono due dei passatempi preferiti di Ciardi, che in tv vede calcio ma non troppo: "Se c'è una bella partita sì, altrimenti bisogna anche staccare un po'".

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UNDER 19 - Italia, Ciardi: "Saltai l'ultimo Europeo per infortunio, voglio rifarmi"

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13/11/2025 - 22:10

La Nazionale Under 19 prepara la seconda sfida della prima fase di qualificazione all'Europeo: quella di sabato contro la Bosnia Erzegovina. La sfida potrebbe già essere decisiva per il passaggio al turno successivo, complice anche una differenza reti che dopo l'8-0 alla Moldova si è messa nel modo migliore. Nella giornata di giovedì 13 novembre dopo l'allenamento che l'Italia ha sostenuto ad Aci Sant'Antonio, la delegazione ha ricevuto anche la visita del sindaco Quintino Rocca e dell'assessore allo sport Salvatore Sorbello. Otto gol alla Moldova, sette marcatori diversi, con Alessandro Ciardi autore di una doppietta: "Il calcio è il mio sogno, vorrei coronarlo". Il tatuaggio che Alessandro ha sul braccio sinistro ha una didascalia anche se non si vede. Si può leggere come un rebus: c'è una corona, un pallone, un numero 10, il suo preferito, quello del suo idolo, Alessandro Del Piero. I genitori di Ciardi, senza sapere che sarebbe diventato anche lui un numero 10, della Nazionale Under 19, lo chiamarono così proprio in onore del campione della Juventus e anche campione del mondo nel 2006. Ciardi è nato pochi mesi dopo (gennaio 2007), ma a 19 anni ancora da compiere ha già vissuto tante esperienze: le giovanili dell'Inter, poi quelle del Salisburgo, ora la Primavera del Parma con le prime panchine in Serie A. Due anni fa, un infortunio gli tolse la possibilità di giocare l'Europeo Under 17, vinto dall'Italia: con l'Under 19 c'è tanta voglia di rifarsi. "Quello contro la Moldova è stato il primo gol della mia stagione, poi ne è arrivato subito un altro, sono felicissimo - racconta -. Segnare in Nazionale è fantastico, perché ripaga di molti sacrifici: è solo l'inizio, ma è solo un piccolo passo verso quello che speriamo di raggiungere. La dedica? Per il mio fratellino Andrea: ha 13 anni e gioca nel Renate. Ad Acireale l'atmosfera era straordinaria, con tanta gente allo stadio: il pubblico ci ha trascinati e speriamo succeda anche a Catania". Un altro tatuaggio, Alessandro lo ha dedicato proprio ad Andrea, con la sua data di nascita, e un altro ancora a un momento difficile alle spalle. Il presente è una Serie A per ora sfiorata ("Sono andato in panchina per la prima volta all'Olimpico contro la Roma, in uno stadio fantastico"), la maglia numero 10 della Nazionale, l'essersi riavvicinato a casa, visto che la famiglia Ciardi vive a Monza e da Parma non è lontanissimo. "A Parma mi trovo molto molto bene - dice -, con i compagni, con il mister, in una città molto tranquilla. In campo, poi, adesso sto facendo qualche allenamento con la prima squadra e sta andando tutto bene". Sulla panchina gialloblù, un giovanissimo allenatore come il 30enne Carlos Cuesta: "Sembra giochi con noi, è sempre dentro la partita, dentro l'allenamento. La sua presenza è una cosa molto positiva". Proprio quello che ci voleva per ripartire: "L'esperienza all'estero è stata tanto bella quanto difficile. Ma le difficoltà mi hanno fatto crescere e maturare: ora ho meno paura di affrontare le difficoltà. Dell'Italia mi è mancato il cibo (ride, ndr), ora ho ritrovato la migliore condizione per pensare ai prossimi obiettivi: sicuramente andare a giocare l'Europeo Under 19, poi magari debuttare in Serie A". Musica e "stare anche seduti su un marciapiede a fare due chiacchiere" sono due dei passatempi preferiti di Ciardi, che in tv vede calcio ma non troppo: "Se c'è una bella partita sì, altrimenti bisogna anche staccare un po'".