Quattro nuovi appuntamenti il 24 e il 26 ottobre chiuderanno “Napoli, Storia Viva”, il progetto di valorizzazione museale attraverso lo spettacolo dal vivo della Direzione regionale Musei nazionali Campania, realizzato in collaborazione con il Teatro Stabile delle Arti Medievali, gli Stati Teatrali e il centro di produzione teatrale Casa del Contemporaneo, finanziato dalla Direzione generale Spettacolo del Ministero della Cultura.
Performance teatrali e musicali, accompagnate da brevi introduzioni o da visite didattiche, per conoscere più da vicino i luoghi, gli artisti e le opere d’arte che fanno parte dei Musei nazionali del Vomero.
Si inizia venerdì 24 ottobre alla Certosa di San Martino con un omaggio a Raffaele Viviani e alla sua straordinaria produzione artistica, musicale e teatrale, nell'anniversario dei settantacinque anni dalla sua scomparsa. Per l’occasione, il museo resterà aperto fino alle 21.00 - con ultimo ingresso alle ore 20.00 - e sarà allestita un’esposizione di opere provenienti dalla sezione teatrale, attualmente interessata da un ripristino funzionale, che accoglie numerosi dipinti e fotografie dell’attore e drammaturgo, tra i più significativi protagonisti del ‘900. Le opere selezionate raccontano l’artista, ma anche l’uomo e la sua terra, foto di scena con i suoi personaggi ispirati al mondo degli ultimi e della strada e una immagine che ritrae Vincenzo Gemito intento a realizzare la scultura della sua testa: un prezioso scatto che ha fissato nel tempo un momento storico che evidenzia la forte relazione di quegli anni tra le arti figurative e quelle teatrali. A rendere omaggio a questo grande artista sarà una performance di teatro e musica, “Suite Viviani”, ideata e diretta da Fiorenza Calogero con Marcello Vitale alla chitarra battente e Gianluca Marino alla chitarra classica. Due concerti: alle ore 18.00 e alle ore 19.30.
Alcuni dei tantissimi capolavori di Raffaele Viviani interpretati da una artista – Fiorenza Calogero - che ha dedicato anni di studio e ricerca per una interpretazione contemporanea esaltando la forza poetica e visionaria. “Ho scelto di usare i testi e le musiche di Viviani per poter raccontare anche la mia appartenenza territoriale e la mia identità culturale - sottolinea Fiorenza Calogero - più canto Viviani, più approfondisco suoni e accenti di una lingua unica al mondo”. La parte espositiva sarà arricchita da una installazione audio con la partecipazione “in parola e canto” di artisti che hanno più volte incrociato la drammaturgia vivianea: Isa Danieli, Peppe Barra, Massimiliano Gallo, Maurizio De Giovanni, Anna Spagnuolo e Lello Radice.
“Napoli, Storia Viva” continua domenica 26 ottobre a Castel Sant’Elmo con altri due eventi che sono anche gli appuntamenti che chiudono il calendario del progetto finalizzato alla valorizzazione dei beni culturali attraverso lo spettacolo dal vivo.
La mattina alle ore 11.00 visita guidata a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli per conoscere la storia di questa fortezza e delle sue trasformazioni nel tempo. L’appuntamento per partecipare è all’ingresso del Castello, dinanzi la biglietteria. A seguire la performance “Escrivà. Architetto del mondo”. Un monologo interpretato da Luca Iervolino che ripercorre, con tono ironico e visionario, la vicenda di un uomo che fu soldato, disegnatore e inventore, servo e maestro, straniero e costruttore di eternità. Escrivà si confessa davanti a quelle mura che aveva edificato e ancora resistono al tempo.
Sempre domenica 26 ottobre a Castel San’Elmo, ma nel Museo Novecento a Napoli alle ore 18.00, appuntamento con “Astragali. I visitatori”, movimento per voce, musica e corpi. Ideata da Rosario Sparno, interpretata da Sara Lupoli e Francesco Giangrande, una performance che lega in un tutt’uno parole, danza e musica per stimolare i visitatori a guardare in modo diverso questo luogo. Lo sguardo passa dal panorama mozzafiato della piazza d’armi a un panorama altrettanto stupefacente dell’arte e delle energie creative, custodite in questo museo contemporaneo.
di Napoli Magazine
22/10/2025 - 15:41
Quattro nuovi appuntamenti il 24 e il 26 ottobre chiuderanno “Napoli, Storia Viva”, il progetto di valorizzazione museale attraverso lo spettacolo dal vivo della Direzione regionale Musei nazionali Campania, realizzato in collaborazione con il Teatro Stabile delle Arti Medievali, gli Stati Teatrali e il centro di produzione teatrale Casa del Contemporaneo, finanziato dalla Direzione generale Spettacolo del Ministero della Cultura.
Performance teatrali e musicali, accompagnate da brevi introduzioni o da visite didattiche, per conoscere più da vicino i luoghi, gli artisti e le opere d’arte che fanno parte dei Musei nazionali del Vomero.
Si inizia venerdì 24 ottobre alla Certosa di San Martino con un omaggio a Raffaele Viviani e alla sua straordinaria produzione artistica, musicale e teatrale, nell'anniversario dei settantacinque anni dalla sua scomparsa. Per l’occasione, il museo resterà aperto fino alle 21.00 - con ultimo ingresso alle ore 20.00 - e sarà allestita un’esposizione di opere provenienti dalla sezione teatrale, attualmente interessata da un ripristino funzionale, che accoglie numerosi dipinti e fotografie dell’attore e drammaturgo, tra i più significativi protagonisti del ‘900. Le opere selezionate raccontano l’artista, ma anche l’uomo e la sua terra, foto di scena con i suoi personaggi ispirati al mondo degli ultimi e della strada e una immagine che ritrae Vincenzo Gemito intento a realizzare la scultura della sua testa: un prezioso scatto che ha fissato nel tempo un momento storico che evidenzia la forte relazione di quegli anni tra le arti figurative e quelle teatrali. A rendere omaggio a questo grande artista sarà una performance di teatro e musica, “Suite Viviani”, ideata e diretta da Fiorenza Calogero con Marcello Vitale alla chitarra battente e Gianluca Marino alla chitarra classica. Due concerti: alle ore 18.00 e alle ore 19.30.
Alcuni dei tantissimi capolavori di Raffaele Viviani interpretati da una artista – Fiorenza Calogero - che ha dedicato anni di studio e ricerca per una interpretazione contemporanea esaltando la forza poetica e visionaria. “Ho scelto di usare i testi e le musiche di Viviani per poter raccontare anche la mia appartenenza territoriale e la mia identità culturale - sottolinea Fiorenza Calogero - più canto Viviani, più approfondisco suoni e accenti di una lingua unica al mondo”. La parte espositiva sarà arricchita da una installazione audio con la partecipazione “in parola e canto” di artisti che hanno più volte incrociato la drammaturgia vivianea: Isa Danieli, Peppe Barra, Massimiliano Gallo, Maurizio De Giovanni, Anna Spagnuolo e Lello Radice.
“Napoli, Storia Viva” continua domenica 26 ottobre a Castel Sant’Elmo con altri due eventi che sono anche gli appuntamenti che chiudono il calendario del progetto finalizzato alla valorizzazione dei beni culturali attraverso lo spettacolo dal vivo.
La mattina alle ore 11.00 visita guidata a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli per conoscere la storia di questa fortezza e delle sue trasformazioni nel tempo. L’appuntamento per partecipare è all’ingresso del Castello, dinanzi la biglietteria. A seguire la performance “Escrivà. Architetto del mondo”. Un monologo interpretato da Luca Iervolino che ripercorre, con tono ironico e visionario, la vicenda di un uomo che fu soldato, disegnatore e inventore, servo e maestro, straniero e costruttore di eternità. Escrivà si confessa davanti a quelle mura che aveva edificato e ancora resistono al tempo.
Sempre domenica 26 ottobre a Castel San’Elmo, ma nel Museo Novecento a Napoli alle ore 18.00, appuntamento con “Astragali. I visitatori”, movimento per voce, musica e corpi. Ideata da Rosario Sparno, interpretata da Sara Lupoli e Francesco Giangrande, una performance che lega in un tutt’uno parole, danza e musica per stimolare i visitatori a guardare in modo diverso questo luogo. Lo sguardo passa dal panorama mozzafiato della piazza d’armi a un panorama altrettanto stupefacente dell’arte e delle energie creative, custodite in questo museo contemporaneo.